Bitch!~Jerk!

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Un ringraziamento speciale ad una cara amica che mi ha aiutato a sbloccarmi ed a scrivere tutto questo e che ha scelto il titolo. Giolia che ha gia scritto qui su wattpap e che tra poco pubblicherà una nuova storia ♥ ti voglio bene.

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Torno dunque in camera mia.

Inizio a sistemare la mia roba.

Io a differenza dei miei fratelli sono.. ecco appunto... una sorella!

Una donna che ha le sue necessità.

E come a loro potrebbe bastare una maglia ed un cambio intimo, il mio di bagaglio è come minimo il doppio del loro, per non parlare poi di quando arrivano quei brutti periodi da "ragazze".

Nei miei cassetti sono sistemate già tre cambiate di panni.  Stiamo per andare a cacciare, quindi si presume che come minimo passeremo un'altra nottata qui.

Non posso però di certo lasciare in camera il mio fedele coltello .

O il mio fucile a sale.

Nè tanto meno la mia pistola con proiettili in argento.

Oppure  quella con proiettili in legno. Oppure  la bottiglia di acqua santa.

Né certamente il diario di papà con le informazioni  di miliardi e milioni di esseri sovrannaturali .

Forse dovrei anche togliere il sale da finestre e porte.

  "Credo che qualche signora delle pulizie potrebbe rimanere un tantino scossa non trovate?!"

Questi sono I ferri del mestiere, che comportano I pericoli del mestiere.

Non posso di certo avere la certezza di passare una notte in assoluta assenza  si rompipalle sovrannaturali. Devi essere pronta ad accogliere qualsiasi mostro ed a sfondargli il cranio con qualsiasi arma risulti necessaria.

Quindi iniziamo.

Mi avvicino al comodino  e raccolgo da terra il mio fedele borsone nero ,        posizionandolo aperto sul letto.

Vado verso l'armadio nel quale sono sistemati una scopa ed una comoda paletta ed inizio a togliere il sale da finestre e porte.

Per fortuna questo motel "innovativo" non ha molti tappeti né del parquet  sofisticato  che mi avrebbe reso più fastidioso questo compito.    

Poso scopa e paletta nuovamente dentro l'armadio dopo aver riposto il sale in un barattolo che ho spostato dentro  uno dei miei cassetti.

Torno vicino al letto e prendo da sotto il materasso ed il cuscino   la pistola e sue le ricariche  e dal comodino afferro il mio fedele coltello.

Poggio le armi sul letto ed inizio a posarle dentro la borsa  abbastanza ordinatamente, lasciando però fuori il coltello che avrei poi direttamente messo nella tasca del giubbotto.

Sto per dirigermi verso il bagno quando una strana sensazione mi blocca.

Mi sento osservata.

Stranamente osservata.

C'è qualcuno alle mie spalle.

Il primo istinto è quello di afferrare saldamente il coltello e poi cercare con la coda dell'occhio di individuare quell'ombra sospetta.

  Mi giro di scatto  puntando l'arma al collo dell'intruso.

Tiro un sospiro di sollievo allontanandomi.

-Castiel..-

Osservo l'angelo  che si è materializzato qui in camera all'improvviso.

-Ma cosa ti salta in testa? Avrei tranquillamente potuto tagliarti la gola e la prossima volta non mi fermerò dal farlo.-

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