Capitolo 2

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Smise di scarabocchiare cose insensate e cercò, come meglio poteva, di disegnare se stessa in versione inquietante.
La compagna però non si distrasse dal suo disegno, più accurato, dell'alieno, nella versione più autentica possibile.
La bionda smise di disegnare e si rilassò osservando la mano attenta della compagna, nel segnare linee e tracciare ombre o cancellare e creare luce.
Dopo poco le venne l'idea di far ricreare il suo disegno alla ragazza più brava.
Sorrise appena lei accennò un sì con la testa, appoggiando la testa sulla superficie di legno.
Osservandola meglio notò i particolari della ragazza.
Il viso, il naso all'insù, gli occhi chiari coperti dagli occhiali e i capelli neri che lasciavano intravedere le sue espressioni.
Dopo pochi minuti restituì il disegno alla bionda che rimase piacevolmente stupita dal risultato.
Il viso sembrava esattamente il suo, gli occhi neri dal quale colava il sangue sembravano reali e le creavano una strana sensazione di amore malato verso essi mentre le ali lacerate nere erano accompagnate dal sangue.
Sorrise e ringraziò la compagna facendole i complimenti.
La nera iniziò a seguire la lezione mentre la bionda osservava più attentamente il disegno.
"A ognuno il proprio talento" pensò con in mente la sua sagoma ridere su una montagna di cadaveri.
La sera stessa si ritrovò nuovamente in giro, con mascherina nera, guanti e piedi scalzi. Quella volta però voleva azzardare.
L'altro lato della città era circondato dai boschi, la sua fama di certo non era per il basso prezzo delle case in quel luogo ma di ciò che avveniva al suo interno.
Corse per molto tempo, ormai i piedi le facevano male, ma sapeva che la ricompensa era molto più importante di un po' di dolore.
Arrivata notò immediatamente l'atmosfera di quel luogo, solo alcuni lampioni illuminavano la strada vuota, la maggior parte delle case erano circondate da nastri bianchi e rossi, rovinate e alcune senza finestre.
Era una cosa piacevole, "pace e tranquillità" però non erano le parole più adatte a quel luogo.
Come sempre salì su un tetto, alla ricerca di qualche persona ancora per strada.
L'unica cosa che vide fu solo una persona correre per i boschi, saltare su alcuni palazzi poco illuminati e guardarsi intorno.
La bionda iniziò a seguirlo, capelli color cenere, rovinati e dall'aspetto per nulla morbidi, la pelle sembrava molto secca e chiara, quasi bianca, non riusciva a vedere bene il viso ma notò subito il sangue sui lati estremi delle guance.
Lo raggiunse e lo bloccò da dietro tenendo ferma la testa con la mano e il collo con un coltello.
Lui però diede una veloce gomitata allo stomaco della ragazza facendola piegare in due e successivamente, con una velocità disarmante, la bloccò a terra con il proprio corpo.
Con la luce fioca proveniente dalla strada riuscì a vedere il viso del presunto ragazzo.
Il sangue che vedeva poco prima proveniva dagli enormi tagli lungo le guance, gli occhi avevano quasi perso tutte le ciglia e le poche palpebre che erano rimaste gli lasciavano a malapena chiudere gli occhi.
Era la prima volta che vedeva una cosa simile.
Si chiedeva come facesse a rimanere in vita, come facesse ad avere la pelle così chiara e i capelli talmente rovinati.
Tornò alla realtà e tentò di liberarsi invano.
- Lasciami bastardo - la bocca coperta dalla mascherina scura le cambiava tono di voce rendendola meno acuta.
- La prima ad avermi attaccato sei stata tu cara - il suo sorriso si allargò rendendolo ancora più inquietante.
Con il coltello in mano provò a ferirlo ma lui scansandosi la lasciò libera.
- Chi sei? - con ancora il fiatone e la lama in mano si allontanò leggermente.
- Niente male - un ghigno apparve sul suo volto mentre metteva le mani nella felpa bianca.
- Spero di rincontrati novellina - con una leggera risata corse via, lasciando la ragazza perplessa.
Tornò a casa velocemente, in quel momento la curiosità superava la sua sete di sangue, la sensazione di libertà che le donava, questo senso di odio e sfida, questa nuova emozione nel risentirsi viva.
Tornata nel suo appartamento non pensò nemmeno alla sua gatta, voleva sapere qualsiasi cosa di utile contro di lui. Voleva sapere chi fosse.
Parecchi articoli da tutto il mondo parlavano di lui.
"L'inquietante sorriso terrorizza tutto il mondo ormai"
"Centinaia di vittime, omicidi senza pietà"
"Jeff non lascerà nessuno libero dal suo tormento"
Il suo nome si ripeteva in testa, Jeff.
- Torna a dormire? Beh, allora sogni d'oro "novellino"-

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 21, 2017 ⏰

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Jeff The Killer ~ Sogni D'oro Mia Piccola Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora