Il film sbagliato

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Come di consueto, Luca e Chiara, dopo aver cenato, si ritirarono nello studio per lavorare. Norvy rimase da solo in salotto, con il telecomando e il televisore a sua disposizione.

Un paio d'ore dopo, Luca e Chiara andarono a cercare Norvy per portarlo nel suo letto, credendo di trovarlo già addormentato in qualche angolo della casa; invece lo trovarono perfettamente sveglio, con gli artigli conficcati in una trave del soffitto.

«Scendi di lì subito!» disse Luca. «È pericoloso!»

«NO! Non posso! Ho paura!» rispose Norvy, in preda al terrore.

«Cos'è che ti spaventa tanto?» sbuffò Chiara.

«Un maniaco! Un pazzo! Un killer! Uno che va in giro con un cappuccio in testa e una maschera bianca!»

«Ma dove? Dov'è questo maniaco?» chiesero Luca e Chiara preoccupati.

«Alla TV! C'è un tizio con in faccia una maschera che sembra

"L'urlo di Munch"! Ha già ucciso un sacco di gente!»

Luca e Chiara sospirarono sollevati.

«È VERO!» insistette Norvy. «È un pazzo che telefona alla gente e poi la squarta!»

«Tu devi aver visto "Scream"! Puoi scendere, qui non c'è nessuno. Era tutto finto!» disse Chiara tendendo le braccia.

«Siete sicuri?» chiese Norvy, ancora in apprensione.

«Guardi "Game of Thrones" senza batter ciglio e ti fai impaurire da un tizio con la maschera? Vuoi fare un giro della casa insieme a noi?» propose Luca.

«Sì, ma prendete qualcosa di affilato per essere tranquilli! E poi si apisce che "Game of Thrones" è tutto finto! Non esistono i draghi!» disse Norvy saltando tra le braccia di Chiara. Luca andò a prendere un coltello da arrosto, pronto a ribaltare ogni stanza della casa da cima a fondo.

«Controlliamo sotto il vostro letto!» disse Norvy. «Dietro la tenda? Uhm... Nell'armadio? In camera mia? Dietro il mobile? Scosta la tenda! Va bene, ora andiamo in cucina... Nella credenza? Sotto il tavolo? Nell'armadietto delle scope? In frigorifero? Ok, ora in salotto... Dietro il televisore? Dietro la tenda? Sotto il divano?»

«Come fa una persona a entrare sotto il divano?!» protestò Chiara.

«Ehm... in effetti... Dietro il divano? Sotto quel tavolo?

Adesso in bagno! Nella vasca? E nel vostro studio? Sotto la scrivania? Dietro qualche scaffale?»

Alla fine Norvy si convinse di poter star tranquillo e acconsentì riguardo l'essere messo a nanna.

Chiara lo appoggiò sul suo letto e lo coprì con la sua coperta preferita.

«Ti racconto una cosa» disse, sedendosi accanto a lui. «Quando avevo dodici anni, per sbaglio vidi anche io quel film. Per

due settimane, prima di andare a dormire, dovetti accertarmi che non ci fosse nessuno nascosto sotto il letto o nell'armadio. Sai cosa vuol dire questo?»

«Che eri una fifona?»

«Senti chi parla! No, vuol dire che certi film è meglio lasciarli a chi non si fa impressionare da niente! E ora dormi!»

«Posso avere il mio orsacchiotto?» chiese Norvy, da sotto le coperte.

«Ma certo».

Chiara gli porse il peluche e se ne andò.

Erano circa le quattro di notte. Luca e Chiara si stavano infilando il pigiama per dormire.

«Posso mettermi anch'io una maschera e andare da Norvy con il coltello dell'arrosto?» sussurrò Chiara.

Le avventure di Norvy (ANTEPRIMA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora