Cos'è stato?!qualcosa è caduto a terra facendo molto rumore.<scusami tanto non volevo spaventarti>è una ragazza dai capelli rossi e le guance candide, ha dei bellissimi occhi nocciola.<comunque io mi chiamo Claire Margot, sono la tua coinquilina, e scusa per l'ora ma la mia famiglia mi ha organizzato una festa e non mi voleva lasciare andare> sono le 02:45, non sembra antipatica o superficiale, al contrario sembra molto simpatica<non ti preoccupare, io sono Adalin Shades, molto piacere> mi sorride e mi tende la mano <ora torno a dormire, buona notte> annuisce e va verso il suo letto per cambiarsi e andare sotto le coperte,<buona notte> dopo di ciò cado tra le braccia di Morfeo.
06:15, suona la sveglia, mi sveglio ben riposata, decido di fare un bella doccia, al momento non c'è nessuno, il getto d'acqua calda percorre il mio corpo e rilassa ogni singolo muscolo, finita la doccia torno in camera per prepararmi, metto un jeans e una maglia blu con una leggera scollatura, le mie amate convers, il mio trucco è molto semplice, metto solo la matita nera dentro la congiuntiva è un filo di mascara. Prima di incontrarmi con Jonathan voglio fare colazione. in cucina ci sono poche persone, mi preparo un cappuccino e appena finito vado in camera ad aspettare Jonathan. mentre vado verso la mia stanza scorgo un ombra davanti la porta, è Jonathan che mi sta aspettando<ehy, scusa se ti ho fatto aspettare, sono andata a fare colazione> si volta verso di me e mi sorride<non sono qui da molto, anzi sono appena arrivato andiamo> mi indica la strada per andare verso le aule<certo andiamo> ci incamminiamo verso l'aula di biologia, è un aula molto grande e pulita<non abbiamo molte lezioni in comune, quindi alla fine di ogni lezione mi devi aspettare davanti alla porta così ti accompagno nella prossima aula> mi spiega, mentre io prendo posto nell'ultimo banco a destra, sono vicino la finestra, c'è un bellissimo paesaggio,<certo allora ci vediamo tra un ora > mente la classe si riempie io sistemo i libri e i quaderni per gli appunti sul banco<a dopo> mi sorride ed esce dalla classe<posso sedermi> una voce mi distrae dai miei pensieri, è un ragazzo alto e bello, con dei capelli biondi e occhi azzurri<certo accomodati> il professore entra in classe e comincia a spiegare la membrana nucleare <sei molto carina, ti va di uscire stasera bambolina?> Mette il suo braccio sulle mie spalle e si avvicina al mio orecchio< grazie ma ho da fare> lo allontano e continuo a prendere appunti <dai ci divertiremo, non ti preoccupare> si riavvicina e sul suo viso si forma un ghigno, sta cominciando ad irritarmi<ti ho appena detto che ho da fare> gli lancio un occhiata truce per fargli capire che la deve smettere ma non serve a niente<so che vuoi venire con me, non essere timida> si avvicina e mi strappa la penna delle mani per lanciarla a terra, un calore improvviso assale il mio corpo mentre la mia mano sta stringendo forte un foglio che improvvisamente prende fuoco, il ragazzo si spaventa e cade giù dalla sedia, mentre il professore si avvicina preoccupato e spegne la fiamma, controlla le mie mani per scorgere qualche ustione o piccola bruciatura ma le mie mani non anno nemmeno un segno, strano visto stavo stringendo il foglio infiammato. La lezione continua e quello scocciatore non mi ha più dato fastidio, continuo a chiedermi come ha fatto a prendere fuoco quel foglio. La campana suona e io aspetto Jonathan davanti la porta dell'aula.<ciao fiammetta ci vediamo> quello stupido mi passa accanto con un ghigno, già non lo sopporto
<Ehy, com'è andata> ecco Jonathan arrivare con il suo solito e caldo sorriso<lasciamo perdere, andiamo?> Mi ha accompagnato in tutte le lezioni previste in giornata,<visto che è ora di pranzo ti va di andare a mangiare da qualche parte?> Anche se ho una fame da lupi devo andare a prendere la macchina e andare a comprare qualcosa<mi dispiace ma devo ho degli impegni> questa è la seconda volta che rifiuto in suo invito, magari pensa che non mi sta molto simpatico<però questa sera non ho programmi se vuoi possiamo cenare insieme> sorride e annuisce, ecco che arrivano mia madre e Christian con l'auto<allora ci vediamo questa sera alle 20:30, ti vengo a prendere> credo proprio che sia un appuntamento, non vedo l'ora, annuisco e lo vedo allontanarsi verso il dormitorio maschile<ciao tesoro> mi volto verso mia madre<ciao mamma, ciao Christian> saluto anche lui, non vorrei sembrare scortese, anche perché mi ha portato l'auto<come sono andate le prime lezioni?> Mi domanda dolcemente<bene apparte il fatto che un foglio di carta che tenevo in mano ha improvvisamente preso fuoco>mia madre guarda Christian preoccupata, sono confusa<perché queste faccio?> Mi guardano entrambi sempre preoccupati< senti tesoro noi adesso dobbiamo andare urgentemente, ci sentiamo al telefono> salgono in macchina di corsa, sono sempre più confusa<ma dove andate così di fretta> grido ma loro accendono la macchina e partono. Sanno essere davvero strano. Meglio andare a fare shopping, vado al centro commerciale, mi hanno detto che qui è molto grande. Dopo 5 minuti in macchina sono arrivata, è veramente molto grande e ci sono tantissimi negozi. Dopo due ore di spese torno al dormitorio, Claire non è in stanza chissà dove passa tutto il giorno. Devo fare una doccia e mi devo preparare. L'acqua calda oltre a farmi rilassare mi fa pensare, oggi sono successe molte cose strane, non capisco perché quel foglio si sia incendiato ne il perché della reazione di mia madre. Esco dalla doccia e torno in camera<ciao Adalin> ecco Claire, si sta preparando <ciao Claire, esci di nuovo> non voglio essere impicciona sono solo un po'curiosa<si esco con il mio fidanzato> è davvero molto bella con quel vestito rosso attillato e con quei tacci che la slanciano.<stai molto bene> si guarda allo specchio per aggiustarsi e comincia a truccarsi< grazie, tu vai da qualche parte?> Prendo anche io un vestito dall'armadio, molto più semplice del suo<vado a cena con un amico> metto i tacchi e mi aggiusto i capelli< e chi sarebbe questo amico?>il suo sguardo è curioso< si chiama Jonathan Liminguer > metto un po' di mascara e sono pronta, Claire mi sta fissando<lo conosci?> Prende la sua borsa e va verso la porta<no, ora devo andare ci vediamo > chiude la porta alle sue spalle, ma che hanno tutti oggi? 5 minuti dopo Jonathan arriva e andiamo insieme in una piccola pizzeria in centro. Ordiniamo entrambi una piccola pizza con le patatine.<non mi hai raccontato com'è andata oggi > siamo seduti in un tavolo vicino alla finestra, da qua si vede lo zoo di fronte, è bellissimo questo posto<nella prima ora di lezione, mentre un ragazzo mi dava fastidio il foglio che tenevo tra le mani ha preso fuoco > prendo un bicchiere d'acqua, mi sta guardando < davvero? Strano> non so il perché, ma non mi sembra affatto sorpreso< conosci Claire Margot?> Il suo sguardo si è fatto serio e un sorrisetto gli è spuntato in viso< si ma non siamo in buoni rapporti> che strano, chissà perché Claire mi ha detto di non conoscerlo <come mai?> Il suo sorrisetto è sparito si è fatto più serio<meglio non parlare di questo, parliamo di te> sul suo volto è spuntato un sorriso, anche se non sembra molto vero. La serata è continuata parlando di noi e dopo la cena abbiamo fatto un piccola passeggiata e in fine mi ha riaccompagnata al dormitorio< allora buona notte > siamo davanti la porta della mia camera visto che Claire sta dormendo, non sarebbe opportuno farlo entrare visto che, da quello che ho capito, non sono in buoni rapporti <buona notte> mi aspettavo un bacio sulla guancia ma invece ne ho ricevuto uno un po'più passionale, sono in imbarazzo ma va bene<notte, sono stata bene> mi da un ultimo bacio mi sorride e va via, credo di essere arrossita è stata una bellissima serata. Meglio andare a dormire domani devo svegliarmi di nuovo presto e sono già le 00:45. Imposto la sveglia, indosso il pigiama e mi lascio cullare dai pensieri di questa bellissima serata.

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Le origini
Macerail mio nome è Adalin Shades e sono, anzi ero, una semplice ragazza del North Carolina. il racconto della mia storia è un po'complicato ma non voglio solo dirvi chi sono, voglio farvelo capire, Farvi conoscere il mio mondo, un mondo di cui fino a qua...