Quando gli occhi si chiudono, si perde il contatto con il mondo esterno. Diventiamo spettatori di immagini dall'impatto fortemente emotivo. Questo accade grazie alle complesse reti neuronali del nostro cervello, dove migliaia di impulsi nervosi ci immergono in una sovrapposizione eterea chiamata sogno, dove, al loro interno, viviamo esperienze altresì irreali.Esiste però un interruttore che ci permette di distinguere la realtà dal sogno, di fatti, molto spesso, quando ci destiamo non riusciamo a ricordare quasi niente ed è grazie a questo salvavita che restiamo ancorati a questo piano dimensionale.
Ma capita spesso che alcuni flash riescano a venire insieme a noi, permettendoci di rivivere durante il giorno quelle sensazioni, non altro che mere illusioni del nostro animo.
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Alexander guarda il soffitto di quel capanno con occhi spenti. Le travi a vista sembrano molto antiche e la polvere giace su molti dei mobili presenti. Nash e Yasu seggono ai lati del letto in silenzio, lasciando ad Alexander il tempo di metabolizzare lo stato di trance che lo ha intrappolato. Il piccolo Rodsteel si accoccola sul petto del principe e di tanto in tanto compie movimenti regolari con la testolina, accarezzandolo lievemente.
Il fuoco del camino arde, scaldando l'ambiente con un dolce tepore, ed illuminando il capanno con un flebile luce soffusa. Un piccolo lume poggiato su un comodino si è appena spento, scurendo leggermente i volti dei ragazzi.
«Cosa mi è successo?» domanda il principe con voce bassa.
«La nebbia di Eako ha potenti proprietà illusorie. Intrappola chiunque voglia vedere l'oracolo. Ne sei stato soggiogato venendo trasportato in un sogno».
Spiega Yasu, dispiaciuta per ciò che ha dovuto affrontare.
«Vorrei essere in grado di raccontarvi ogni cosa, ma non ci riesco».
«A dire il vero, abbiamo visto tutto» replica Nash, indicando uno specchio ridotto in frantumi.
«Perché è in quello stato?» domanda il principe.
«Alexander... lo specchio era legato a Marcus e beh... poco prima che ti svegliassi si è...».
Nash non riesce a terminare la frase, per quanto possa essere stato infimo nei loro confronti, Marcus è stato spinto semplicemente dalla rabbia legata ad un fato ingiusto. Il principe silenzioso si alza, prende Rodsteel restituendolo all'amico.
«Lui è qui fuori» commenta Yasu, capendo le intenzioni del principe.
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Seduto a gambe incrociate, l'oracolo è immerso nella meditazione. Gli occhi, perennemente chiusi, riescono a vedere ben oltre il confine che separa le due dimensioni.
Avverte alle sue spalle l'aura pura del principe, e quasi confortato, sorride.
«Ti sei finalmente destato dall'illusione, Alexander» commenta l'anziano con tono tranquillo.
«Oracolo, sono immensamente dispiaciuto per vostro figlio, io non volevo che accadesse».
«Marcus ed io siamo stati scelti per tenere al sicuro uno dei più grandi segreti di tutto l'Universo. Il nostro destino è sicuramente insignificante rispetto al tuo, giovane ragazzo».
«Non esistono destini più importanti di altri, sono stanco della violenza, degli inganni e di dover assistere impotente alla morte di innocenti. Quanto vorrei che ci sentissimo un tutt'uno con l'Universo».
«Parole profonde, dettate da un cuore puro. Lui mi parlato del tuo nobile animo, e non vedevo l'ora di conoscerti» commenta, ridendo appena.
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Alexander's Chronicles: Bloodline [In Revisione]
FantasyTutto ha inizio su Arken, Pianeta natio di un'antichissima stirpe reale. Alexander, principe indisciplinato e ben lontano dall'essere erede degno di suo padre, ha sin dalla nascita capacità magiche che sul suo Pianeta sono ritenute una minaccia. Cos...