Spesso le leggende non sono altro che fatti veri che, man mano che vengono raccontati, vengono poi ingigantiti.
Le leggende sulla Foresta costituiscono un'eccezione. La Shadowshiny sembra davvero più cupa di qualsiasi altra, e sicuramente è la più pericolosa. La notte, se ti avvicini abbastanza, puoi sentire strani rumori, rumori che non hanno nulla di silvestre: ticchettii, lo scrosciare di fiumi inesistenti (o almeno, nessun fiume entra o esce dalla Foresta), ululati, sibili, crepitii, sussurri, urla. A volte strane e sinistre luci brillano tra le fronde o nel sottobosco. Anche gli uccelli e il bestiame, perfino i topi, si tengono a distanza. Chi è costretto a passarvi vicino, come spesso facevo io, cerca di non pensarci. In fondo, a nessuno che non sia mai entrato nella Foresta è mai capitato niente di male che possa essere correlato ad essa...
Adesso però mi torna in mente tutto, e di nuovo non sono più così sicura della mia scelta.
Ormai è deciso, non puoi più farci niente, mi dico. Deglutisco a fatica, osservando la foresta.
«Nikole Liberty Wallis» esordisce il Governatore.
Il silenzio cala come un velo invisibile ma fortemente presente. Tutta l'attenzione si concentra su di me. «Tu hai scelto la via più pericolosa per ottenere la tua libertà: attraversare la Foresta Shadowshiny».
Tutti, guardie e spettatori, si sporgono istintivamente in avanti. Sento i loro occhi puntati dappertutto. «Avrai a disposizione una bussola e un indizio per cominciare. Il cibo e tutto il resto dell'occorrente ti verrà fornito dalla Foresta stessa, come stabilito dal Contratto».
Ora adesso tutti guardano verso la Shadowshiny. Nessuno sa bene come possa esistere un contratto con una Foresta, eppure è così. E i due sopravvissuti al suo attraversamento erano ben nutriti a impresa compiuta. O almeno, così ho sentito dire. «Buona fortuna, Nikole Liberty Wallis».
Faccio un respiro profondo. So che tra gli spettatori ci sono anche i miei fratelli, ma sento che se li guardassi probabilmente scoppierei a piangere. Mi volto verso la foresta. Faccio un altro respiro. Impugno la bussola in una mano e il foglietto nell'altra. È ancora sigillato, potrò aprirlo solo quando sarò dentro. Così dice il Contratto.
Respiro per la terza volta e mi inoltro tra le fronde.
Gli alberi mi inghiottono. Mi volto a guardare indietro ma vedo solo foglie. Eppure, meno di un metro fa ero fuori dai confini della Foresta...
Do una sbirciata intorno a me. Sento alcuni fruscii e alcuni rami che si spezzano, ma stranamente mi sembrano suoni armoniosi, perfettamente normali per un bosco.
Mi tremano le mani. Apro il foglietto. Dentro è completamente nero, e le scritte risaltano per il loro colore bianco-giallo fosforescente.
Le mani mi tremano troppo, non riesco a leggere.
Calmati, mi impongo, Se perdi la testa sei morta. È questo che ti ha detto McKinsley, quindi segui il suo consiglio.
Chiudo gli occhi e quando li riapro le mani non mi tremano più così forte. Comincio a leggere:
Esploratrice Nikole Liberty Wallis,
Hai scelto di combattere. E per uscire dalla Foresta Shadowshiny dovrai combattere con tutte le tue forze. Le regole stabilite dal Contratto, l'accordo tra il mondo degli Umani e la Foresta, sono semplici:
1. Al suo ingresso nella Foresta Shadowshiny, l'Esploratore dovrà essere munito solo di una bussola e del suddetto Manuale che la Foresta si premurerà di consegnare.
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Shadowshiny
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