Apro gli occhi ogni mattina, due giorni che sembra di aprire le palpebre e ritrovarsi catapultati in un inferno senza fine. Le mie gambe tremano quando cammino quasi a ricordarmi l'instabilità che accompagna ogni mio singolo pensiero e ogni mia singola giornata. É allarmante come la distruzione mentale porti man mano a quella fisica, sempre di più, sempre più lentamente. Apro gli occhi. Lentamente scendo le scale del mio letto e mi trascino qua e là per la casa, grandioso, sono passata da un letto, dove mi sentivo vuota, a un divano, dove mi sento altrettanto vuota. Fuori il sole sembra illuminare ogni singolo ramo, foglia e filo d'erba. Tento di riorganizzare i miei pensieri, tento di capire o quanto meno immaginare, cosa sia sbagliato, cosa c'è che non va in me? Perché mi sento come se non avessi più un anima in cui sperare? Come se qualcuno avesse sparato a 0 su tutto quello che mi rimaneva?
Non ho tempo, non ho più tempo, non posso più permettermi di morire. Morire mentalmente, signori, é il vero tipo di morte, quello più scuro, inospitale e tetro. Immaginate le vostre emozioni, quelle che ogni giorno provate a sopprimere con musica, film, chiacchiere.. quelle che tenete anestetizzate sotto nicotina e insonnia, riemergere all'improvviso, per piccolezze. Immaginatevi la rabbia repressa e il dolore che avete provato in ogni singola situazione per anni, riemergere in ogni mattina. Non proprio il miglior caffé con cui svegliarsi vero?
Che schifo.
Faccio schifo. Niente di positivo in me, quasi mai, il tempo aiuta, dici, dicono.
Io sono ferma nel sentiero della morte ogni giorno, sempre, da anni. Ogni volta che mi fate sentire dolore, lo sento, non come dite di sentirlo voi, idioti, non come dite di star male ogni giorno voi.
Lo sento davvero.
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From hell
Short StoryÈ solo un insensato e sconclusionato flusso d'incoscienza, frutto di una mente psicolabile e poco stabile.