Remember

15 2 1
                                    

Rilegato in pelle bianca decorato in color dell'oro. Il 'ti vogliamo bene' in prima pagina. Le lacrime che scorrevano veloci come un torrente. I ricordi martellanti nel suo cranio cercando disperatamente di farle provare più dolore.

Le dita affusolate e tremanti di Essence toccavano e accarezzavano quelle pagine un po' ingiallite ma piene zeppe di ricordi. Così tanti e immensi che le offuscavano la mente.

Le foto scorrevano veloci. Fin troppo. Come in un film in cui le scene vengono viste a ritroso cercando il filo conduttore in cui tutto è iniziato. Quell'album fotografico era quel filo conduttore tra lei e sua madre.

Quattro anni erano passati troppo lentamente senza di lei e del suo carattere travolgente. Chiudere quel maledettissimo duemilatredici non era stato facile. Chiudere quella pagina di vita le era diventato complicato. Troppi casini per un periodo delicato come quello.

Nonostante fossero passati quattro anni lavorare in quel piccolo negozio di fotografia le stava diventando ancora più complicato. Il solo pensiero di raggiungere casa non l'allettava più così tanto.

Girò pagina e trovò davanti a sé una foto di sua madre incipriata di farina reggente una torta al cioccolato e un'esemplare di ragazza intenta a gioire. Ricordava bene quando era stata scattata quella foto. È stato tutto di fretta. L'ultimo giorno dell'High School Essence era una diciottenne affermata e stava ritornando a casa . Aveva così tanti progetti e la testa così al settimo cielo che non si rese conto della festa che le era stata organizzata.

Nel suo viso si formò un piccolo sorriso. Non avrebbe mai rivissuto quei momenti e non poteva di certo riviverli con qualcun'altro o almeno non lì. Non ora.

Allungò il braccio fino a raggiungere la piccola tazza contenente del the verde poggiata sul tavolo di legno laccato nero. Bevve qualche sorso e un piccolo sorriso si formò tra le sue labbra. Ricordava molto bene le notti passate a bere the di tutti i tipi comprati sul web. Era una routine ripetente qualche sera quando non riusciva a chiudere occhio. Il the riusciva a rilassarla, a scioglierle i muscoli tesi. Posò la tazza e prese il telecomando nero della televisione, ricoperto di un tessuto morbido simile a quello dei peluche che formavano una piccola volpe, regalatole da Louis. Il suo migliore amico e ormai fratellastro dormiva beatamente anche se secondo lei le stava lasciando solo il suo spazio. E in parte era così. Louis era sveglio. Voleva rimanere in quello stato per tutta la notte ma solo dopo qualche minuto si addormentò beatamente. La ragazza alzò lo sguardo ed esso venne catturato dalla TV a schermo piatto regalatale dal padre solo qualche mese prima.  Adorava suo padre. Lui e Louis erano le uniche persone vere che le erano rimaste. Le uniche persone per la quale combattere. Le uniche per la quale valeva la pena di continuare a fare,oramai, qualsiasi cosa.

Girò pagina e trovò una foto scattata il giorno del matrimonio tra Mr e Mrs Williams. La storia d'amore tra Joe e Ashlee era stata una tra le più sincere e genuine che fossero mai esistite. Dopo la nascita dell'amata figlia il loro amore era cresciuto ancor di più. Nessun litigio di qualsiasi tipo era mai riuscito a farli smettere di amare.

Ed Essence si ritrovò a ridere amaramente poiché la sua unica relazione della sua vita durata precisamente un anno e sei mesi era stata solo un ammasso di bugie. Gestirla mentre sua madre stava pian piano spegnendosi le era stato ancora più difficile, così decise di piantarla, più che altro lo fece Colin spezzando il suo piccolo cuore pronto ad esplodere al più piccolo gesto. Anche una sola piuma sfiorandolo gli avrebbe provocato una crepa così prolungata da farlo rompere in mille pezzi. Colin da parte sua si trovava in una situazione difficile:con il suo lavoro(più che altro il licenziamento), con i suoi genitori,con l'affitto e con le sue due ragazze. Si perché l'idiota senza un minimo di cuore decise di costruirsi due vite,piantando "La sua piccola Esse" in un modo abbastanza originale e da far salire l'istinto omicida, anche alla persona più affabile del mondo intero, in pochi secondi.

L'album era ancora tra le sue mani con gli occhi puntati su esso. Per la medesima volta, voltò pagina trovando un piccolo pezzo di carta che le fece ricordare quel maledettissimo giorno passato da adolescente con l'unica persona che conosceva e che si confessò con quel piccolo biglietto.

Quel 'ti amo' contornato da quei cuori rossi ormai consunti dal tempo era solo un pezzo di carta accartocciato, strappato e ripiegato in sé stesso un milione di volte.

Molte volte dopo la rottura tra lei e quel Colin, Essence si accinse per buttarlo mentre formava con le mani centinaia di pezzetti di carta, come grandine, ricordando per l'ennesima volta quanto il mondo potesse essere crudele. Quanto le persone potessero essere ipocrite. Quanto a volte ci si innamora delle persone sbagliate. Fu allora che pensò a quanto potessero servire quei pezzetti di carta messi assieme. L'avrebbero aiutata nei momenti più difficili. A volte le era parso in mente che la sua vita fosse come quella di uno spaventapasseri :costretto a far spaventare gli uccelli per far un piacere al padrone della casa anche se in cambio non aveva altro che grandine, pioggia e sole. Lei si sentiva così:impotente, stante, dando tutta la sua vita per le persone ricevendo solo tristezza e a volte qualche gioia. Ma a tutti prima o poi la propria vita si trasforma in qualcosa di diverso,non è così?!
.....
L'orologio a pendolo segnava le sette in punto di quella mattina. Essence si era addormentata alle quattro del mattino giusto per riposare quelle tre ore di sonno leggero, dopo aver versato lacrime su lacrime su ricordi a cui ormai non si poteva più tornare indietro.

Quel dannatissimo ventiquattro ottobre doveva essere eliminato da quel mese tanto affascinante quanto inconsapevolmente triste.

Si tirò su da quello scomodo divano stiracchiandosi un po'. Il mal di schiena stava cominciando a farsi sentire e il mal di testa cominciava  a bussare alla porticina della sua testa chiedendole asilo. Il divano di pelle bianca doveva essere rimpiazzato con un altro relativamente comodo. Le avevano garantito di essere " comodo, confortevole e adatto anche alla gente con problemi muscolari e articolari"
Menzogne.
Scrollò il capo e si  maledisse mentalmente chiedendosi ancora una volta quale fosse il problema di avere un letto in salotto. Era più comodo se, come la notte precedente, l'angoscia la divorava. Poteva benissimo scendere in cucina per recuperare l'album fotografico e poi leggerlo a letto. Poi ricordò. Il suo discorso non faceva una piega. Se lo avesse detto a Louis una risata acuta sicuramente avrebbe riempito il soggiorno.

Salì le scale che separavano la cucina, il soggiorno e il piccolo studio dalla sua camera da letto, da quella di Louis e dai due bagni, nel modo più silenzioso possibile . Sgattaiolò di fretta nella sua camera e prese un paio di jeans skinny neri, Tronchetti scamosciati neri e una camicetta nera con sopra un maglioncino bordeaux .

"Wow che outfit colorato. Sembro quasi un arcobaleno" ironizzò guardandosi allo specchio

Camminò fino a raggiungere il bagno, passò qualche strato di matita nera negli occhi, qualche tocco di blush alle gote e tinse le labbra di color rosa opaco. Inforcò gli occhiali da vista e spruzzò qualche goccia di profumo. "Essence of Essences" ovviamente.Scese di fretta le scale. Era in ritardo. Prese tutto quello che le serviva dall'attaccapanni e corse verso la macchina per ripararsi dal piovoso e bigio cielo. Suonò il telefono.

"Buongiorno Esse. Sei appena andata, vero? Stanotte ti ho sentita sai?! " la voce impastata dal sonno camuffava la voce acuta del ragazzo appena svegliato.

"Immaginavo comunque, beh direi che la giornata è iniziata davvero entro i parametri di felicità quindi tutto a meraviglia" rispose in modo iroico ma mantenendo quell'accenno di fastidio e serietà mentre la sua mano si affrettava a chiudere lo sportello dell'auto e sfrecciare per le strade di Londra.

Aloha guys🌸

Beh aggiornamento un po' in ritardo ma spero vi piaccia. Un bacio a stringimiloue e la sua ship che non finirà mai di esistere. (W il nome del padre di Essence, Joe)

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 26, 2018 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Tutto ciò di cui ho bisognoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora