Intorno a me solo buio. Mi circonda, mi attrae, forse mi protegge. Ma mi uccide, mi strangola, mi dissangua. Mi schernisce.
Perché? Non lo so, perché ride di me? Non so nemmeno questo. Non so niente, Non sento più niente. Non provo più niente.
Perché? Perché ora il mio cuore non batte più. Perché non batte? Perché toccando il polso non sento alcun suono? Perché il sangue non fluisce nelle vene?
Perché neanche la lametta abbandonata al mio fianco mi rianima? Perché neanche le gocce di sangue sulle mie dita mi risvegliano?
Troppi perché, troppe domande, troppe cose, troppe risposte, troppo dolore, troppe lacrime. Eppure non smettono. Non smettono. E alla fine si mescolano.
Sangue e lacrime. Le mani sono ormai fradice. Tremano.
Non riescono a fermarsi, non riescono nemmeno a stringersi. Non riescono a far nulla.
La lametta è illuminata nella notte scura, sembra implorarmi di prenderla tra le dita scarne.
Ma non ci riesco, non ho forza, non ho speranza, non ho vita. Però in questa stanza, in questa stanza buia io non sono sola. Io non voglio essere sola.
Ma nessun respiro si frappone al mio. Nessun suono. Nessun tremitio. Solo le mie mani stanche e i miei occhi vuoti.
Forse sono anche chiusi, i miei occhi, non lo so. Non voglio neanche saperlo. Non voglio sapere più nulla. Mi manchi. Non trovo neanche le parole per dirtelo. Mi manchi. Non so come dirtelo. Mi manchi. Non so quando dirtelo. Mi manchi. Non so neanche se dirtelo.
Come potrei fare? Mi manchi, mi manchi così tanto come l'acqua ad un pesciolino. E io sono il pesciolino. Fuori dall'acqua tempestata di rosso non respiro. Senza di te non respiro. Senza dite non vivo. Senza di te la mia anima è vuota. Senza di te io non esisto. Senza di te non sono nessuno. Senza di te mi sento sola.
Più sola di quelle notti d'estate quando eri andato via. Più sola di quegli inverni a scuola, quando non potevo vederti. Più sola di un secondo fa e, meno sola del secondo che sta passando ora. Ma sono comunque sola, sola come una piccola formica. Sola come la morte. Che ti ha portato via da me, crudele e senza emozione. Elegante quanto cattiva.
Con i capelli raccolti in una coda elegante, ha preso la tua anima che si è affievolita sempre di più, fino a spegnersi. Ha raccolto la tua anima rossa, come il sangue che ho versato per te. Mi ha sorriso, sussurrando parole di sconfitta.
Non ti ho salvato, non sono riuscita a proteggerti, non sono riuscita a custodirti, non sono riuscita ad amarti. E ora, su questo letto sfatto guardo il soffitto. Il buio che mi circonda, ride ancora di me. E mentre i miei occhi guardano il soffitto, rivedo i tuoi di occhi. Ossidiana. Scuri come il buio che ora mi sta deridendo. Contro i miei smeraldi, che hanno perso tutto il loro valore. Ti avevano incuriosito la prima volta, dicevi che erano quasi troppo allegri.
I tuoi occhi invece raccontavano di te, tutto. Come neanche un libro saprebbe fare. Raccontano ogni tuo momento, di tristezza di felicità e, in quei racconti ci sono dento anch'io. Legata da un filo rosso.
Ma non li vedrò mai più quelle tue pietre preziose, che scandivano il tempo. E le mie di pietre preziose, non brilleranno più. La morte ha portato via tutto il loro valore. L'ha portato via insieme a te, insieme al tuo sorriso, insieme al tuo cuore, insieme alla tua anima.
Insieme a te, la morte ha portato via anche un pezzo del mio cuore, il pezzo più importante. E ora, come faccio ad andare avanti, con il sangue sulle mani, gli occhi senza vita e, il cuore che non batte.
Come faccio a dimenticarti? Non posso, non voglio. Non riesco a dimenticare la tua risata, dolce come il miele e aspra come il limone. Non riesco a dimenticare le tue labbra, morbide contro le mie. Non riesco a dimenticare te.
Vorrei tanto raggiungerti, ma tu sei in paradiso. Il diavolo mi ha già marchiato per sempre. Un angelo e un demone, separati per sempre dalla morte ma legati per sempre dall'amore. E giuro, dovesse cadere la terra, il sole dovesse spegnersi e le stelle morire, io non smetterò mai di amarti. Anche con le mani insanguinate, le lacrime agli occhi e il corpo tremante.
Ma ti prego, vienimi a prendere. Non lasciarmi qua da sola. Distruggiamo le regole, ma ti prego, vienimi a prendere.
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One shot
RandomScrivo one shot, sia per concorsi che per sfizio. Spero possano piacervi