Devo ammettere che fa un certo effetto ricordare i vecchi tempi, quando anche le cose più semplici sembravano stupefacenti e bastava sentire il profumo dei cannoli di nonna per trasformare una giornata no.
Nonna Marta era una di quelle donne siciliane la cui famiglia veniva prima di tutto: aveva lunghi capelli grigi raccolti in un vecchio fermaglio che contrastavano con il nero corvino delle sue sopracciglia: sembrava che la natura volesse preservarle dal passare del tempo per lasciare un indelebile ricordo della sua giovinezza in mezzo a tutte quelle rughe che le disegnavano il viso. Amava indossare vestiti a fiori colorati anche se spesso ne sbagliava totalmente gli abbinamenti e quando qualcuno glielo faceva notare, lei rispondeva con il suo inconfondibile accento:"L'importante è avercelo un vestito!". Quando lei era una ragazza c'era la guerra ed era già un miracolo avere qualcosa da indossare, per questo non le interessava la moda, ma badava alle cose semplici, essenziali.
Quante cose mi ha insegnato quella donna che a malapena sapeva leggere e scrivere! Sicuramente non conosceva la grammatica, ma era stata la vita ad averle fatto da maestra trasmettendole la lezioni più importante: è l' amore che ci salva anche quando pensiamo di non potercela fare, quando tutto intorno crolla, quando rimani a dieci anni orfana di padre per via della guerra, quando tua madre smette di mangiare il pane per lasciarlo a te. E' quel misterioso amore il motore di tutto, l'amore che mia nonna aveva cercato di trasmettermi come la più preziosa delle eredità. Non me lo diceva di certo con le parole, ma ogni suo gesto traboccava d'amore; come quando tornavo da scuola affamata, lei prendeva la ricotta, la sbatteva energicamente, come se avesse conservato le forze di una ventenne, e ne faceva dei prelibati cannoli. Poi afferrava un grande vassoio e mi chiedeva di portarne un pò anche ai miei amici.
Per noi siciliani la cucina è un vero e proprio tempio; pensate che: "Mancia si sciupateddu cori da nonna" (mangia sei sciupato, cuore di nonna) è una delle frasi più pronunciate dalle nonne del sud.
Se c'è una cosa che la mia adorata terra mi ha insegnato è che mangiare non è il semplice atto biologico del nutrirsi, ma è un rituale sacro che riesce ad unire grandi e piccoli intorno a un tavolo per gioire, sorridere insieme in un clima di calore umano.
La Sicilia è la terra della bellezza senza tempo. In Sicilia tutto è bellezza: i mercati affollati, i pranzi in famiglia, la messa della domenica, il mare, i dolci prelibati, il profumo di gelsomino, le stelle cadenti. E' la bellezza che non ha bisogno di Photoshop per essere tale, ma le basta mostrarsi nella sua semplicità.
Adesso vivo in un paese del Nord Italia di nome Brin, lontano dalla Sicilia, da nonna Marta, dai suoi cannoli, dal mio amato mare. Ho trentacinque anni e sono una fotografa di moda. Ho fatto della bellezza il mio mestiere, porto nel cuore ciò che la mia isola triangolare, come una saggia madre, mi ha insegnato.
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Dove finiscono le stelle cadenti?
General FictionUna breve riflessione sulla bellezza della natura che rapisce il cuore e dà senso alla vita umana.