Now or Never

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Sentivo il suo cuore, sotto il mio palmo, battere forte tanto quanto il mio.

Solo quando posò la propria mano sulla mia trovai il coraggio di guardarlo negli occhi anche se sentivo le guance bruciare, anche lui era un po' arrossito e sorpreso anche. Forse non si aspettava una risposta del genere.

« Voglio essere sincero con te, perché te lo meriti. » rimase in silenzio per un attimo, guardando le nostre mani.

« Devo confessarti che amo già una ragazza, anche se sembra essere irraggiungibile per me e più passa il tempo e più me ne rendo conto... » continuò sommessamente lui.

A quelle parole serrai gli occhi e abbassai di nuovo lo sguardo per evitare di piangere ancora e cercai di tirare via la mano.

« Ma... » continuò lui impedendomi gentilmente di staccarmi da lui.
« Non ti posso dire nemmeno di no, perché non ti conosco bene Marinette. Ogni volta che sei con me sei sfuggente o a disagio, vorrei conoscere anche io la persona che ho davanti prima di dare una risposta. » disse abbassando la testa per costringermi a guardarlo negli occhi.

« Quindi mi stai dicendo che vuoi conoscermi meglio? » chiesi, un po' confusa.
Lui annuì.

« Tu mi hai dato la possibilità di farti cambiare idea quel giorno Marinette, è giusto che ricambi il favore. » disse coprendosi il mento con le dita, cosa che faceva ogni volta che era pensieroso notai.
Mi venne da sorridere, non mi aveva detto di sì perché c'era già una ragazza che amava anche se sembrava non ricambiarlo perché sapeva che mi sarei sentita un ripiego, ma non mi aveva nemmeno detto di no per lealtà.

« Sei incredibile sai? » gli feci notare provocando un'espressione confusa da parte sua.
Sospirai e mi alzai dal masso con determinazione.

« Va bene! Vorrà dire che dovrò farti cambiare idea. » annunciai porgendogli la mano per farlo alzare da lì.

Non sapevo bene il motivo, ma dopo tutto quello che ci eravamo detti non sentivo più imbarazzo o disagio. Come se mi fossi finalmente liberata di un peso dicendo quello che sentivo veramente e ascoltando le sue risposte.

Lui ricambiò il mio entusiasmo, accettando la mia mano tesa, si tirò su.
« Dovremmo tornare indietro, sai sono sparito per un po' e non so per quanto Nathalie potrà ancora coprirmi. » disse con una piccola risata imbarazzata.
Sgranai gli occhi e con ancora la sua mano stretta nella mia lo trascinai di corsa verso la fermata dell'autobus.

« Tu sei matto, non avresti dovuto disobbedire a tuo padre per questo, finirai nei guai! » lo rimproverai per strada, veramente dispiaciuta.

« Beh non avevo nulla di troppo interessante da fare oggi, questo era più importante. » mi sorrise divertito lui cercando di rassicurarmi appena arrivammo alla fermata.

Non mi convinse per nulla ma almeno non dovemmo aspettare molto per il bus.

« Ci manca solo che anche tu inizi a comportarti come Tam! » sospirai io, scuotendo bonariamente la testa mentre entravamo.

« Cioè scappare appena ha una minima occasione? Mi spiace ma già lo faccio. » mi rivelò con un sorriso furbo che non avevo mai visto in lui.

« Beh... immagino che lo avrei fatto anche io, se fossi stata al vostro posto. » ammisi ridendo, mi sedetti su un sedile prima che l'autista decidesse di partire e, con la mia fortuna, sarei sicuramente caduta su qualcuno combinando chissà quali disastri degni del mio nome.

Adrien si sedette di fianco a me e mi accorsi solo in quel momento che gli stavo ancora stringendo la mano così la lasciai gentilmente, arrossendo inevitabilmente.

The Secrets of a Lady's Heart Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora