Act. 15|| Sorprese

82 7 2
                                    

Povs Lorenzo
Sono le tre di pomeriggio e mi trovo sulla panchina dove era seduta Stella ieri.
"Lorenzo" Sento chiamarmi.
Mi giro e noto che c'è Salvatore.
"Hey Salvatore... ciao!"
Lui si siede sulla panchina.
Mi sembra preoccupato.
"Tutto bene?"
"Veramente no..."
Corrugo la fronte.
"Cosa succede?"
Lui si guarda intorno, come per accertarsi che nessuno stia guardando.
"Ho conosciuto una ragazza... si chiama Sharon"
Sorrido.
"Finalmente anche tu hai trovato qualcuno!"
Lui si gira e con sguardo serio mi dice:
"Lorenzo.... aiutami ti prego... io...io non so come comportarmi..."
Rido.
"Allora è per questo che Stella ti chiama ventenne mancato.
Ti rivolgi ad un ragazzino di quindici anni per un fatto di amore..."
"È che sai... non ho amici della mia età... e tu sei quello con cui mi trovo meglio... ti prego aiutami"
Ha uno sguardo supplicate.
"Okay, dimmi tutto"

Dopo la conversazione con Salvatore, mi dirigo a casa mia.
Apro la porta dicendo:
"Sono a casa"
"Lory! Lory!" Sento chiamarmi da Silvia.
La prendo in braccio.
"Ciao cucciola mia! Ti sei comportata bene?"
"Si!"
"Hai giocato?"
"Si!"
La appoggio e lei mi prende la mano.
"Lory, vieni a giocare con me a Crash Bandicoot?"
Ha sei anni e ha appena iniziato la prima elementare.
È molto intelligente e sveglia.
Mi porta fino in salotto, dove vedo la mamma stirare.
"Ciao, ma"
Lei mi sorride.
Mi siedo a terra e gioco insieme a Silvia.

"Puoi metterla a dormire tu, per favore? Poi ti devo parlare.."
Annuisco, la prendo in braccio e dico:
"Tutti a nanna!"
"Si!"

È stata bravissima, si è addormentata subito.
Scendo e noto mia madre sul divano.
Mi siedo vicino a lei e le prendo le mani.
"Mamma, tutto bene?"
Lei annuisce e comincia a parlare:
"Mi hanno offerto un lavoro..."
Sorrido.
"Finalmente!"
Lei mi prende le mani.
"A Innsbruck"
Rimango spiazzato.
"Austria?"
Lei annuisce.
"Devo andare lì... me l'hanno offerto per un anno..."
Corrugo la fronte.
"Qual è il problema?"
Lei mi fissa.
"Dovete venire anche voi"
Sbarro gli occhi.
"Io e Silvia? Con te... in Austria... per un anno...?"
Lei annuisce.
"Ma... Stella?! Devo lasciarla qua?!"
Abbassa lo sguardo.
"Sai che non posso rimanere senza di lei per un giorno! Figuriamoci per un anno!" Sto alzando un po' troppo la voce.
"Non abbiamo alternative, Lorenzo..."
Sento delle lacrime.
"Quando partiamo...?" Sussurro.
"Il cinque gennaio"
"Passiamo qua il capodanno"
"Si"
"A Natale viene Stella okay?"
"Okay"
"Tra due giorni è il suo compleanno"
"Lo so"
"Voglio farle un regalo magnifico"
"Ma devi dirle la notizia"
Abbasso lo sguardo.
"Che ore sono?"
Lei guarda l'orologio.
"Le undici e mezza"
Mi alzo, prendo il cappotto e corro.
Corro fino a casa sua.

Le scrivo un messaggio.
Ad Amore ❤️
Mi apri? Sono qui sotto
Da Amore ❤️
Cosa ci fai qua?
Ad Amore ❤️
Devo parlarti

Sento il cancello aprirsi e mi precipito alla porta.
Viene aperta e mi trovo Stella in pigiama, con i capelli scompigliati, gli occhi assonnati.
"Ti disturbo?"
Lei scuote la testa.
"Stavo guardando un film"
Entro e mi metto sul divano.
Lei mi segue e, dopo essersi stiracchiata, si siede vicino a me.
"Dimmi tutto"
Le prendo le mani.
"Mia madre ha ricevuto un'offerta di lavoro"
Le si illuminano gli occhi.
"Che bello!"
"Ma..."
"Ma..?"
Mi mordo il labbro.
"Deve andare in Austria per un anno...
E io e Silvia con lei..."
Vedo il suo sorriso svanire.
Sembra... scioccata...
"Cosa..?"
"Andremo in Austria per un anno..." Sussurro.
Le scende una lacrima.
"Quando partite?"
"Il cinque gennaio"
Fa un sospiro.
Scoppia a piangere.
Si butta su di me.
La stringo forte.
"Come faccio?! Come cazzo faccio a non vederti tutte le mattine?! A non sentire il tuo profumo?! A non sentire il tuo calore?! A non ricevere le tue coccole?! Come faccio?!"
Sta singhiozzando.
Anche a me scendono lacrime.
Le accarezzo la testa.
"Non lo so...- tiro su con il naso- anche per me è difficile... non vederti per un giorno... sto malissimo... pensa per un anno..."
Sentiamo una porta aprirsi e vediamo la mamma di Stella venirci incontro.
"Ragazzi, cosa succede?" Chiede, preoccupata.
Stella si fionda nelle sue braccia.
"Mia madre- singhiozzo- ha ricevuto un'offerta di lavoro.... in Austria.... per un anno.... dobbiamo andare anche io e Silvia..."
Lei si rattrista.
"Ragazzi miei..." Sussurra.
Mi alzo e vado ad abbracciarla.
"Mi spiace così tanto..."
"Un modo lo troveremo" Sussurra Stella.
"Potete chiamarvi via Skype" Propone sua mamma.
"Ma non è la stesa cosa.." Sussurriamo in coro.
"Almeno è qualcosa? Poi vi verremo a trovare... il viaggio dura solo quattro ore in macchina, è fattibile"
Vedo Stella accennare ad un sorriso.
Anch'io sorrido.
"Che poi... è proprio vicino a noi... non disperatevi! Avete ancora quattro mesi stupendi da passare insieme!
Per prima cosa c'è il compleanno di una signorina- dice, indicando Stella- per seconda Natale con tutti!"
Ci mettiamo a ridere.
Quella donna è fantastica... è capace di farti ridere in qualsiasi momento.

Che poi, ragionandoci, non dobbiamo essere tristi... ci rivedremo molte volte... è come se fosse una relazione a distanza temporanea.
È fattibile.
"Ora tutti a dormire che domani dovete andare a scuola!" Ci ordina sua madre.
"Si, signora!" Rispondo.

Scrivo un messaggio a mia madre, per avvisare che rimango da lei a dormire.
Finiamo di vedere il film e l'aiuto ad andare a letto.

Siamo sdraiati uno vicino all'altra.
"Lory"
"Mhh"
"Ti Amo" Mi sussurra.
Mi giro e la guardo negli occhi.
"Ti Amo".
Ci baciamo.
Passiamo tutta la notte a coccolarci e dirci che ci amiamo.

"Sarà comunque dura, non averti accanto" Le sussurro, dopo che si è addormentata.
"Ti Amo, amore mio".
Le lascio un bacio sulla fronte e mi addormento.

I Love My Bestfriend? || Lorenzo OstuniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora