Who?

IV

"Channie" espirò ridacchiando. Le mani affusolate giocavano serene fra le ciocche morbide di Chanyeol. I corpi nudi, premuti uno contro l'altro, ancora in cerca d'aria. Fra i loro bacini, il succo candido del loro amore. Il gigante raccolse con fare pigro il piccolo corpo sotto al suo e affondò il mento nell'incavo di quella stessa spalla che aveva baciato e morso e annusato.
Quella stessa spalla che gli aveva funto da rifugio e che aveva asciugato le sue lacrime, quella stessa spalla, che rimaneva scoperta, quando Baekhyun indossava le sue felpe larghe.
Ci navigava.
Una barchetta di carta, in mezzo ad un vasto oceano.
Si guardarono cauti negli occhi e si baciarono, ancora.
Le mani strette.
Un groviglio di cavi.

Chanyeol aprì gli occhi velati dalle lacrime e si soffiò il naso sulla manica della giacca, passandola poi, sulla maglia stropicciata di Sehun. Quello, di rimando, mimò un "che schifo" con le labbra. Ed entrambi, tornarono a guardare la casa.
Di norma, quella scenetta, avrebbe fatto scoppiare dal ridere Jongin e piegare in due dalle risate Baekhyun.

Kyungsoo sembrava una statua di marmo. Questo aveva pensato il ragazzo dalla pelle ambrata. Sembrava fosse al di fuori di quella situazione, come uno spettatore difronte ad un dramma. I suoi occhi erano vitrei e la pelle bianca.
Aveva due fragole, al posto delle labbra e il cuore sul viso.
Gli tenne stretta la mano, mentre Chanyeol e Sehun prendevano gli scatoloni.
Sembrava così piccolo.
"Baekhyun non mi aveva mai parlato di te" uscì veloce dalle labbra di Jongin.
Kyungsoo lasciò rotolare fuori un risolino, che si aggrovigliò al cuore dell'altro.
"Invece, lui, mi ha parlato molto di te, Kim Jongin."