Fratelli per caso insieme per scelta [J.B.]

Capitolo 37

(Autrice: raga sono andata ad aggiustare i primi capitoli non c'è bisogno che li rileggete ho aggiustato solo la scrittura👋🏼)

Justin pov

-"Amore conosciamo Jack e di lui ci possiamo fidare,tra noi non ci sono segreti,ti tratterà bene e ti aiuterà e poi ci sono io con te.
Sta tranquilla"-  la rassicuro e schiocco un bacio sulla sua fronte.

Ieri sera quando siamo tornati dal mare Jasmine si era addormentata e aveva un espressione così rilassata e tenera che mi sarei sentito in colpa se l'avessi svegliata.

Adesso però è arrivato il momento di cominciare con le sedute di Jack!

-"Jack andiamo!"-  urlo dalle scale a Jackg stravaccato sul divano con Mad impegnati  in uno scambio di saliva.
-"eccomi!"- risponde salendo le scale a due a due.

-"allora Jazzy...voglio iniziare con Selena la tua migliore amica,voglio sapere tutto ciò che è successo tra di voi e com'è morta"-  inizia con una domanda inaspettata.
Pensavo che gli avrebbe chiesto qualcosa tipo parlami di tua madre,del rapporto con il cibo o l'autolesionismo ma non questa domanda,comunque sono curioso di sapere la risposta,non conosco la storia di mia sorella e Selena,ha sempre evitato l'argomento quando le chiedevo qualcosa mi sembra l'occasione perfetta questa.

-"o-oh beh"-  mormora incerta,poi mi guarda negli occhi e cerco di infonderle più sicurezza possibile,le stringo la mano,lei accenna un sorriso tenero come sempre e dopo aver preso un lungo sospiro inizia a raccontare.

-"ho conosciuto Selena il primo anno di scuola media lei è stata la prima a presentarsi e ad essere un minimo simpatica nei miei confronti,siamo subito diventate amiche,stavamo sempre insieme,mi fidavo di lei e le raccontai di mamma,di Julian,Justin e Jaxon.
Lei non mi ha mai giudicata,anche perché si trovava in una situazione simile alla mia,mi raccontava spesso che i suoi genitori passavano tutto il tempo a litigare e che lei non riusciva a sopportarlo.
La nostra amicizia sembrava indistruttibile,tra noi non c'erano segreti o bugie,eravamo come sorelle,tutto filava liscio,fino a quando un giorno d'inverno in cui pioveva tornando da scuola correndo andammo a sbattere contro un ragazzo.
Era molto più grande rispetto a noi e vedendoci in difficoltà ci accompagnò a casa di Sel,era simpatico e da quel giorno tutti i giorni ci aspettava davanti scuola con la sua grande auto,ci dava le attenzioni che a casa mancavano.
Un giorno scoprimmo che spacciava droga e ancora giorni dopo prima del compleanno della mamma lui era fatto,Jus credimi era così felice quel giorno così senza pensarci io e Selena gli chiedemmo una bustina di quella cosa e lui ci spiegò come fare,non ricordo nulla di quel giorno vi giuro ma ero così felice,non pensavo a nulla,mi sentivo così leggera anche Selena era felice,così continuai di nascosto.
Passó il compleanno di mamma,il tuo,ma io stavo bene,un giorno però Selena scoprì che continuavo e che orami ne ero dipendente si arrabbiò tantissimo e io ovviamente andai dal ragazzo a chiedere un'altra bustina,quel giorno però non avevo soldi e gli promisi che glieli avrei portati appena li avevo ma nulla,non avevo neanche un centesimo così chiesi a Selena,ero disperata,lei mi aiutò e mi diede dei soldi facendomi promettere che non l'avrei più rifatto,così dopo aver saldato i debiti ne comprai un ultima e insieme a Selena la utilizzammo,dopo quella non ne ho più toccata neanche un po'.
Mantenni la promessa ma quando il ragazzo capì che ormai non volevo più quella merda,minacciò di uccidermi e un giorno all'uscita da scuola mentre tornavamo a casa un auto a tutta velocità la investì,affianco al suo corpo c'era una lettera,diceva che l'avrei pagata cara per quello che avevo fatto.
Capite adesso?? è colpa mia,ho ucciso Sel...so-so-no stata i-io"-  cominciò a piangere disperata sotto lo sguardo sconcertato mio e di Jack
(Autrice:commentate facendomi sapere se ve l'aspettavate)
-"cazzo"-  sbotto facendo scontrare violentemente le mie nocche con la scrivania di legno massiccio.
In preda ad un attacco di rabbia scappo fuori casa,salgo sulla mia Kawasaki Ninja e sfreccio tra le strade di Miami per sbollire la rabbia.