Capitolo unico

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Odiavo il mondo delle discoteche e tutto quello che rappresentavano, la vita notturna era fatta per me,ma come dicevo io.

Non ero tipo da bei locali, cocktail,vestiti di marca, quella gente mi annoiava, e per me non aveva senso spendere soldi per una serata in cui bere drink annacquati e ballare su musica di merda.

Preferivo di gran lunga una birra in compagnia, o ascoltare qualche band emergente in qualche sotterraneo,oppure andare a qualche concerto, i soldi spesi per i concerti sono sempre spesi bene.

Avevo un lavoro saltuario, saltuario nel senso che a volte mi presentavo a volte no. Non mi piacciono i legami e la routine, odiavo sentirmi costretto in qualcosa, e di certo fare il fattorino a domicilio non era la mia aspirazione.

Le regole non facevano per me, forse era per questo che al liceo ero negato in matematica. Ho sempre voluto distinguermi dalla massa, odiavo sentirmi parte del gregge, io volevo essere il lupo che sbrana le pecore.

Sarà per questo che mi alzavo la mattina e non sapevo mai cosa avrei fatto di li a qualche ora, io non programmavo, io vivevo.

I miei capelli causavano sempre qualche mormorio, e più la gente parlava e mi guardava con aria scandalizzata, più io mi accingevo a tingerli di tonalità stravaganti: ora per esempio li ho turchesi con qualche sfumatura di lilla sulle punte.

I tatuaggi sono arrivati dopo. Ho iniziato dicendo: "uno, solo per togliermi lo sfizio".

Ho entrambe le braccia piene ed ho appena iniziato un drago sul petto che finirà con la coda dietro la schiena.

Ho parlato al passato perché adesso lamia vita é cambiata, e tutto per colpa del mio migliore amico.

Albus e Scorpius erano esattamente quello che io non volevo essere: una coppia perfetta.

Insieme da anni, con un giro di amicizie pazzesche, sempre chiusi in qualche locale alla moda a sfoggiare i loro outfit da fare invidia a qualsiasi stilista. Erano mondani fino alla nausea e la gente li adorava.

Io non uscivo con loro, il loro mondo non mi rappresentava, fino a quella maledetta sera in cui mi convinsero.

Il fratello maggiore di Albus era rientrato da New York dopo due anni, era scappato da Londra perseguire un corso di fotografia, ed ora aveva iniziato a lavorare come barman in una famosa discoteca che io evitavo come la peste.

Albus mi costrinse ad andare con loro per salutarlo, e per passare una serata diversa.

Ancora non sapevo che avrei imparato a conoscere quel locale come le mie tasche.

Quella sera loro due erano impeccabili: Scorpius coi suoi capelli biondi bene tirati indietro mentre quelli corvini di Albus sparavano in aria tutti spettinati, entrambi coi mocassini che io non avrei indossato neanche se mi avessero fucilato,jeans corti sulle caviglie che davvero sembrava avessero sbagliato le misure, Scorpius una camicia a fantasia floreale mentre Albus metteva in risalto il fisico con una maglietta molto attillata blu scura scollata lungo il collo.

Io indossavo le mie vans nere con skinny jeans dello stesso colore e una maglia leggermente più grande bianca e feci finta di non notare lo sguardo perplesso di quei due.

Il locale era stra colmo di gente. Ci intrufolammo dentro quel groviglio di persone che si strusciavano a ritmo di musica, un puzzo di alcol, sudore e sesso aleggiava nell'aria.

Dopo non so quanto tempo raggiungemmo il bancone e quello che vidi cambiò la mia esistenza per sempre.

Quello non poteva essere James.

Night changes-Jeddy-Where stories live. Discover now