CARO DIARIO:ME V.S. SCUOLA

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Fin da piccola ho avuto un diario segreto dove annotavo le giornate trascorse, insieme anche ad alcune opinioni.Oggi la professoressa di italiano ci ha assegnato un tema scritto abbastanza difficile, il titolo era:

COSA NE PENSI DELLA SCUOLA DI OGGI?

Ecco qui queste sono alcuni parti di testo molto interessanti che ho voluto trascrivere.

Oggi si sente spesso parlare della scuola in crisi, da rifare e cose simili. Come sappiamo, la scuola prima di dare l'istruzione dovrebbe educare la persona ed insegnarli ad interagire con il mondo circostante. Perché oggi come oggi ciò nelle scuole non avviene quasi più? Questo è il mio parere: attualmente la maggior parte dei mestieri, anche quelli più umili, richiedono un titolo di studio (da quanto ho capito anche per fare il cassiere ti chiedono il diploma!). E' anche vero però che a molti giovani oggi non va di studiare, e se fosse per loro si fermerebbero tranquillamente alla terza media e inizierebbero a lavorare. La scuola dovrebbe aiutare gli allievi ad affrontare le situazioni avverse facendo affidamento sulle proprie potenzialità, dovrebbe affinare le capacità di ognuno.E invece, che fa?Purtroppo l'obiettivo primario dell'andare a scuola è il voto, si studia per il voto, a memoria, mettendo da parte l'apprendimento. Da una struttura dinamica siamo passati ad una estremamente rigida, gerarchica, dove uno parla ed il ruolo degli altri è solo quello di memorizzare per il successivo test di apprendimento (sigh)... In più mettiamoci che l'insegnamento non è nemmeno obiettivo e avremo fotografato la situazione attuale dell'insegnamento.In una parola, inutile.Secondo me il vero problema della scuola è che non esistono più insegnanti capaci di farci amare davvero le materie che insegnano, quindi non siamo stimolati a studiare e prendiamo la scuola come luogo d'incontro e di divertimento senza pensare che proprio lì si sta formando il nostro futuro! Non scrivo altro perché non voglio annoiarvi molto!Che fortuna ho finito i compiti per domani, ho scritto tantissimo in questo tema beh diciamo la verità a me non importa quante pagine ho riempito, ma importa il contenuto, chissà cosa penserà la professoressa di italiano di questo tema.Dopo aver finito il tema di italiano, ho dovuto studiare per la verifica di chimica e di matematica, si perché la prof di matematica ha ben deciso di dirci solo oggi a lezione che domani avrebbe fatto fare la verifica, e non solo!Siccome lei insegna anche chimica ha ben deciso di inserire anche chimica nel compito in classe, la cosa più peggiore al mondo e che non ha comunicato gli argomenti.Ora vi starete chiedendo Miranda come vai a scuola? Beh vi racconto la verità ho 8 in tutte le materie tranne matematica che ho 3 e chimica che ho 5,va beh lasciamo perdere i voti che a me non importano ma ai miei genitori si, ora pensiamo al compito di domani.Passa il tempo ed io resto con lo sguardo rivolto verso il muro piene di Polaroid fatte con quella pazza di Audrey e con la mia piccola principessa Lauren,e la voglia di studiare quella non arriva mai, tra me e me ho pensato una cosa, proviamo ad immaginare come sarebbe la scuola che stai frequentando, sicuramente dopo aver immaginato questo la voglia di studiare torna ( eccome se torna!):La scuola che vorrei è una scuola aperta e accogliente. Nella scuola che ho in mente, tutte le persone, entrando, si sentono serene e al sicuro. Quella serenità che hai quando senti che il mondo intorno a te è privo di minacce e ti offre, semmai, solo affascinanti sfide che puoi vincere impegnandoti e dimostrando abilità e competenze. Parlo di quella serenità che ti prende quando la tua pancia si rilassa e non ti senti risucchiato da mille preoccupazioni o dubbi; è quel tipo di serenità che ti porta in uno stato di benessere, che ti aiuta a concentrarti e a dare e ad essere il meglio di te, perché sai che dotando opportunamente la tua personale cassetta degli attrezzi, potrai arrivare a raggiungere qualunque meta.Nella scuola che vorrei, infatti, realizzare i propri sogni è "una questione di abilità e competenze" ed è ben lontana dal vivere un futuro già scritto. Nella scuola di cui parlo, crescere dandosi obiettivi e realizzando i propri progetti è una questione di dare voce ed espressione al sapere acquisito, di aver nutrito adeguatamente passioni e stile personale nell'affrontare ostacoli e difficoltà, di scegliere la strada che ci rappresenta di più, di aver imparato un mestiere che amiamo e senza il quale la nostra vita non avrebbe senso. "Senso"... mentre scrivo mi soffermo su questa parola e la dico ad alta voce. Già, la scuola dovrebbe dare senso alle cose che facciamo: insegnare, così come imparare. La scuola che dà un senso alle cose che facciamo risponde immediatamente e con forza alla domanda: "Perché mi trovo qui?", senza dubbi o esitazioni: "Ti trovi qui per costruire gambe e anima per il tuo futuro e per quello degli altri". La scuola che vorrei è una scuola dove si possa studiare la fantasia, dove si possa imparare a creare qualcosa di unico tutti i giorni. Sogno una scuola dove esista la libertà, libertà di scegliere cosa studiare e come farlo; vorrei imparare divertendomi, vorrei imparare senza accorgermene. Desidero una scuola senza numeri, senza prepotenze; una scuola dove regni l'uguaglianza; desidero una scuola che si basi sull'ascolto, perché troppo spesso la gente critica senza sapere. Voglio una scuola dove si possa cantare, saltare, divertirsi e non solo studiare; una scuola che non mi faccia sentire in prigione, una scuola dove potersi sentire parte di qualcosa, una scuola amata e non odiata,ho fantasticato tanto e la voglia di studiare e' tornata.

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