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1.
QUEL CIMITERO ERA UN POSTO MOLTO TRANQUILLO,MAI UNA MOSCA FACEVA RUMORE. SI UDIVANO,PERO',SEMPRE I PASSI DI UN RAGAZZO PIUTTOSTO LENTO CHE VENIVA A FARE VISITA AL'UNICA PERSONA CHE ABBIA MAI AMATO IN VITA SUA.
ERA UNA PIOVOSA MATTINA DI NOVEMBRE E IL CUSTODE LO VIDE ARRIVARE. AVEVA UN'ARIA PIUTTOSTO TRISTE,PIU' DEL SOLITO SE ERA POSSIBILE. COME DA ROUTINE,ERA SOLITO FAR VISITA AL SUO FIDATO AMICO CHE CONTROLLAVA L'INTERO LUOGO.
CON SUA GRANDE SORPRESA GLI CHIESE DI FARE DUE PASSI FINO A QUANDO NON FOSSERO ARRIVATI ALLA TOMBA A CUI LUI DOVEVA FARE VISITA.

"HEY KYU COME TI VA?" CHIESE DONGHAE CHE PROVO' A ROMPERE QUEL SILENZIO QUASI IMBARAZZANTE ANCHE PER DUE AMICI DI VECCHA DATA.
"VA COME DEVE ANDARE. A TE PIUTTOSTO?" CHIESE IL RAGAZZO CON L'INTENTO DI FARSI RACCONTARE UNA VOLTA PER TUTTE COSA CI FACESSE LI OGNI SANTO GIORNO E,SOPRATTUTTO, CHI ANDASSE A TROVARE CON COSI' TANTA COSTANZA OGNI GIORNO ALLE DIECI DI MATTINA.

"VENGO A TROVARE UNA PERSONA A ME CARA...".

SENZA RENDERSENE CONTO I DUE SI TROVARONO A PARLARE SEDUTI SU UNA PANCHINA.
KYUHYUN ERA ALQUANTO CURIOSO DI SAPERE IL MOTIVO PER CUI IL SUO AMICO D'INFANZIA PASSASSE LE SUE MATTINATE  IN UN POSTO POCO FELICE COME UN CIMITERO.

2.

ERA UNA SERATA DI MEZZA ESTASTE E LA FAMIGLIA DI DONGHAE AVEVA INVITATO A CENA UNA FAMIGLIA DI ALTO LIVELLO IL CUI PADRE ERA SOCIO IN AFFARI DEL SIGNOR LEE.
IL RAGAZZO SCURO DI CAPELLI ERA PIUTTOSTO CURIOSO DI INCONTRARE I FIGLI DI QUEST'UOMO TANTO ACCLAMATO DAL PADRE ANCHE PERCHE NON AVENDO FRATELLI, NON SAPEVA COSA VOLESSE DIRE AVERE QUALCUNO CON CUI PARLARE DOPO ESSERE TORNATO DA SCUOLA O DOPO AVER AVUTO UNA BRUTTA GIORNATA CON GLI AMICI.
L'ORARIO IN CUI AVESSE DOVUTO INCONTRARE GLI AMICI DI SUO PADRE SEMBRVA NON VOLER MAI ARRIVARE TANTO CHE HAE ANDO' NELLA SUA STANZA DICENDO AI SUOI DI VENIRLO A CHIAMARE UNA VOLTA ARRIVATI GLI OSPITI. NON AVEVA MOLTA PAZIENZA E COSI DECISE DI SALIRE E ASCOLTARE UN PO' DI MUSICA.

PASSARONO ALCUNI MINUTI QUANDO ALLA PORTA SUONO' QUALCUNO.
ERANO FINALMENTE ARRIVATI,MA DONGHAE NON SE NE ACCORSE NEMMENO TALMENTE LA MUSICA ERA ALTA.

AD UN TRATTO SENTI' APRIRE LA PORTA DELLA SUA CAMERA,SI GIRO' DI SCATTO PENSANDO CHE FOSSE LA MADRE CHE LO STSSE CHIAMANDO PER SCENDERE,MA DAVANTI' SI TROVO' UNA FIGURA SLANCIATA UN PO' PIU' ALTA DI LUI E SUSSULTO'.
ERA VERAMETE BELLO, I SUOI CAPELLI ERANO DI UN GRIGIO CHIARO LUCENTE,QUASI TENDENTE AL BIANCO,PORTAVA UNA FASCIA BLU SULLA TESTA CHE,SE MI AVESSERO MAI CHIESTO DI INDOSSARLA, AVREI COMINCIATO A SBRAITARE COME UN FOLLE,MA SU DI LUI STAVA BENISSIMO.
INDOSSAVA UN JEANS DI PELLE NERO PIUTTOSTO STRETTO E UNA CAMICIA BIANCA CHE FACEVA TRASPARIRE IL DURO LAVORO IN PALESTRA. NON SI SOFFERMO' MOLTO SUL SUO MODO DI VESTIRE MA PIUTTOSTO SUI DUE BOTTONI SGANCIATI CHE FACEVANO VEDERE PARTE DEL SUO PETTO. DONGHAE PENSO' SUBITO CHE AVREBBE VOLUTO SAPERE DI PIU' SU QUEL TIPO CHE TANTO LO AVEVA INCURIOSITO IN COSI' POCO TEMPO.

"TUA MADRE VUOLE CHE SCENDI PER LE NOIOSISSIME PRESENTAZIONI." DISSE UN PO' SVOGLIATO IL TIPO CHE ERA ENTRATO NELLA SUA STANZA SENZA BUSSARE.
"SI ARRIVO SUBITO. METTO VELOCEMENTE LE SCARPE E SCENDO" DISSE CON UN FILO DI VOCE IMBARAZZATA.
"TI ASPETTO PERCHE' PREVEDO UNA SERATA PIUTTOSTO NOIOSA E VORREI PASSARE MENO TEMPO CON I MIEI GENITORI E CREDO CHE TU SIA UN BEL DIVERSIVO.

DONGHAE SI CHINO' PER CERCARE LE SUE SCARPE E NEL FRATTEMPO LO SCONOSCIUTO LO SQUADRO'. CONCENTRO' LA SUA ATTENZIONE SUI FIANCHI E SULLA SCHIENA BEN DRITTA DEL PIU' PICCOLO.
UNA VOLTA FINITO DI METTERE LE SCARPE I DUE SCESERO LE SCALE E SI RITROVARONO CON TUTTI GLI OCCHI PUNTATI ADDOSSO. ERA ARRIVATO IL NOIOSO MOMENTO DELLE PRESENTAZIONI.

" VI PRESENTO MIO FIGLIO DONGHAE".
TUTTI SEMBRAVANO ENTUSIASTI DELLA BELLEZZA DEL RAGAZZO.
TOCCO' POI ALL'ALTRA FAMIGLIA: " QUESTO E' NOSTRO FIGLIO EUNHYUK E QUESTA E' SUA SORELLA SOORA.".

DOPO QUELLE PRESENTAZIONI,LE DONNE,SEGUITE DALLA SORELLA DI HYUK ANDARONO IN CUCINA PER FINIRE DI PREPARARE LA CENA E LA TAVOLA MENTRE I RAGAZZI USCIRONO FUORI IN GIARDINO E SI SEDETTERO SULLE SDRAIO.
ERA SEMPRE EUNHYUK A PRENDERE L'INIZIATIVA PER COMINCIARE UN DISCORSO,SEMBRAVA ESSERE IL PIU' ESPANSIVO DEI DUE. LA SORELLA INVECE LI OSSERVAVA DALLA FINESTRA DELLA CUCINA. VEDEVA CHE C'ERA INTESA TRA I DUE E UNA VOLTA FINITA LA CENA E DOPO ESSERE TORNATI A CASA LO CHIAMO' NELLA SUA STANZA E GLI CHIESE.
"TI STA SIMPATICO IL FIGLIO DEI LEE VERO?" CON UN TONO CHE LASCIAVA INTENDERE CHE AVEVA VISTO TUTTO.
"SI E' UN TIPO CARINO. E' MOLTO TIMIDO E MI PIACE COME SIA ANCORA COSI' ...NORMALE..."

•EVANESCE• ||Eunhae||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora