Letters to Remember (Niall Horan).

Steps.

Odiavo ballare, ma l'ho fatto per te. Come posso ballare da sola ora?

Ricordo la sera del 17 ottobre 2015 come se fosse stato ieri. Era il giorno del mio compleanno, ma soprattutto il giorno in cui per la prima volta pensai che avrei potuto innamorarmi follemente di te.

Eravamo così diversi, eppure riuscivi a capirmi come nessuno aveva mai fatto. Riuscivi a farmi trovare il coraggio per affrontare le mie paure, anche qualcosa di stupido come il ballo.
Mi portasti a ballare nonostante sapessi che me ne vergognavo da morire. Tu di solito eri l'anima delle feste, sempre pronto a far ridere o a far un gran casino, e volevi far divertire anche me.
Mi portasti in una vera sala da ballo. Nessuno dei presenti era un ballerino professionista, ma nessuno si muoveva peggio di noi. A te non importava finché ballavi con me.

Ricordo ancora i tuoi passi troppo incerti per essere un bravo ballerino, ma che bastavano per metterti in mostra e coinvolgermi. Inizialmente alzai gli occhi al cielo. Mi arrabbiai perché odiavo ballare e tu lo sapevi bene. Poi prendesti le mie mani nelle tue per farmi fare un giro completo e avvicinare i nostri corpi subito dopo. La gonna del vestito azzurro che mi arrivava poco prima del ginocchio svolazzò e sentii di essere leggera come una foglia. La mia paura si era affievolita.
Di colpo dimenticai di avere troppi occhi puntati addosso e guardai solo i tuoi. Risi e tu ricambiasti con un sorriso, uno di quelli che ti scaldano il cuore, mentre i passi che prima sembravano troppo insicuri ora andavano quasi a tempo con la musica. Sono sicura che anche tu in quel momento vedevi solo me.
I tuoi passi guidavano i miei, proprio come la tua felicità coinvolgeva la mia. Mi bastava guardarti e sentire le tue braccia sempre pronte ad afferrarmi con cura per capire che non mi importava se non sapevo ballare, per te lo avrei fatto per il resto della mia vita.

Ora è difficile ballare se non ci sei tu a guidare i miei passi insicuri.