capitolo 2

9 2 0
                                    

Mi dirigo verso l'ingresso, apro la porta e vengo subito assalita da raggi caldi e luminosi che mi bruciavano la pelle. Mi sta uccidendo,solo per fare felice mio fratello sono uscita di casa a morire sotto il sole come i vampiri nei film horror. Silenziosa continuo a camminare con gli occhi fissi sul telefono a scegliere una canzone deprimente. Ne trovo una e ripongo il cellulare in tasca. Non mi rendo conto di scontrarmi con una ragazza. Era vestita molto colorata,aveva gli occhi rossi e pieni di acqua salata che continuava a colare senza sosta,le labbra tremanti e il naso rosso come quello della renna Rudolf. "Scusami,correndo e con gli occhi lacrimanti non ti ho visto" dice lei rialzandosi e con sguardo basso,io faccio spallucce e continuo a camminare. "Sei muta?" chiede la ragazza bloccandomi per un braccio e io rispondo scuotendo il capo "allora perche non parli?" chiede lei con sguardo interrogativo alzo le mani volgendole all'infuori e alzando le spalle "come non lo sai?" chiede lei dubbiosa. Stufa incrocio le braccia aspettando che mi lascia il giubbotto in pelle nero. "Scusa ragazza,ehm..lei non è muta solo che è di poche parole,ehm..non le piace parlare molto" dice Drake mettendomi un braccio attorno i fianchi,lo guardo e lui,un po rosso in viso, sorride amichevolmente alla sconosciuta. "Quindi lei parla poco? Ma un motivo c'è?!?" chiede sclerata la ragazza,i fatti suoi no eh?! "c'è un motivo,ma io non posso dirtelo,scusami. Se lei acconsente io parlo altrimenti no" dice Drake amichevolmente "va bene,scusate ancora" dice la ragazza e scappa via. "Bene bene,dark. Come mai sei uscita dal tuo rifugio? Come stai? Tutto bene? Hai superato tutto..?" chiede Rafficandomi di domande.
"Calmati. Sto male. No,niente va bene e niente andrà mai bene. Ed infine non voglio parlarne con te." dico fredda e distaccata. "Ehi! Perché fai così? Cosa ho sbagliato? Ho fatto qualcosa che ti ha infastidito?" domanda lui triste e tenendomi ferma per un braccio.
"Perché faccio così? Beh sai. Hai 19 anni. Lavori. Non stai e non devi stare mai con me. Il mio sbaglio è stato affezionarmi. Non sei mai presente a niente,non mi chiami mai, nemmeno mesi fa,sei tornato qui calmo e tranquillo fregandotene di me e dopo due giorni te ne sei riandato. Senza salutarmi,senza dirmi niente. Come se non esistessi. tranquillo che non ci sto male,sono abituata a star sola. Almeno per educazione,per la nostra amicizia passata. Dovevi venire da me e salutarmi. Invece no. No,no, tu non puoi perdere tempo con me. Eppure ora hai il tempo da buttare siccome parli con me. È vero,non sei mai stato presente per il lavoro e io non volevo e non posso importi il mio volere. Ma almeno 3mesi fa... Potevi venire un attimo a casa a salutarmi, due secondi. Parlare un po. Non devi venire più a cercarmi. L'hai fatto 7 mesi fa,1 anno fa, 1 e 2mesi fa..ed altre mille volte. Ma devi capire che non fai parte della mia vita. Ti dimentico..e torni...non mi manchi più,e torni. Sto male per te,te ne resti dove stai. Non capisco se sono coincidenze e non me ne frega perché mi sto scocciando con te.  Hai 7 anni in più a me. Ora amico,si lo accetto ma non chiedermi niente proprio perché sei quell'amico che sa come sto,che faccio e perché son così nei tuoi confronti. Ora io ti voglio un mondo di bene,sei come uno zio,un cugino e un fratello per me. Eri importante come tale..ma ora non fai più parte della mia vita,ne geneticamente ne col cuore. Sei un amico come molti...e sai cosa intendo..non hai niente che mi tenga particolarmente legata a te. Ora io sono condizionata sia per la tua assenza e per questo tuo modo di fare che ti accanisci con mille domande con me, sia per il fatto che hai 19anni e io solamente 12 ed abbiamo entrambi mille pensieri per la testa con prospettive diverse. Non abbiamo niente in comune e questo non è uno di quei caso in cui ci azzecca bene la frase "gli opposti si attraggono." Tu sai che a me è difficile parlarti..perché mentre io parlo tu non ascolti..pensi ad altro e questo lo sappiamo entrambi." dico riprendendo fiato un ultima volta. "Ma. Roxy. Sai che." lo interrompo. "Basta,questa è una tua fissa. Ho solo 12 anni. Non so come fai. Tutti mi odiano. Ho un carattere particolare che odiano tutti e tu stai qui a infierire. Non so cosa altro fare per farti capire che sei troppo grande per me e io troppo piccola per te,per tutto. Questo so che è solo una cazzata passeggera. Ma devi lasciarmi stare, non dobbiamo sentirci più così tu dimenticherai tutto di me e non dirai più quella maledetta frase che ripeti ogni volta che ci vediamo." dico stufa e con gli occhi che luccicano. Mi fa male trattarlo così. Ma deve odiarmi. Anche se non voglio,devo. "Tu non mi sei mai piaciuto Drake. Punto." ora ho finito. Me ne stavo per andare ma mi blocca. "Dici tutto quello che vuoi..ma io ti conosco fin da quando eri in fasce per modo di dire e con questo tuo modo di fare non cambi niente. Capito? NIENTE (urla) e sappi che quella frase la sentirai finché io vivrò o fin quando non troverò qualcuno che superi la perfezione." dice lui guardandomi negli occhi. "Basta,Drake devi smetterla di leggere romanzi romantici. Ti condizionano. Ora non me ne frega niente di te. Sei un conoscente. Non dimenticherò mai quello che abbiamo passato insieme.e mai lo dimenticherò ma pazienza..via,devi andartene via e non tornare più." dico con le lacrime che tra poco scendevano copiose a rigarmi il viso."e cosa ricorderai?" chiede con un ghigno. "Ehm. Ah ,ehm. quando io avevo pochi anni e tu  giocavi con me. Quante risate al mare insieme mio fratello che, come un cane con le pecore, sorvegliava ad occhio esperto per vedere ogni mossa con attenzione. Quante volte sprecavamo i gelati d'estate per sporcarci tutto il viso." ormai la voce tremava e con gli occhi color nocciola di Drake che mi fissavano spenti,mi facevano andare il cuore a puttane. Non ce la facevo più. Ho bisogno di pensare al buio e al freddo sulle scalinate gelide per far sparire questo vuoto che si era creato in quel momento. Volevo dimostrarmi forte. Volevo fare la dura senza cuore,ma dopo questi ricordi avevo bisogno dei suoi abbracci. Avevo bisogno del suo corpo affiancato al mio sul divano seduti a vederci cose comiche in TV. Avevo bisogno di quelle braccia che mi stringevano dolcemente i fianchi. Avevo bisogno di quelle labbra che mi accarezzavano  la guancia sinistra. Avevo bisogno di bagnargli l'ennesima maglia di lacrime. Avevo bisogno di soffocare i miei singhiozzi sull'incavo del suo collo. Avevo bisogno del suo profumo ad invadermi le narici e facendomi andare in tilt il cervello. Avevo bisogno di lui. E,credo,lui di me. Ma entrambi sbagliamo TUTTO così. Sono scappata. Sono scappata da lui e da quel posto, veloce come un razzo e con le lacrime ad asciugarsi sul viso per il vento che mi scompigliava allo stesso tempo i lunghi capelli castani.

***

Stavo fuori la porta di casa. Sospiro ancora scossa dai singhiozzi. Mi feci coraggio e schiudo appena la porta. Qualcosa la bloccò. "Pensi di scappare così? Conosci me e le mie gambe da lepre..ma io non conoscevo le tue da leprotta..dato che non hai mai utilizzato con me poiché non ti ho mai dato ragione per scappare da me." dice sorridendo. "Puoi lasciare la porta o devo fare da sola?" come risposta mette i piedi sui miei capendo a cosa mi riferivo e staccò le mie dita dalla porta. Mi arresi sbuffando portando le braccia al petto. "Rispondi ad una mia domanda con sincerità ed io ti lascerò in pace. Oppure forse non ti lascerò in pace. Dipende tutto dalla risposta." disse sicuro di se. Non risposi. Sapeva già che accettavo. Si capisce dal mio sguardo di sfida. "Davvero non mi vuoi nella tua vita? Rispondi sinceramente e non girovagare lo sguardo per trovare coraggio guardando in un punto non serve a niente." disse lui. "Non ti voglio più...." esitai...pensai che forse a me piaceva questa sua testardaggine. Continuai nemmeno dopo 5secondi dalla riflessione la frase.
"Nella mia vita." il sorriso si spense e,con esso,anche il mio cuore. "D'accordo. Beh. Addio Princesa. " disse abbandonando il portico di casa.
"Addio My Heart." dissi quando ormai se n'era già andato.
Continua

Un Angelo InaspettatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora