Kneel before me

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Elivelivolo SHIELD

Si avvicinò alla zona di detenzione cercando di destare il meno sospetto possibile alle guardie di turno. Quando entrò vide la sagoma del dio stesa sul letto, probabilmente stava dormendo perché non si accorse della sua presenza.

Si avvicinò cautamente ed osservandolo in quello stato non poteva fare a meno di pensare che, in quelle circostanze, non sembrasse poi così una grave minaccia. Fu proprio in quel momento che Loki aprì di scatto gli occhi focalizzandosi sul soggetto al di là del vetro che lo fissava, e le sue labbra si schiusero in un sorriso affilato.

"Sapevo che saresti venuto da me prima o poi." Disse alzandosi lentamente.

"In realtà passavo di qua e ho pensato di venire a darti la buonanotte, piccolo cervo" disse Tony incamminandosi verso il vetro.

"Bene, allora buonanotte" Loki alzò le sopracciglia annoiato, per poi ridistendersi, dando le spalle all'altro.

Tony rimase alquanto confuso dal suo comportamento.

"Mi prendi per il culo?" domandò raggiungendo il vetro della cella con pochi passi.

"Non posso negare che la proposta mi alletti molto" rispose Loki voltando leggermente la testa e guardandolo con la coda dell'occhio da sopra la spalla.

Tony sorrise perverso "Mi dispiace ma non attacca, non con così poco"

"Peccato, ci saremmo divertiti" disse lasciando cadere la testa sul cuscino

Stark sospirò esasperato portandosi una mano a tamburellare sul reattore arc, com'era solito fare.

Tornato in camera si distese sul letto. Se le altre notti aveva faticato a dormire a causa di quel materasso da quattro soldi, ora a tenerlo sveglio erano dei pensieri poco casti riguardanti una certa divinità. Si rigirò più volte tra le lenzuola cercando di concentrarsi su formule ed equazioni matematiche per reprimere quel forte desiderio di alzarsi e tornare da Loki.

Sapeva che sarebbe stato sbagliato ma l'idea di poter percorrere con le sue mani la candida pelle del dio, di poter lasciare dei lividi su quel corpo così perfetto , di vederlo con le guance arrossate dal piacere e di sentirlo pronunciare il suo nome in preda all'orgasmo... a quell'immagine non ce la fece più, si alzò dal letto e frettolosamente si diresse nuovamente nella zona di detenzione.

"Sei così prevedibile Stark" disse Loki non appena entrò nella stanza.

A quel l'affermazione Tony serrò i pugni ed indurì leggermente la mascella, ma decise di lasciar perdere la provocazione del dio, preferendo concentrarsi su come bypassare il sistema di sicurezza del pannello di controllo della cella.

Dopo pochi secondi sentì l'inconfondibile suono della serratura, alle sue spalle, aprirsi. Si diresse velocemente verso quest'ultima con un ghigno stampato in faccia, soddisfatto di se stesso.

Una volta entrato nella cella, la porta si chiuse dietro di lui. Si girò di scatto allarmato, sentendo poco dopo delle mani appoggiarsi delicatamente sulle sue spalle e la voce suadente di Loki sussurrargli all'orecchio: "Rilassati, non ti preoccupare."

Tony lo guardò leggermente scettico, ma non fece in tempo a formulare una risposta che si ritrovò schiacciato contro il vetro e le labbra del dio premute sulle sue.

Rispose subito al bacio socchiudendo le labbra per lasciare libero accesso a Loki per poi, istintivamente, portare una mano dietro alla nuca del dio e l'altra a fasciargli la base della schiena nel tentativo di attirarlo più a se.

Loki sorrise nel bacio facendo scivolare una mano sul cavallo dei pantaloni, esercitando una leggera pressione e provocando il primo ansimo di piacere a Tony.

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