The different soul

Capitolo 2

Oh no
Alzo lo sguardo lentamente, fino all'ultimo spero di starmi sbagliando, ma quando i miei occhi sbattono violentemente nei suoi ne ho la conferma, eccolo qui, il mio diavolo personale. Capelli neri pettinati in un ciuffo studiatamente disordinato, occhi verde miele, altezza smisurata, direi 1,90. Tatuaggio che si intravede sul collo. Eccolo qui, in tutta la sua agghiacciante bellezza. Non riesco a trovare una risposta, la bocca asciutta di colpo, le gambe che tremano e le mani che sudano come non mai, si avvicina ancora di più fino a sfiorare il petto con il mio, abbassa il capo fino ad arrivare alla mia altezza: "Sai, anche per me le abitudini sono dure a morire" continua. "Vicky" mi sento chiamare, mi giro immediatamente ed incontro gli occhi confusi di Dan. Mi allontano immediatamente da Jake e corro dal mio ragazzo: "Dan, amore, mi accompagni in classe?" Chiedo cercando di regolarizzare il respiro. Lui sta per rispondere quando una risata ci interrompe, ci giriamo e vediamo Jake ridere guardandoci, la gente si ferma ad osservarci per qualche secondo prima di decidere di proseguire per la propria strada, noi stiamo fermi ad osservarlo, non capendo il motivo delle sue risate: "Non ci credo, Victoria, hai un ragazzo ora?" Chiede ironico, oh no, ci manca solo che prenda di mira anche Dan, certo lui non di farebbe mai mettere i piedi in testa, ma solo l'idea di un Jake che se la prende con lui mi mette ansia, chissà cosa è capace di fare "Mi sa proprio che mi sono perso un bel po di cose" continua incrociando le braccia col solito sorrisetto sul viso. Ormai ho capito che lui ha tre sorrisi, quello di adesso, ovvero quello da badboy e che usa per far colpo sulle ragazze, il sorriso vero, che gli ho visto fare solo rivolto a Will ed infine il sorriso cattivo, quello che mostra quando è in vena sadica. "Chi è questo Vicky?" Mi chiede Dan mettendomi una mano sul fianco possessivamente. Lo sguardo di Jake corre immediatamente li e i suoi occhi si scuriscono. Sto per rispondere quando una voce mi precede: "Lui è Jake ed ora è in ritardo come tutti noi perciò..." Will lascia la frase in sospeso e mette le mani sulle sue spalle per poi spingerlo lontano da noi, lui non fa resistenza ma prima di andare si gira e dice: "Ci si vede in giro Victoria". Sto ancora cercando di capire da dove sia sbucato Will. Dan mette la mano nella mia e mi conduce verso l'aula "Allora, chi è quel ragazzo? Non l'avevo mai visto prima d'ora" "Si chiama Jackson Morgan, ha frequentato qui i primi due anni poi se ne è andato per altri due anni e ora è tornato qui per fare l'ultimo. Lui è sempre stato molto popolare, tutti lo conoscono" rispondo cercando di essere il più naturale possibile. "Eravate amici?" Chiede. "N-non esattamente" mi maledico per aver balbettato. Nel frattempo sono arrivata in classe. "Ci vediamo a mensa" dice e poi appoggia le sue labbra sulle mie, delicatamente. Sorrido e lo guardo negli occhi prima di entrare in classe. Il professore non è ancora arrivato. Appena entrata tutti smettono di parlare e mi fissano, immagino il perché, penso sospirando. "Hey Vicky" dice una voce da gallina strozzata che conosco gin troppo bene, reprimo il desiderio di alzare gli occhi al cielo e la guardo: "Ciao Carrie" "Stai tranquilla, non credo che Jake perderà ancora tempo con te " dice mettendomi una mano sulla spalla con fare melodrammatico, come sei quella frase dovesse aiutarmi. Mi mordo la lingua per non mandarla a quel paese e tolgo la sua mano dalla mia spalla: "Sai Carrie, solo perché il tuo mondo si è fermato appena è tornato, non significa sia così per tutti" lei mi guarda ad occhi aperti, ma non fa in tempo a ribattere che il professore entra in classe. Per tutta la lezione sento lo sguardo di tutti su di me ed è davvero, ma davvero snervante. Ho fatto finta di niente per quasi tutta l'ora ma non sono riuscita ad impedirmi di lanciare una o due occhiatacce a chi mi fissava non preoccupandosi nemmeno di nasconderlo, cioè ragazzi, andiamo, un minimo di contegno