Capitolo 17

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<Ho da raccontarti molte cose.>
Tranquillamente mi risiedo comodamente e aspetto che parli.
Non sembra così convinto di quello che sta per dire e lo vedo sudare freddo, ma dopotutto è così puccioso che non posso fare a meno di fissarlo.
<Sai Hikary, all'inizio, appena ti conobbi, cominciai a provare diverse emozioni.
Ogni volta che ti vedevo ero felicissimo e quasi non smettevo di sorridere. Però quando ti vedevo eri sempre in compagnia di Hoshi, tanto che pensai ne fossi innamorata, ma capii che era tutta una menzogna.
Un mese dopo capii che cominciavo ad avere una lieve cotta per te e pensai di doverlo tenere ancora per me però.
Con te non riuscivo a parlare normalmente, tanto che finivamo sempre per litigare, lo sai bene.>
<Si, me lo ricordo.>
Risi, cosa che fece pure lui.
<Due mesi dopo il primo, quindi tre mesi dopo che ti conobbi, ebbi una scintilla di amicizia con Mingyu. Divenimmo amici ancora più stretti di prima e mi piaceva un sacco passare del tempo con lui.
Quattro mesi dopo che ti conoscevo capii che quello che provavo per te non era semplice attrazione, mi piacevi proprio e non facevo altro che pensarti.>
Sorrisi lievemente.
Si starà confessando?
<Sai, non avrei mai creduto che potessi amare qualcuno. Ho avuto un momento dispersivo, ma si risolse tutto e lo passai grazie ad un'altra ragazza.
Si chiamava Jessica ed aveva origini americane. Le piaceva studiare cinese e mi aveva detto che si sarebbe trasferita presto lì quindi ci lasciammo.
Quando però la incontrai di nuovo in un bar accanto alla stazione ci fu un momento in cui ricordai ciò che passammo assieme e mi innamorai di lei ancora.
Ti lasciai perdere e rincorsi la mia ex come uno stupido.
Hoshi mi ha detto che usi l'aggettivo baka, quindi come un baka mi comportai.
Comunque cominciai di nuovo ad uscire con lei, ma dopo tre mesi che ci stavamo frequentando le arrivò la grandiosa notizia che era stata accettata ad un'università di Pechino. La lasciai partire.>
Gli occhi gli si fecero lucidi e gli presi la mano stringendola forte.
<Mi mancava terribilmente, ma dopo circa due settimane mi ripresi.>
<Quelle due settimane in cui non ci sei stato quando uscivamo?>
<Si, volevo riprendermi, ma sapevo che appena ti avessi vista il mio cuore sarebbe scoppiato. Sapevo di amarti, ma volevo tenerlo ancora per me.>
Annuii.
<Hai fatto la scelta giusta.>
<Si, o così credevo, me ne accorsi dopo del grande errore.>
<Quale? Il grande Vernon ha mai sbagliato?>
<Si Nekochan. Il grande Vernon ha sbagliato.>
<No Vernon, non si sbaglia mai. Se una cosa ti rende felice non significa che sia sbagliata, anche se fa male a qualcun altro.>
<Un mese fa capii di amarti veramente. Capii che senza di te ero perso e non avrei saputo vivere.
Certe persone sono come l'ossigeno e non puoi vivere senza di queste.
Tu eri la ragazza che avrei voluto accanto, per il momento, però pensavo non avresti ricambiato.>
<Invece l'avrei fatto eccome.>
<Non capivo l'errore commesso, anche se era più evidente di quanto pensassi.
Capii che trattarti male non sarebbe stata una scorciatoia per uscirne fuori. Decisi di ignorarti.>
<I-Ignorarmi? Non mi parlavi più perché avevi paura di amare?!>
<Si, avevo paura! Avevo paura di affezionarmi a qualcuno che mi avrebbe lasciato come Jessica. Perché quando cominci a provare un ricordo o un sentimento forte per qualcosa o qualcuno è difficile metterlo da parte. Devi farti coraggio.
Ti ignorai fino a due o tre giorni fa, quando sentii te e Hoshi parlare fuori dal beckstage.>
<Ha-Hai ascoltato la nostra conversazione?>
Annuì.
<L'ascoltai tutta e ti sentii piangere. Per questo vi seguii e mi presentai dinnanzi a voi.>
<Perché Vernon?!>
<Perché avevo paura di perderti!>
<Ma->
<FAMMI FINIRE!>
Esclamò fissandomi profondamente negli occhi.
<Appena ti vidi correre via da me mi sentii distrutto, poi ti misi con Suga e solo oggi so che vi siete già lasciati. Sono felice di questo, mi dispiace ma lo sono!>
Si scusa. Non si deve scusare.
<Ora però non voglio più aspettare e farmi coraggio evitandoti. Voglio godermi il tempo rimasto che ho con te, fino a che la mia scintilla non si spegnerà. Non penserò più al passato, ne al futuro... Solo al presente.
Ora ci siamo io e te, nessun altro. Per questo...>
Lo vedo guardarsi intorno. È nervoso e lo percepisco benissimo.
Tutto quello che per ora mi ha raccontato è stato di sicuro difficile da dire, soprattutto davanti alla ragazza che ami.
Non penso sia stata una passeggiata confessarmi ciò che provava, ma neppure difficile.
<Per questo ti amo.>
Sussurrò.
<Anch'io.>
Lo presi baciandolo.
Ero stufa. Avevo sprecato il mio tempo pensando di non piacergli quando invece mi amava fin dall'inizio.
<Però non ti ho detto una cosa.>
<Cosa?>
Finalmente avrei potuto chiamarlo così.
<Che tutto questo Mingyu lo sapeva fin dall'inizio.>
Non era possibile.
Come faceva a sapere tutto questo? Era così sospettabile? Eppure io non mi ero accorta di nulla e sarei dovuta essere la prima ad avere quel presentimento.
Com'era possibile?
Siamo sicuri? È sicuro?
Vernon mi starà mentendo? Starà scherzando?
Calma calma calma. Mi sto facendo troppe domande e questo non fa bene alla mia saluta.
Mi faccio già troppi problemi mentali guardando anime e leggendo manga... Non serve averne altri.
Non credo che lui sia sicuro di questa cosa.
Mingyu è un indovino? Riesce a leggere nel pensiero?
E mentre io penso a tutto ciò Vernon mi fissa curioso della mia reazione.
Mi fissa come se volesse avere anche lui delle spiegazioni.
<Vernon.>
Lo chiamo.
Ancora mi fissa negli occhi. Ancora mi fa un certo effetto.
<Si Hikary?>
<Ne sei sicuro?>
Sospira e si volta verso la porta ancora aperta.
La chiude e torna a sedersi con la sedia accanto al mio letto.
Non credo di essermi pettinata, non ricordo.
Fa per dire qualcosa, ma le parole gli si fermano in gola.
Lo vedo discutere con se stesso, sembra pensarci.
Non ho più dubbi.
Finalmente parla e tutto quello che stavo per negare diviene vero.
<Mingyu sa tutto.>

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