Prova 1° - Trama 1

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"A ognuno capita di incontrare l'amore in centinaia di modi diversi. Ma ad Amelia capiterà in un modo strano e tremendamente inusuale..."
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La campanella di scuola suonò, e centinaia di studenti varcarono le porte dell'Istituto per godersi un'altro weekend di Maggio.

Stavo uscendo anch'io,accalcata agli altri studenti,quando,per uno spintone mi cadde il telefono.
Riuscí a individuarlo qualche minuto dopo, quando la massa si era leggermente sciolta.
Con la mia solita fortuna, il cellulare mi era caduto vicino ad un tombino aperto, che aspettava di inghiottire il mio povero smartphone.
«Hei,è tuo questo?» Chiese un ragazzo che si stava avvicinando al tombino.
Mi stavo avvicinando anch'io per prendere il mio cellulare, quando il ragazzo cadde nel piccolo buco nero. «Cavolo! Le converse bianche!» Instintivamente gli posi la mano per aiutarlo a risalire dal tombino e lui la prese. Quando mise il piede sul pavimento,si diede una leggera spinta e ci trovammo pericolosamente vicini. «Io sono Riccardo,tu come ti chiami?» Mi chiese il ragazzo con un sorriso stampato in faccia. «Io sono Amelia,piacere.» Sorrisi anch'io.Riccardo era alto e abbastanza slanciato,non era molto tonico ma in compenso aveva due splendidi occhi celesti; i suoi capelli, tirati su con il gel, erano castano scuro,tendente al nero. «Oh cavoli... Dov'è il mio telefono?!» Feci un respiro di sollievo vedendo il cellulare nella stessa identica posizione in cui era prima, lo raccolsi e tornai da Riccardo. «Beh,grazie per avermi tirato fuori da un tombino,posso offrirti un gelato per ripagarti?» Annuì guardando i suoi pozzi celesti.

«Si, per me un cono alla fragola e allo yogurt possibilmente con un pò di panna,grazie» Dissi al gelataio che incominciò a preparare il mio cono. «Tu che prendi?» Chiesi a Riccardo che osservava i gusti sulla piccola lavagnetta appesa al muro. «Credo limone e pistacchio» Feci una faccia abbastanza disgustata,odiavo il pistacchio fin da piccola. «Cos'è quella faccia? Mica devi mangiarlo tu il gelato!» In compenso ricevette un'occhiataccia,quando intervenne il gelataio. «Ecco a te il tuo gelato,tu ragazzo invece pistacchio e limone,giusto? Ah,in ogni caso oggi c'è uno speciale sconto del 10% alle coppie!» Avvampai leggermente, non sapendo cosa dire. «Noi in realtà non siamo una coppia» Soffiò Riccardo evidentemente in imbarazzo. «Oh,scusatemi.In ogni caso,sono 3,50 sconto compreso per la mia sfacciataggine.» Il gelataio porse il suo gelato a Riccardo e uscimmo dalla gelateria. «Okay,ci conosciamo da circa un'ora e già ci scambiano per una coppia,ottimo no?» Dissi mordicchiandomi un pò il labbro. «Ma si dai,non sei tanto male» Vidi un ghigno apparire sul suo volto e arrossì al suo sguardo su di me. «Hai caldo?» Mi disse con lo stesso ghigno. «Tu magari il caldo non lo soffri perchè ti si è congelato il cervello» Alzai gli occhi al cielo e poi lo guardai, aveva tutto il gelato al limone intorno alle labbra, e un pò di pistacchio sotto il mento. «Mh, sei sporco.» Dissi indicandogli il mento e ai lati delle labbra. «Potresti pulirmi?» Aggiunse lui sporgendosi leggermente verso di me. «Mamma le mani non te le ha fatte?» Gli risposi a tono. «Si,ma se non noti, in una mano ho il gelato e nell'altra il pacco di fazzoletti!» Sbuffai sonoramente, e lui sogghignò. Mi porse il pacchetto di fazzoletti e iniziai a pulirlo ai lati della bocca mentre lui faceva facce strane per complicarmi il lavoro,che brava persona.
«E dai,hai finito?» Ripetè per la quarta di fila Riccardo. «Se non la smetti ti do un pugno che il gelato te lo faccio uscire dal culo.» Improvvisamente lui si ammutolì.
Il potere dei Thug Life.

Come se tutto ad un tratto si fosse risvegliato da una trance, Riccardo fece cadere il suo gelato a terra. «Ma che cosa fa...» Non mi fece finire la frase che mi baciò, un bacio dolce ma allo stesso tempo passionale. Non so perchè non mi staccai, ma so che oggi io e Riccardo siamo felicemente sposati, dopo esattamente cinque anni e quarantacinque giorni di fidanzamento.

«Ehi Riccardo,Amelia! Come va,tutto bene?» La voce di Guglielmo, il nostro gelatiere di fiducia, risuonò nelle nostre orecchie. «Buonasera Guglielmo,eravamo passati per dirti che la torta-gelato che hai fatto per il matrimonio era spettacolare! E già che ci siamo...» Guglielmo non fece finire Riccardo che lo interruppe. «Il solito?» Annuimmo insieme e Riccardo  incominciò a parlare, di noi,di quanto gli fosse piaciuto il nostro matrimonio. Era stato spettacolare, location marina, fuochi d'artificio e un buffet delizioso. Guglielmo ci avvertì che i coni erano pronti, pagammo e tornammo li, davanti al liceo scientifico di Milano, dove quel tombino era ormai chiuso.
Affondai la testa sulla spalla di Riccardo, che mi abbracciò, facendo cadere,ancora una volta,il suo gelato al limone e pistacchio.

«Mama!Papà!Guiemmo!» La piccola Sofia sorrise non appena passammo davanti alla gelateria. «Ciao Guglielmo,due soliti e una coppetta pistacchio e fragola,grazie!» «Subbito!»  A rispondermi non fù Guglielmo,ma un bimbo all'incirca dell'età di Sofia, con occhi profondamente castani e un batuffolo di capelli apparentemente morbidi sulla testa. « Ciao! Io tono Lorenzo,nonno è andato di la ora lo chiamo.» Il piccolo si avviò verso il piccolo laboratorio porso sulla destra del muro da cui fuori uscì Guglielmo, salutandoci e preparando i coni automaticamente senza farci proferire parola. «Ciao,comunque io sono Sofia! Ti va di venire a giocare a casa mia qualche volta?» Chiese Sofia a Lorenzo,che era troppo puccioso. «Se la mia mamma e il mio papà dicono di si verrò volentieri!» Si sorrisero entrambi e Sofia si voltò verso di me «Mamma possiamo andare fuoli a giocare?» Io e Guglielmo acconsentimmo, Riccardo era leggermente accigliato. «Non sarai geloso di tua figlia di quattro anni, vero?» Chiesi a Riccardo dandogli una leggera gomitata nel fianco «Mh,sembra un bravo ragazzo.» Concluse mio marito con il suo solito sorrisetto che ormai conoscevo.
«Ti amo troppo, Ri.» Dissi sfiorandogli la punta del naso con il mio. «Anch'io» Aggiunse lui, «Mi farete venire il diabete.» Concluse Guglielmo.

AleDANCE_03
Martina_Cellucci
comeunfiumediparolee

Spero vi piaccia questo papiro,e spero non essere uscita fuori tema. :)

Ah, anche se può sembrare,non è Riccardo Marcuzzo,immagginatevi un Niall con i capelli neri.

Sono esattamente 1014 parole.
E l'ho consegnato 11/08/2017.
La trama è la prima.
E dovrei aver detto tutto :)



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