capitolo 2

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-jacob , non mi dici niente ?

-oh ..si... scusa ( arrossendo) auguri .

mi abbracciò improvvisamente ,  goffamente le sue calde braccia mi avvolsero , avrei voluto non finisse mai , arrossii  e lui probabilmente se ne accorse perché mi  lasciò andare .. non eravamo più i bambini di una volta , ogni gesto ora aveva  più importanza .

Dal taschino della giacca fece comparire un bracciale con una farfallina , emozionata lo ringraziai e li porsi il polso , in un primo momento rimase immobile poi capì e me lo mise . disse che aveva programmato la nostra giornata , ma che avrei scoperto tutti più in là , queste furono le sue parole : più in là .

Come prima cosa saremmo andati al nostro "rifugio " se cosi vogliamo chiamarlo , una piccola prateria con una casa abbandonata in cui jacob rimaneva interi pomeriggi , attrezzata con un vecchio sofà ed un caminetto  e un grande albero , che da piccoli chiamavamo  l albero maestro , per passare il mio compleanno non sarebbe stato un granché anzi faceva proprio schifo , anzi il fatto che ci andavamo spesso mi infastidiva ancora di piu .

-perché mi porti qui jacob ??-

- non te lo dico !-

-eddai , non me lo vuoi dire ? e vabbe io mi rifuto di camminare - gli dissi con tono minaccioso e provocatorio.

- ma davvero ?? allora ti ci porto io , anzi facciamo cosi se ti prendo vinco io , sennò ..

-ed iniziò a contare ..

- 3,2,1 viaa -

iniziai a correre all impazzata  , e me ne rendevo conto , ero una povera illusa , in un attimo mi raggiunse mi prese  per la vita e insieme cascammo , inizia  a ridere e come me anche lui , iniziai e fissarlo , mentre si rotolava dalle risate , ma si girò anche lui  e i nostri sguardi s incrociarono ,  come sempre arrossii e mi alzai velocemente e dissi :

- dai su , voglio sapere la sorpresa -

anche lui si alzò di scatto , mi raggiunse velocemente e a passo lento e silenziosamente ci incaminammo .

Mentre percorrevo il sentiero  ,  affiancata da jacob , continuavo a pensare , a pensare , a pensare e senza rendermene conto inciampai in un non so cosa che qualcuno , anzi che qualche maledetto aveva buttato li ...

-  ehi , ma non guardi dove metti i piedi ?? Sei la solita ...-

-ooohh scusa , scusami se sono caduta , ma guarda tu adesso e pure colpa mia -

Mi alzai goffamente , rossa in viso e imbronciata , io non sono goffa , stavo solo pensando tutto qui , ma per lui ero "la solita ragazza" che combina sempre i pasticci , non sono piu una bambina pensai tra me e me

-<<ti ho fatto arrabbiare ancora , vero ??>>

- << cosa ?>>

- <<scusami , lo so , ma  non voglio che tu ti faccia male .. mentre cammini ah ah ah ....

Sei troppo importante per me .. dai andiamo>> -

ma come faceva a buttar giu parole cosi importanti e poi a far finta di niente , forse mi considerava solo una sorella da proteggere o forse ero io a farmi troppe illusioni...

<< ahm senti jacob , come sta Tania ??>>

<<davvero vuoi sapere come sta ?? >>

<< mamma mia , era per essere gentili , e poi si m interessa ..>>

-<< bhe allora si sta bene , ti saluta e ti fa gli auguri >>

< < si certo...>>

Arrivammo davanti al portone , gli ci volle un po per aprire la porta con tutta quella neve , entrammo è un ondata di calore mi avvolse

<< jack hai accesso il camino ??>>

Si girò dall altra parte come volessere cercare qualcosa e

<< veramente io .. bhe .. sono stato qui sta mattina e ho acceso il camino .. perché, insomma fa freddo no ?? >>

Ancora con  questa storia ?? Non sono una bambina , so badare a me stessa , dovevo dirglielo .

<< Si , e se poi mi ammalo?   non ho portato neanche la sciarpina .. non sono piu una bambina , grazie per tutto ma posso cavarmela da sola . >>

<< vedremo .. >> disse

Vedremo ripetei tra me e me ....

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 01, 2014 ⏰

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