CAPITOLO 5

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Sento la sveglia del mio cellulare suonare.

Finalmente!

Vorrei dire che questa notte ho dormito profondamente e che mi sono svegliata riposata e rilassata, ma non è così.

Non ho dormito niente, avevo la mente invasa da paure e insicurezze.
Così ora mi fa male tutto e ho sonno. Tantissimo sonno. Che mi porterà a bere quindici tazze di caffè che mi renderanno ancora più nervosa e irritabile.

Sbadigliando scendo dal letto e, strascicando i piedi, vado in bagno, che ormai mi è più familiare della mia stessa camera da letto.

Specchiandomi rabbrividisco: i miei occhi azzurri sono contornati da profonde occhiaie violacee, i miei capelli rossi sembrano un nido per uccelli disordinati, e le lentiggini sono sparse ovunque. Ah, no, questo ultimo dettaglio è (purtroppo) come sempre.

Ci vuole un operazione drastica.

Mi spoglio velocemente e mi butto sotto la doccia, lasciando correre i pensieri.

____

Mi ritrovo davanti a una scelta difficile: come mi vesto?

Dopo aver buttato all'aria il mio armadio (ricordandomi Dominique, mia cugina, quella mezza Veela), opto per un paio di jeans a vita alta e un top a mezze maniche; lascio i capelli sciolti e mi trucco leggermente: sono pronta. Con solo due ore d'anticipo.

Ne approfitterò per finire di leggere (per la tredicesima volta) Hunger Games. Non mi stancherò mai di questo libro.

Scendo in cucina per preparare la mia colazione a base di caffè e pancakes surgelati: non sono proprio una brava cuoca, ma dovrò imparare se voglio badare a mio figlio.

Dò anche da mangiare al mio gatto, Hero. È il gatto più dolce che abbia mai conosciuto dopo Grattastinchi, il vecchio gatto di mamma, che ora non c'è più.

Alle 9.13 (sì, ho tenuto febbrilmente d'occhio l'orologio), Hugo scende.

«Hugo, prendi un biscotto che dobbiamo andare.» Lo sgrido prontamente.

«Ma l'appuntamento è alle dieci... Con la metropolvere ci mettiamo tre secondi ad arrivare!» Si lagna lui.

«Voglio arrivare in anticipo. Qualche problema?»

Lo sento borbottare un "sì", ma faccio finta di nulla.

Scrivo un veloce biglietto ai miei, dove li avverto che siamo usciti e ritorneremo prima di pranzo, e mi avvio verso il camino.

Mio fratello mi segue con disappunto, neanche se forse lui quello incinto!

«San Mungo!» Pronuncio dopo aver preso una manciata di polvere verde.

Appena arrivata nell'atrio la testa mi gira un po' ma la sensazione scema  velocemente.

Arrivata nel reparto gravidanza non faccio altro che osservare le mamme con i pancioni, con i passeggini o con un bimbo per mano, così vado a sbattere contro qualcuno, cadendo a terra.

Sento mio fratello urlare il mio nome, ma alzo un pollice per fargli capire che sto bene.

Sento la nausea che mi pervade, così mi alzo velocemente.
Evidentemente troppo velocemente, dato che mi sbilancio e rischio di scivolare nuovamente.

Due mani possenti mi prendono per i fianchi.

Tutto ciò è molto imbarazzante, soprattutto perché non ho nemmeno guardato questo tizio dopo essergli piombata addosso, né mi sono scusata.

Arrossisco, ma decido di alzare lo sguardo.

Pessima idea, dato che appena vedo il biondo platinato che mi sta davanti una furia cieca si impossessa del mio corpo.

«Tu!» Urlo.

«Io» L'idiota sorride in un modo troppo sexy.

No aspetta . COS'HO APPENA PENSATO?

«Stupido-» Gli tiro uno schiaffo «idiota-» un altro schiaffo «falsamente biondo-»

«Ehi! Sono biondo naturale!»

«È tutta-» cerco di tirargli i capelli «colpa tua-» mi ferma un braccio «se mi trovo-» mi ferma anche l'altro​ braccio «qui!» gli sputo in faccia.

«Che schifo» mugola.

«Vaffanculo stronzo!» cerco di liberarmi dalla sua presa.

«Che ti ho fatto per meritarmi un simile trattamento?» mi chiede risentito.

___/SPAZIO AUTRICE\___
Ehi gente!
Che ne pensate del capitolo?
Rose dirà a Scorp del bambino?
Vi andrebbe di scegliere se il bimbo sarà uno o se saranno gemelli e il sesso? Se sì scrivetelo nei commenti♡
cloe_malfoy_394

Weasley And MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora