Io sono un naufrago, un naufrago in un mondo di persone uguali. Un emarginato, emarginato dalla società per la mia diversità, il fatto di essere omosessuale mi rende diverso. Sono diverso, e le persone tendono ad allontanarmi, per paura che io possa "contagiarli", mi definiscono strano. Ma in questa società, gli strani sono le persone uguali, che non si distinguono tra la folla. La personalità è l'arma di ogni uomo, e le persone non la usano.
Ora sono qui, in un angolo, a scrivere i miei stupidi pensieri su della stupida carta bianca.
Cosa ho di diverso? Non lo capisco, non capisco gli altri.
Anche i miei genitori si sono allontanati, dandomi del mostro.
Ma le persone si chiedono cosa prova un ragazzo come me? Un emarginato? Sanno il dolore e la sofferenza che devo subire ogni giorno della mia vita?
Da dove sto scrivendo? Da un'isola.
Da un pezzo di terra bagnato dall'acqua nel bel mezzo dell'oceano pacifico.
Sono stato cacciato, da una società razzista, non ho potuto essere felice.
Ma dopotutto, cos'è la felicità?
Io non ho mai provato questo sentimento, non potevo farlo.
Qui si sta bene, non nego, dopotutto è un'isola carina, spiaggia bianca,acqua trasparente, palme.
Qui con me ho un barile di legno, nel quale contengo ciò che mi rimane della mia vita da persona.
Un blocchetto, una penna e qualche provvista.
Qui bisogna sopravvivere da soli, senza aiuti, senza nessuno, completamente soli.
Ogni giorno lotto con la possibilità di morire, di fame, di sete, di solitudine.
Come si può ripudiare chi è diverso?
Non capisco, sul serio.
So solo che la società odierna sta finendo in malora.
Le persone offendono, deridono, insultano quando qui i veri mostri sono loro.
I mostri reali sono le persone, chi giudica e ripudia, sono loro.
Da piccoli ci si insegnava che i mostri sono quelli nell'armadio, e ne avevamo paura. Ora invece i mostri sono le persone, ed io temo le persone; sono in grado di fare cattiverie su cattiverie, senza provare un minimo di compassione verso chi si sta picchiando o giudicando.
Cos'è l'amore?
La gente ne parla tanto, ma infondo, bisogna essere maturi per essere pronti ad una cosa simile.
Io ero innamorato, ma come al solito le cose non vanno come si vorrebbe.
La vita è un po come il mare, non gliene frega nulla se non sai nuotare.
E si affoga, tra i pensieri, pensieri e parole, sentimenti, emozioni, sensi.
Ormai la solitudine fa parte di me, e questo piccolo blocchetto è diventato il mio diario di sopravvivenza, l'unico su cui posso contare.
Amore, felicità, spensieratezza, divertimento. Sono queste le emozioni che dovrei provare, e invece ne sono stato privato.
Ma in fondo va bene così, la gente ha perso una persona speciale.
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Potere di immaginare || Concorso Letterario
KurzgeschichtenRaccolta delle prove per il concorso di JustSUDDEN. ♡