#6 Quella sera alla locanda

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Spintonando un po' di gente arrivo finalmente davanti alla locanda dove ci eravamo dati appuntamento e Klein mi accoglie con una pacca sulla spalla di intenzioni amichevoli, ma di effetto fin troppo brusco, e dietro di lui mi saluta Giulia, vestita con un abito da sera più dignitoso(anche se essenziali non mi sono ancora abituato alle tuniche magiche dei maghi) e io ricambio alzando la mano a mo' di saluto; entriamo tutti e tre nella locanda che è una grande sala arredata con tavoli e giochi vari e nell'angolo destro un bancone con tre osti a servire birra e altri alcolici; nell'aria si sente un odore nato dal miscuglio di birra e sudore che ho imparato a sopportare da piccolo e che adesso mi fa sentire quasi a casa: dopo ogni missione vado a una locanda per festeggiare il successo; quasi subito Klein e Giulia iniziano a parlare al bancone lasciando me in disparte: in un gruppo esperimentato non succederebbe ma sono giovani, che si divertano pure, io intanto giro per i tavoli e cerco di raccogliere informazioni e notizie sul nostro nemico, e viene fuori che molte persone, uomini donne vecchi o giovani, sono stati contattati dai messaggeri della luce che cercava di convincerli ad unirsi a loro, e molti pensavano seriamente di andarci, licenziati dal re per cause sconosciute dal loro ruolo di soldati e rimpiazziati da altri.(forse il re teme una rivolta interna e assume gente appena formata e molto leale...)
Esco dalla locanda per respirare un po' di aria fresca e mi incammino per una collina poco distante per ammirare le stelle e tutta la volta celeste: non so perché ma ho sempre avuto il bisogno, ogni tanto, do guardare il cielo e stare in pace con l'universo; appena mi siedo compare vicino a me un'ombra facendomi sobbalzare e afferrare il pugnale che lascio dopo che la nebbia si dissolve: è Sombra, un'assassina come me, ci conosciamo bene e la sua letalità è cepebre nel campo degli assassini:"bella serata Hollow, n'è vero?
"Queste stelle non si avvicinano neanche alla luce sprivionata dao tuoi occhi"
"Non dire così, lo so che non lo pensi, non mi abbindoli con le tue parole"
"Credi quello che vuoi credere, cara"
"So che stai per partire, dove vai di bello?"
"Ad uccidere un rivoltoso, si fa chiamare La Luce"
"Ti hanno messo in una squadra, è un incarico importante"
"Sarà, ma penso che la missione si rivelerà più facile del previsto"
"Non mi piace quando fai lo spavaldo... abbassi troppo la guardi, stai attento e torna vivo"
La guardo dubbioso e prima di poter reagire lei mi bacia e scompare in una nuvola di fumo lasciandomi lì, stupito e disorienteto.
Guardo un'ultima volta il cielo prima di tornare alla mia camera e di addormentarmi, e di sognare lei...

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