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Sul letto con le gambe al petto con lo sguardo fisso nel vuoto. "Non aspettarmi sveglia." Disse l'uomo dai capelli verdi uscendo di corsa e sbattendo la porta.

Presi il mio choker con su scritto PUDDIN e ci diedi un leggero bacio sopra.

Mi venne in mente tutto ciò che avevo perso per stare con lui ed un flashback si fece spazio tra i miei ricordi:

Mi portò nel luogo in cui lavorava...il luogo in cui avvenne la trasformazione un industria chimica.

Eravamo sopra delle cisterne pieno di acido. Si avvicinò a me,mentre io guardavo in basso le cisterne.

Mi carezzò li braccio e mi girai. Lui sorrise e disse"Moriresti...per me?" Io subito annuii e risposi "Si!"

Lui alzò i occhi al cielo "troppo facile..." si sporse verso di me."Saresti disposta...-fece una pausa- a vivere...per me? Mh?"

Ci pensai un'attimo e risposi: "Si."

"Attenta non promettere cose del genere con leggerezza!" Allargò le braccia.

Mi mise una mano sulla bocca e sussurrò "il desiderio diventa resa,la resa diventa...POTERE. Vuoi tutto questo?" Sorrise e levò la mano.

"Si." Dissi io sicura. "Dillo,dillo,dillo!" Mi sfiorò le labbra con le sue.Ondeggiò la testa indietro.

Mi mise un dito sulle labbra e sussurrò:"Per,per,per,per,per?"

"Piacere?" Sussurrai io incantata nei suoi occhi neri.

"Oh Dio quanto sei...BUONA!" Disse eccitato. Mi indicò la strada con un gesto teatrale del braccio e io capii subito.

Si spostò verso sinistra e io mi misi di schiena alle cisterne.

Verrà a prendermi lo so. Mi lasciai cadere e venni in contatto con l'acido.

Bruciava ovunque...ma persi subito i sensi.

Sentii solo die mani possenti prendermi dai fianchi e portarmi in superficie. Poi delle morbide labbra sulle mie.

Ispirai di botto quando si staccò e lo vidi. Era il mio Joker. Mi ribaciò con passione e poi si staccò iniziando a ridere seguito da me.

I nostri vestiti ridotti a brandelli...la sua camicia bordeaux ormai assente.. era così sexy!

Fine flashback

Sorrisi al pensiero che parte della mia tinta era il colore della sua camicia e l'altra della mia e dei miei jeans..

Così mi trasformai in Harley Quinn..così la mia sanità mentale fu deviata. Così affiancai l'uomo più temuto di Gotham.

Infondo la pazzia è come la gravità... basta una piccola spinta. Ma questa volta mi sono completamente buttata.

Affondai la mia testa tra le ginocchia ed ispirai. Guardai la sveglia alla mia destra. Segnava le 4:53. Sospirai e decisi di scendere giù.

Sentii un botto. Saltai giù dal letto e presi la mia pistola mettendola nella cintura dei pantaloncini poi la mazza la tenni in mano e scesi di corsa al piano di sotto.

"Commissario? E lei cosa ci fa in casa mia? È violazione di domicilio!" Dissi sogghignando.

"Vedi Harley ho fatto quello che fai tu con il tuo fidanzato, ho infranto le regole." Disse il commissario pensando di avermi zittita.

Sorrisi e mi misi la mazza sulle spalle" il vigliacco si attiene alle regole, lo stupido le infrange e il genio le agira-girai in torno a lui parlando lentamente marcando la parola Stupido-Io e J le aggiriamo. O meglio facciamo quello che sappiamo fare meglio..prendiamo il tuo piano e lo rigiriamo contro di te."

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