Capitolo 1

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Quando varco l'enorme cancello nero della Beacon High School, non c'è nessuno.
Merda.
Prendo il cellulare e controllo l'orario.
"8.20AM "
Non mi faranno entrare mai in classe a quest'ora, dovrò aspettare per la successiva.

Vado verso il muretto dove di solito cheerleader e giocatori di football si scambiano effusioni di prima mattina e mi ci siedo sopra.
Non so come facciano sinceramente.
Io la mattina sono più mestruata del solito, figurati se devo preoccuparmi di avere l'alito buono per ficcare la lingua in bocca a qualcuno.
Tutto sommato questo ritardo ha qualche lato positivo, per lo meno mi sono risparmiata quello spettacolo disgustoso.

Penso sia proprio il momento giusto per fumarmi una sigaretta.
Prima però rispondo al messaggio di Beth che mi chiede spiegazioni riguardo la mia momentanea assenza.

Trovo quasi rilassante vedere il fumo uscire dalla bocca e poi dissolversi nell'aria.
Chiudo gli occhi e mi godo a pieno questo momento che sicuramente mi darà una carica in più per affrontare la giornata.

"Hai da accendere ?"

Apro gli occhi e fulmino con lo sguardo il ragazzo davanti a me per aver interrotto il mio unico momento di pace.

Lo squadro da capo a piedi.
Deve essere nuovo, nessuno ha il coraggio di rivolgermi la parola conoscendo i miei modi bruschi... poi quei muscoli di certo non passano inosservati, se l'avessi già visto me lo sarei sicuramente ricordato.

Facciamogli capire le gerarchie da queste parti.

"No, mi dispiace."
Lo osservo con aria fintamente dispiaciuta e faccio un tiro.
Mi guarda infastidito.

"Quella allora come l'hai accesa"
Mi indica la sigaretta che ho incastrata tra l'indice e il medio.
Gli fumo in faccia.

"Quale sigaretta ?"
Lo guardo con aria da finta tonta e gli sorrido beffarda.
Si passa una mano tra i capelli frustrato.

"Senti.. non ho tempo da perdere.."
Mi guarda quasi disperato.

"Se è per questo, nemmeno io"
Faccio un'altro tiro e gli butto il fumo in faccia.

"E allora mi dici come cazzo hai acceso quella sigaretta considerando che in questo posto non c'è nessuno a parte te e me ?!"
Sbotta.

Rido, anche di gusto.
Mi piace constatare di non essere l'unica mestruata la mattina.

Mi guarda con aria semi incazzata,  semi infastida e confusa.

"Sai che ti dico ? Mi sei quasi simpatico."
Gli sorrido sarcasticamente.

"Senti, grazie, ma adesso voglio solo fumarmi una cazzo di sigaretta...ti prego.."
Leggo la disperazione nei suoi occhi.

Voglio divertirmi ancora un po.

"Facciamo così, io ti presto il mio accendino ma tu dopo mi sarai debitore, qualsiasi cosa io ti chieda, dovrai farla."

Mi guarda confuso.
"O-okay.."

Gli lancio il tanto atteso accendino, metto la borsa in spalla e me ne vado ancheggiando i fianchi più del solito.

"Mi devi anche un accendino!"
Gli grido.

È rimasto là con aria impalata.
"Non so neanche il tuo nome !"

Gli grido io di rimando.
"Non ti serve saperlo!"
Mi giro definitivamente e cammino dritta verso il mio armadietto per prendere i libri dell'ora successiva.

Ogni movimento lo faccio con molta calma per perdere più tempo possibile.
Una volta preso tutto il necessario controllo l'ora.
"8.45 AM "
Mancano ancora quindici minuti.

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