Capitolo 3

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-"Invece ti sbagli, anche se di quella notte non ricordo nulla...ho scelto di meglio sicuramente!" esclamai ridendo nervosamente mentre Stephany stringeva tra le sue mani una piccola bambola che aveva precedentemente sfilato dalla mia borsa.
-"Come non ricordi nulla?" rise sistemandosi al mio fianco.
-"Si non ricordo nulla di quella notte, ma sono cose che non racconto agli sconosciuti." risposi allontanandomi e striazzandogli l'occhio destro.
Il ragazzo rimase immobile per qualche secondo, dopo di che continuò a seguirmi, più deciso di prima.
-"Ascoltami, voglio farmi perdonare, che ne dici se tu e la piccola verreste a cena con me? È l'ultimo giorno che resto qui a Roma, domani pomeriggio parto per Las Vegas" chiese continuando e camminare per poi fermarsi dopo di me.
Mi guardò fissa negli occhi e per un momento pensai fosse sincero quando ad un tratto la mia vocina interiore mi riportò alla realtà: vuole solo scoparmi!
-"Eh beh, buon viaggio" lo salutai con una pacca sulla spalla e ripresi a camminare notando, piuttosto sorpresa, che non era più dietro di me. Decisi di non girarmi, non volevo dargli nessuna soddisfazione, ma un po' speravo mi raggiungesse.
Arrivai davanti al portone, salutai il portiere e raggiunsi il mio appartamento al primo piano, sfilai la chiave dalla borsa un po' con fatica e aprii la serratura. Era stata una giornata un po' strana e sinceramente ero esausta, decisi di preparare la pastina alla piccola per poi farle fare il ruttino e metterla a dormire.
Mi sistemai la coperta sul divano e mi ci buttai su, accesi la tv e presi il cellulare. Vi ci trovai 7 messaggi di Carla, la mia migliore amica la quale voleva che il giorno seguente l'accompagnassi a fare shopping ed io accettai. Spensi il telefono, e iniziai a guardare un punto fisso, non facendo ormai più caso a ciò che trasmettessero in tv. Stavo pensando a Juan, a perché fosse così dannatamente stronzo, ma anche così dannatamente perfetto...dovevo togliermelo dalla testa! Insomma, era il classico ragazzo che tutti lo vogliono ma nessuno se lo prende, ed un perché c'era: era un ragazzo poco serio, ed io alla mia età e nella mia situazione non potevo più permettere di scherzare! Ne avevo combinate di tutti i colori durante l'adolescenza, mi ero divertita ad andare a ballare in discoteca, è proprio tra quelle quattro mura è stata concepita Stephany...molti mi chiedono se me ne pento, ma io rispondo sempre sicura di no, perché Stephany era la cosa più bella che questa vita mi avesse donato, e se per il suo padre era stata solo una scopata, per me no, era stato molto di più, perché da lì ne era nata la mia vita.
Spensi tutto e decisi di andare a dormire, controllai prima la culla di Stephany accanto al mio letto e notando che dormiva beatamente mi accasciai sul mio letto e mi addormentai.
Il mattino seguente fui svegliata dal rumore delle chiavi nella serratura è solo dopo alcuni secondi realizzai che si trattava di Marta, la baby-sitter dì Stephany che ogni tanto passava a farmi compagnia.
-"Allora? State ancora dormendo? Sono quasi le 11! Su!"
Mi alzai svogliatamente inciampando tra le lenzuola e andai in bagno, lavai la faccia e i denti e andai in cucina notando che Stephany era tra le braccia di Marta...sicuramente era sveglia da qualche ora...strano, non l'avevo sentita nè piangere nè altro, di solito quando si svegliava faceva un casino enorme.
-" Marta, preparo un caffè?" Chiesi accendendo la macchinetta del caffè.
-"Sisi volentieri" rispose porgendo a Stephany il suo gioco preferito tenendola impegnata per qualche minuto.
Ci gustammo il nostro caffè parlando del più e del meno è solo allora notai che si erano fatte le 2 di pomeriggio, diedi da mangiare alla piccola e mi preparai per incontrare Claudia. Marta si offrì di tenere Stephany con sè per farmi passare un pomeriggio in santa pace con la mia amica. Non che Stephany fosse scocciante, ma ogni volta che andavo a fare Shopping ne combinava di tutti i colori facendo impazzire le commesse.
Raccolsi le chiavi dopo averla ringraziata e uscì di casa, chiamai Claudia e ci organizzammo per vederci in un bar a pochi isolati da casa.

Obsesión ~ MalumaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora