Capitolo 1 un incontro inaspettato

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Ultimi controlli, ultimi bagagli messi in macchina e si parte per quel di Firenze, ci aspetta un lungo ma corto viaggio visto che sicuramente lo passerò ascoltando musica e guardando il paesaggio intorno a me, amo il contrasto tra la musica e quello che vedo, ogni volta che ho le cuffie alle orecchie rifletto, mi aiuta a pensare. Sono le 18.00 e siamo appena arrivati nella nostra nuova casa, per me era una sorpresa, nn sapevo niente di questa nuova casa, al contrario dei miei che ne conoscevano ogni angolo e ogni stanza, hanno deciso di tenermela nascosta per vedere la mia reazione. È  gigantesca, abbiamo persino una piscina! Sono sicuro che mi divertito un sacco, appena finito di mettere a posto la mia roba nella mia nuova camera scrivo al mio migliore amico Francesco
IO: We fra, come va?
FRANCESCO: Bene te? Siete arrivati?
IO: Tutto bene, si siamo arrivati la casa è enorme, nn vedo l'ora di fare qualche festa, c'è pure la piscina, dopodomani inizio la scuola, continuo a studiare arte in una scuola di porta romana. Ora esco a vedere un po' com è la città. Sono stanco ma la mia voglia di uscire sale sempre di più. Prendo la bici e esco, mi fermo davanti ad un bar, entro e la prima cosa che noto e lei, una ragazza bellissima, capelli Castani e un sorriso bellissimo. Era al bancone. Mi avvicinò per chiedere una semplice coca, mi giro e le sorrido, lei ricambia
"Ciao" inizio timidamente una conversazione.
"Ciao, sei nuovo qui?" Ribatte lei con una voce bellissima,
"Sì sono arrivato oggi, mi sono appena trasferito, sono di Milano, piacere Omar" dissi allungando la mano
"Infatti non ti avevo mai visto qui, piacere Swami." Continuai a osservarla, sorseggiava un the alla pesca, ma il mio sguardo si era perso nei suoi occhi, Castani chiari, non riuscivo a staccare la visuale da loro.
Dopo una lunga chiacchierata, ridendo e scherzando se erano fatte le 22.00
Controllo il telefono
4 chiamate perse (mamma)
1 chiamata persa (papá)
"Sì e fatto tardi torno a casa" era stanca
"Ti accompagno io se vuoi, sono in bici. Fai anche più veloce"
"Grazie" rispose sorridendo.
Arrivati sotto casa sua continuai a volare nei suoi occhi e prima che chiuse il portone la fermai
"Sei bellissima" tutto quello che potevo dirle in quel momento
"Grazie" rispose arrossendo tantissimo
"Tieni questo è il Mio numero, se vuoi ci possiamo sentire su whatsapp, magari domani possiamo uscire"
Dico allungando la mano con all'interno un bigliettino
Lei prese il biglietto e si fionda in casa.

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