Capitolo 3

11 2 0
                                    

È proprio quando mi siedo al posto di guida e poggio le mani sul volante della mia nuova auto, che mi rendo conto dell'enorme cazzata che mia madre ha fatto.

Non posso accettarla.

Mio papà me ne regalò una molto simile, ma io e mamma dovemmo venderla per racimolare qualche soldo in più, dopo la sua morte.
Il debito non è ancora stato saldato e questo acquisto potrebbe essere molto pericoloso.
Scendo dalla macchina sbattendo violentemente lo sportello pronta a riconsegnare le chiavi.

Cosa devo fare ?

Mi stanno sudando le mani.
Penso sia una pessima idea richiamare Beth ma sto entrando nel panico ed ora come ora non guasterebbe uno dei suoi consigli razionali.

Decido di incamminarmi verso il parco più vicino mentre compongo il suo numero e attendo mi risponda.

"Pront.."

Ha l'aria assonnata, forse avrò interrotto il suo solito riposino pomeridiano "assolutamente necessario" secondo sua dicitura ma adesso ho bisogno di lei e del suo essere razionale soprattutto.

"Beth! Ascoltami... c'è un problema, un grossissimo problema.
Ho bisogno di un tuo parere riguardo una questione."
Prendo fiato.

"Mia madre oggi ha preparato uno dei miei piatti preferiti, le lasagne; di solito questo comporta buone notizie come ben sai.
Non ti metto suspense, vado dritta al punto.
Ha avuto un aumento e per carità io sono felicissima, ma, ma cazzo, mi ha comprato una fottuta auto..."
Mi passo una mano fra i capelli.

"Io..Io non so cosa fare...cioè un'auto, una fottuta auto...secondo te dovrei accertarla ?
Di questo sono certa, se la dovessi accettare mi sentirei in colpa per tutti gli straordinari che fa in quanto sicuramente sarà stato un regalo sudato, molto sudato.
Doveva star mettendo soldi da parte certamente da un bel po di tempo per essere arrivata a tale somma quindi rifiutarlo penso la mortificherebbe moralmente e magari la farebbe sentire in colpa..o non so..."
Rifiato. Sto parlando troppo veloce.

"I-io...non lo so ...sto camminando come una disperata verso il parco e non so cosa fare..."
Sospiro sconsolata.

"Frena, frena, frena, frena, frena...lasagne ?"

"BETH!"
Grido facendo spaventare due ragazzi. Faccio un cenno loro in segno di scuse.

"Scusa..mi conosci.."
Sbuffo.

Dopo qualche secondo di silenzio finalmente la sua parte razionale prevale sul lato culinario.
"Tralasciando le buonissime lasagne di tua madre che in questo momento sto immaginando deliziarmi il palato, penso dovresti accettare.
Sappiamo bene che è il primo regalo dopo tanto tempo che riesce a farti. Penso non ci sia soddisfazione migliore se non quella di essere riuscita nel suo intento contando solo sulle sue forze. Anche perché ormai ciò che è fatto è fatto... è un ferro vecchio, se la dovessi rivendere, oltre a dare un dispiacere a tua madre, non penso proprio ti ridarebbero l'intera cifra spesa."

Tutto sommato visto da questa prospettiva ha senso.
"I-io..non lo so..."

Nel frattempo sono arrivata al parco. Nonostante l'ora, che dovrebbe essere quella di cena, è piuttosto affollato.
Prendo posto sull'unica panchina più vicina rimasta libera.

Sospira.
"Kristen, ascoltami. Non penso tua madre sia un'incosciente. Se ha fatto ciò che ha fatto si sarà sicuramente presa le responsabilità che comportano."

Però ha ragione...conosce meglio di me la nostra situazione economica. 
Mia madre è consapevole di ciò che ha fatto e se non lo fosse stata, conoscendola, si sarebbe tirata indietro.
Devo accettare.

"...Va bene, mi hai convinta...accetterò il s-suo regalo..."
La sento sorridere dall'altro capo del telefono e non posso fare a meno che sorridere di rimando.

Non sono ancora del tutto convinta ma per quanto ho capito, non ho molta scelta.
"Super Beth, la ringrazio per i suoi preziosi consigli..."

Grazie alla dote di questa ragazza nel rendere qualsiasi situazione chiara e limpida, ogni volta il da farsi sembra scontato.

"Per ogni dilemma da affrontare, super Beth è sempre la prima a cui telefonare !!"
Mi risponde con tono fintamente solenne.

Una risata isterica esce dalla mia bocca, più per scaricare la tensione che per la battuta di per se.
"E questa da dove ti è uscita ?"
Non posso far a meno di chiederle.

"Non lo so neanche io, saranno i cartoni animati del mio fratellastro a tutto volume nella stanza accanto che mi staranno influenzando."
Passa qualche minuto dove ridiamo soltanto.
Poi il silenzio.

"Ti voglio bene, super Beth."

"Anche io, strega senza cuore, anche io..."

È come se ci stessimo abbracciando ma attraverso il telefono, mentalmente. Quasi percepisco il rumore del suo respiro caldo vicino il mio orecchio.

"...A proposito di "strega senza cuore"... !! Sbaglio o tu dovevi raccontarmi di nuovo come hai incontrato macho man ?"

Oh no. Non di nuovo.

"Ehmm, si....no...prrrr...B-Beth...n-non...prrrrr...non ti s-sento..prrr..."
Il modo più efficace per tapparle la bocca.

"Non ti azzaradare a chiud.."

Attacco.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 23, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

ChangeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora