Parte 4:

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Della's POV

-cosa?! addio?!- chiese Austin sconvolto

-si,dai Della- disse papà incrociando le braccia al petto

-a…addio Austin- soffocai a bassa voce,ma l'ho detto in modo che si sentisse ugualmente

-perché addio?- disse Austin aggrottando le sopracciglia rivolto a Ian

-perché lei adesso partirà per un lungo,lunghissimo viaggio,non tornerà mai più e tu non la rivedrai mai più- rispose lui con tono molto calmo,quasi strafottente

-ma quale viaggio? per dove? quando parte? perché?- domandò confuso

-parto con papà,andiamo in Europa,parto oggi stesso,perché lui ha deciso di portarmi a presso- risposi io con tono forse leggermente infastidito dal fatto che noi due non ci conosciamo nemmeno da un giorno e dal fatto che facesse così tante domande

-e tu ti fai comandare a bacchetta così?- disse lui arrabbiato

-mi spieghi che importa a te?!- risposi

-fino a prova contraria,che anche se cercassi non troveresti,lei é mia figlia,e i figli fanno quello che dicono i genitori- si giustificò Ian

-ha 16 anni,potrà decidere da sola credo- non capisco nel modo più assoluto perché ci tenga così tanto a farmi rimanere,non lo capisco proprio

-e se io decido di andare con mio padre? che succede? che succede se voglio andare con mio padre che non vedo da 5 anni?!- basta,se si decide a parlare,bene,se no si leva dalle scatole...fece un passo in dietro

Austin's POV

era dalla serie "non svegliare il can che dorme" ma perché non capisce che la voglio qui? ah,si,certo,perché per lei sono ancora uno sconosciuto,non ricorda più di quand'era piccola...allora,quando Della era più piccola,per la precisione aveva 9 anni,suo padre l'aveva lasciata da sola,la mamma non c'era perché non c'era,poi lui se ne va pure...così decise di chiamare una babysitter quasi a tempo pieno che la controllasse,mia madre aveva bisogno di soldi,e vista la paga più che miliardaria che dava Ian...beh,si era offerta e aveva ottenuto il posto. Già mio padre era...morto,così Ian disse a mia madre che per comodità poteva rimanere in casa sua,anche con me. Io bene o male stavo abbastanza con lei,solo che lei non mi chiamava mai ne per nome che per cognome,perché Ian gli aveva detto solo il mio secondo nome,Carter,probabilmente Ian si aspettava che io rincontrassi Della,e che mi sarei presentato come "Austin Mahone". Infatti in macchina mi ero sorpreso che lui mi conoscesse,anzi,che mi riconoscesse...però,come sono cresciuto io,é cresciuta anche lei,anche le dicessi chi sono,non cambierebbe niente...e in ogni caso non giustificherebbe quello che avrei dovuto farle...ma basta parlare di questo,torniamo a noi...non risposi,Ian sogghignò

-hai perso la lingua,Austin?- chiese

-no,é ancora qui- risposi

Nei prossimi capitoli:

-é impossibile,stiamo parlando di Ian Somerhalder,é la seconda scelta di tutti,sempre rifiutato e sempre respinto per mio zio...é l'essere più dolce e protettivo del pianeta,non può volermi fare questo-

-Della...- cercai di spiegarle in modo educato,che quello li é un mostro che sa solo farla soffrire...vuole solo usarla perché é...

He saved me [Austin Mahone]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora