3; il bambino della bici

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Le 12.54 ... le 12.56 ... e 57...

Un piccolo Andrea Grassi fissava impaziente le lancette dell'orologio appeso sul muro dell'aula, domandandosi se fosse possibile che in quell'afoso giorno di fine maggio il tempo stesse andando a rilento.

Le 12.58 ... le 12.58 e 30 secondi ...

Non vedeva letteralmente l'ora di alzarsi da quel banco e separarsi dalla massa brulicante e chiassosa di esserini che erano i suoi compagni, per dare il via ad un weekend che aveva tutti i presupposti per essere meraviglioso: i suoi e suo fratellino più piccolo, Manuel, sarebbero stati fuori città sino alla settimana seguente, e ciò voleva dire solo una cosa: tapparelle abbassate, Coca Cola, pizza surgelata e maratona di Ratchet & Clank! Il tutto, ovviamente e indubbiamente, da solo.

Andrea venne riportato alla realtà dal tanto agognato suono della campanella: infilò frettolosamente i quaderni e le penne all'interno dello zaino, ignorò totalmente i saluti della maestra e uscì di corsa dall'edificio, sorpassando incurante i chiassosi gruppetti di coetanei.

Si incamminò verso casa sua: vivendo abbastanza distante dal centro, ben presto si ritrovò avvolto dal silenzio e dalla solitudine; rabbrividì: si stupiva ogni volta di quanto potesse risultare cupa una cittadina come quella, anche alla luce del giorno. E Andrea poteva anche fingere di non soffrire di solitudine, ma nulla in quel momento gli impedì di sentirsi come se fosse l'unico barlume di vita in una città fantasma.

Poi un rumore trillante fendette l'aria, facendo sobbalzare il piccolo: il campanello di una bicicletta; questo suono, fu seguito quasi subito da quello più graffiante delle ruote sull'asfalto, sempre più vicino, sempre più vicino ...

" PISTAAAA!" Andrea si giro giusto prima di venir travolto da una bici guidata da ... un ragazzo? Un bambino? Non ne era certo. L'unica cosa assodata era il dolore che stava provando e il peso di quella dannata bici sopra di lui.

A: "Ahio ..."

X: "Oh cavolo! Mi dispiace tantissimo! Mi sono distratto un secondo e non ho fatto in tempo a sterzare! Tutto bene? Aspetta, ti aiuto ad alzarti"

È la voce di un bambino della mia età, pensò Andrea nel suo subconscio, mentre il ragazzino lo tirava su di peso, ed è la cosa più bella che io abbia mai sentito . Incuriosito, ma per nulla adirato, alzò lo sguardo sul fautore dell'incidente; ciò che si ritrovò davanti gli fece sgranare gli occhi: quel ragazzino era semplicemente bellissimo.

Aveva una massa scompigliata di capelli scuri, la pelle candida, labbra di un rosa naturale e quello che Andrea era sicuro fosse il più bel paio di occhi esistente sulla superficie terrestre. Non riuscì a non rimanerne incantato, erano come magnetici: quel colore verde dei suoi iridi, di un colore simile a quello dei boschi che si trovavano fuori Trento, gli trasmetteva una sorta di gioia che non riusciva a decifrare bene.

X: "ehi bambino! Ci sei? Ti prego, non essere arrabbiato, non l'ho fatto apposta! Mi sono appena trasferito e non conosco b ..."

La voce del bambino della bici giungeva solo vagamente ad Andrea, come se fosse lontana anni luce; spostò lo sguardo sul petto del bruno: ha il fiocco dei bambini di quinta ... che faccia la mia scuola?

X: "senti, mi dispiace davvero tanto, ma se non torno a casa in fretta mia mamma mi uccide"

Senza che Andrea se ne rendesse minimamente conto, il bambino della bici era di nuovo saltato in sella ed ora gli dava le spalle, cercando il giusto equilibrio per ripartire. Si girò un ultima volta verso il più piccolo

X: "ci vediamo, bambino!" gli urlò, regalando al biondo uno splendido sorriso e riprendendo a sfrecciare fra le vie deserte del paese.

Andrea rimase lì, in piedi, con il ginocchio sbucciato e i vestiti sporchi, ad osservare il bambino della bici che si allontanava rapidamente. Non sapeva bene perché ma avvertiva qualcosa di strano alla pancia ... come se al suo interno ci fossero delle farfalle.


Laura's Place buon pomeriggio a tutti! Indovinate? Sono di nuovo in ritardo, e siccome  mi sentivo veramente in colpa ho deciso di portare un capitolo un po' più lungo, mA ORA HO PAURA CHE SIA TROPPO LUNGO E NOIOSO E VOGLIO MORIRE.

Come state? Vi state godendo l'estate? Siete andati in vacanza? Spero che tutto proceda per il meglio anche per voi~

  Concludo ringraziandovi per la lettura, vi invito a lasciare un voto e un commento per farmi sapere che ne pensate e ci risentiamo al prossimo capitolo!  


ALONE; CamperKillerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora