Parte 1 L'anima Celeste

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Celeste=C

Da quando mio fratello è morto non sono più la/o stessa/o. Diventai silenziosa/o e non parlavo con nessuno. A scuola ne approfittarono per prendermi in giro; e chi non mi prendeva in giro facevano finta che non esistessi. Neanche i miei genitori potevano tirarmi su di morale, perché stavano sempre a lavoro.

Un giorno venni a sapere di una legenda sul monte Ebott, che chiunque lo scali non ritorna più indietro. Era per quello che ero andata lassù per scomparire tanto nessuno se ne sarebbe importato o accorto, oramai non importa a nessuno di me.

Allora mi buttai...

Mi risvegliai, con grande sorpresa mi risvegliai, pensavo che sarei morta ma invece ero lì ancora viva, allora decisi di proseguire, attraversai la porta alla fine del corto corridoio e lì vidi un fiore dorato che mi stava parlando

Flowey=F


F: OH! Umano\a ciao io sono F...


C: Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa


F: Sta calmo\a umano\a sono  qui per aiutarti


C: COME!

F: Insegnandoti come funziona qui giù... Scusa come ti chiami?

C: Y\N (Il tuo nome)

F: Bene Y\N devi sapere che qui giù è UCCIDERE O ESSERE UCCISI

C: ...

F: Lo so, può essere un po' drastico ma se vuoi avere almeno una speranza questa è una soluzione assicurata.

F: Bene io vado e mi raccomando non morire, ciao.


Appena il fiore sparì io andai avanti e lì incontrai una specie di capra umana


T: O mia\o bambina\o sei caduta\o non è vero? Comunque piacere io sono Toriel custode delle rovine, io ti guiderò nell'avventura attraverso questo posto pericoloso.

T: Comunque mia\o bambina\o mi potresti dire il tuo nome?

C: Y\N

T: Bene Y\N vieni e tieni la mia mano.

Da lì Toriel mi accompagno per parte dove mi insegnò il funzionamento dei puzzle, la capacità di avere una conversazione con un mostro e testò la mia indipendenza che mesi in atto una seconda volta quando Toriel mi lasciò da sola\o e non volendo aspettare andai a raggiungerla e in quel breve viaggio imparai altri funzionamenti sulla battaglia e ho avuto anche occasioni di provare. Alla fine arrivai da Toriel...

T: O bambina\o mia\o mi dispiace che hai dovuto patire un pericolo così terribile durante la tua avventura vieni con me ti porterò nella tua stanza dove potrai avere un po' di riposo.

Toriel mi portò alla mia camera dove poi mi gettai subito a capofitto sul letto; in quell'asso di tempo ebbi tempo di pensare; e saltai alla conclusione che quello che avevo fatto era sbagliato anche se da alcuni ero disprezzata avevo sempre i miei genitori, anche se assenti mi volevano bene e avrei anche potuto farmi forza e risolvere tutto, ma me ne sono accorta troppo tardi, però volevo provare a sistemare le cose e per farlo dovevo uscire dal Underground quindi andai da Toriel per sapere come uscire; e con sorpresa mi trovai una torta che Toriel aveva fatto per mi sentii in colpa nell'andare però dovevo.

T: O sei sveglia\o

C: Toriel, ti posso chiedere una cosa?

T: Si certo.

C: Vorrei sapere come uscire dalle rovine.

T: Perché vorresti uscire dalle rovine?

C: Ci ho pensato a lungo e credo di aver fatto un errore, devo ritornare a casa.

T: ...Ti prego di restare qui.

C: ?

Non fidandomi la seguì.

T: Non ti posso lasciare andare, potresti morire, non me lo perdonerei mai.

C: Scusa Toriel, ma devo andare.


T: Non mi aspettavo che avesti capito e se proprio devi andare dovrai provarmi di essere abbastanza forte per sopravvivere.


Allora andammo avanti in un combattimento che sembrava in finito, cercavo di parlare con Toriel, ma non mi voleva dare ragione, allora cominciai a risparmiarla, allora vidi dei cambiamenti di espressioni e proseguendo notai che Toriel aveva smesso di attaccarmi e dopo svariati turni il combattimento finì; e fu lì che Toriel capì il mio bisogno di uscire e se ne andò.


Quando uscii, vidi un grande portone e dall'altra parte un piccolo cagnolino; dove mi trovavo era completamente innevato, guardavo questo paesaggio incantata\o e pochi metri prima del cagnolino lo vidi uscire dalla neve come un colosso e appena ripresi controllo del mio corpo corsi come non avevo mai fatto prima per ritornare alle rovine per chiedere a Toriel aiuto, ma appena arrivai non l'ebbi trovata per quei pochi secondi in cui mi girai vedi il cane alle mie calcagna che mi fece correre ancora più veloce fino ad arrivare a u vicolo ceco dove lì la mia vita ebbe fine con un solo colpo della lancia di quel mostro, esso messe la mia anima in una specie di contenitore e prese il mio corpo in braccio lasciando indietro due dei miei oggetti: il mio coltellino giocattolo caduto per terra  ela mia fascia volata via, oltre questi ricordi , il resto e tutto nero. Questa e la mia storia.





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