Primo Impatto

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C'era un ragazzo nell'altra classe.
Ed era bellissimo.
E io ero una stupida ragazza con le idee confuse.

Mi guardai allo specchio fermandomi sul mio petto.
Tutto nella mia vita era incoerente, a cominciare da quello.
Lo fasciai e misi una maglietta maschile presa ad un negozio di riciclo in fondo alla strada.
Ridicolo, lo so.

D'altra parte i miei genitori avevano deciso di darmi il nome "Alex" prima di morire per un incidente stradale, quindi la mia confusione mentale era riconducibile anche a loro.
Dopo la loro scomparsa sono stata affidata ai miei nonni, che tutt'ora non sanno ancora come occuparsi di me.
D'altronde non l'hanno mai fatto.

In terza elementare ho fatto coming out salendo su un tavolo proclamando: "a me piacciono i ragazzi".
Tutti si misero a ridere sbeffeggiandomi, ma nessuno riuscí a capire che il mio amore era provato da un altro punto di vista.
Da maschio verso maschio, non da femmina verso maschio.
E c'é differenza.

Infatti dopo questo episodio le visite psichiatriche erano "d'obbligo", cosí dalle elementari al liceo dovetti sorbirmi almeno quattro ore alla settimana di "interessantissimi" consigli su come distruggere quello che ero veramente.

E per un certo periodo (dalla terza media all'inizio della prima liceo) ci riuscirono.
Finché, il giorno 18 Ottobre alle ore 10:30, non vidi per la prima volta il ragazzo della mia vita.
Cioé, lui non lo sapeva ovviamente e non doveva assolutamente scoprirlo.

Il vero problema é che la gente non riesce veramente  a capire quanto sia difficile capire che il tuo vero io é completamente diverso dal vero io di tutto il resto del mondo.
Ti senti semplicemente... Solo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 24, 2017 ⏰

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