"Neverland è un posto che i bambini visitano nei loro sogni, non un posto nel quale vivere. Tu sei il primo che tenta di rimanere e facendo ciò, stai rompendo le regole."
"Ho dato vita a questo luogo semplicemente pensandoci. Ci deve essere un modo, e io lo troverò. Ci credo".
Le parole che anni e anni prima aveva scambiato con l'Ombra tornarono per un attimo a occupare la mente di Peter, facendogli storgere leggermente il naso, sul suo viso di eterno ragazzo comparve una smorfia. Quando aveva dato vita all'Isola quell'essere mostruoso fatto di pura oscurità lo aveva avvisato. Rendendo Neverland un posto abitabile, non più solo una meta raggiungibile unicamente in sogno, le cose sull'Isola erano cambiate. Ora il luogo per continuare ad esistere faceva appoggio sulla fonte di magia racchiusa sull'Isola del Teschio. Si ricordava Peter, il proprio stupore alla vista di quel luogo così particolare, non rimembrando di averlo mai neanche solo scorto, quando visitava Neverland in sogno. L'Ombra gli aveva spiegato che, visto che lui aveva voluto rompere le regole restando, ora, nel momento in cui la sabbia dorata all'interno dell'enorme clessidra si fosse esaurita, l'Isola sarebbe morta e Peter con essa. Udendo quelle parole si era voltato verso l'entità oscura, lo sguardo di chi solo in quel momento si rendeva conto di cosa aveva realmente fatto, di quanto ora dipendeva da lui. Aveva sentito un peso scendere sul proprio petto, mentre un senso di angoscia gli serrava la gola, quasi facendolo boccheggiare. Aveva abilmente nascosto le proprie vere emozioni e i propri sentimenti all'Ombra, ribattendo con ostentata sicurezza che un modo per impedire la morte di quel luogo così pieno di magia doveva esserci, e che lui l'avrebbe trovato, in un modo o nell'altro.
Beh, non poteva propriamente dire di non esserci riuscito. Un modo lo aveva trovato; appropriarsi del cuore del Vero Credente e usarlo per salvare sé stesso e Neverland. Peccato però che le cose, seppur divertenti in una certa parte, si stavano rivelando un po' più complicate del previsto. Se solo Henry Mills non avesse avuto una famiglia che lo amava così tanto, sarebbe stato tutto molto più facile. Certo, a lui raramente piacevano le cose semplici, Felix, anche se ovviamente non a voce alta, se ne lamentava di continuo; più riusciva a rendere la situazione complicata più si divertiva, se tutto veniva risolto subito che gusto c'era a giocare? Ma questo era divertente fintanto che le redini del gioco le tirava lui, finché poteva manovrare gli altri come bambole, riuscendo, in un modo o nell'altro a ottenere quello che voleva. Lo aveva pur detto anche a Baelfire quando si era ripreso Henry dalle braccia dell'ormai ex-bimbo sperduto.
"Tu lo prendi, io me lo riprendo indietro" aveva proclamato puntando prima un dito contro il petto dell'uomo e poi verso sé stesso "è questo il gioco" aveva detto aprendosi poi in uno dei propri soliti sorrisi, gli occhi che brillavano di eccitazione. "No ragazzo mio, il tuo vero problema è che non c'è una via d'uscita da Neverland" il tono di Pan si era fatto improvvisamente più serio nonostante la sua voce fosse quasi un sussurro, "Nessuno lascia quest'Isola senza il mio permesso". Lo sguardo del ragazzo si era fatto più tagliente, gli occhi fissi in quelli dell'uomo davanti a sé, mentre calcava con la voce sul "mio". Era lui il Re lì, lui che prendeva le decisioni e comandava l'Isola, nulla si muoveva a Neverland senza che lui venisse a saperlo. Baelfire lo aveva guardato senza troppo timore, sicuro di sé, un lieve sorriso che gli alleggiava sul volto non più così giovane, "Me ne sono già andato prima d'ora", aveva detto, quasi in tono sfrontato, derisorio. Pan si era accigliato leggermente inclinando la testa a sinistra, l'espressione simile a quella di un bambino confuso, semplice e pura apparenza, "L'hai fatto? Guarda dove sei ora. Sembra che tu non te ne sia mai andato" aveva detto aprendosi in un'espressione di finta sorpresa, le labbra morbide leggermente dischiuse, gli occhi verde foresta fissi su Bae. L'uomo si era accigliato guardandolo ora quasi con paura "Stai dicendo che mi hai lasciato andare?" aveva chiesto in un sussurro, gli occhi fissi sulla figura del ragazzo di fronte a sé. Peter aveva inarcato appena un sopracciglio aprendosi in un leggero sorriso che trasudava compiacimento "Sto dicendo che tutti sono dove io voglio che siano" aveva risposto semplicemente con espressione soddisfatta.
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I'll find a way
Fanfic-Credi davvero che in questo modo potrai salvare la magia e Neverland? O vuoi solamente salvare te stesso in realtà?- disse Wendy guardandolo con una ben chiara nota di accusa nello sguardo e nella voce. -Non parlare di cose che non sai. Sei solo un...