trovami la linea che cambia la condizione
dell'uomo
da portato in salvo a morto,
affondato,
ignorato
perché copriva quel disagio non con pretesto, ma
con saldezza.
un corpo portato a riva,
uno alla deriva,
scheggia di scoglio arenata,
longeva pagina abbozzata.
stupide vite.
valgono un attimo di caso,
un solo attimo di caso logicato dal niente,
trapasso alla quinta stagione abbacinante.
così vagheggia in un abisso contaminato dal
nulla
che ogni arbitrio corporale annulla,
a quella fiera che è la vita,
scaltra ragione abbrunita,
un uomo.
un uomo che sorte l'ultimo viaggio,
che sorte l'ultimo viaggio!