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Vi piacerebbe poter leggere nella mente altrui?
Certo. Tutti rispondono di sì a questa domanda – finché non
iniziano a riflettere a fondo sulle conseguenze.
Per esempio, cosa succederebbe se anche gli altri potessero leggere
nella vostra mente? Se potessero farlo… in questo istante?
Vedrebbero confusione. Frustrazione. E anche un po' di rabbia.
Sentirebbero le parole di una ragazza morta che echeggiano nella
testa. Una ragazza che, a quanto pare, intende incolparti del suo
suicidio.
A volte capita di pensare a cose che nemmeno noi riusciamo a capire.
Pensieri che non sono neanche veri – che non corrispondono al
nostro vero stato d'animo – ma che ci frullano in testa solo perché
rappresentano qualcosa di interessante su cui riflettere.

Se Sei arrabbiato, non è che devi per forza descrivere la causa della
tua rabbia. Ma puoi scrivere una poesia arrabbiata. Quindi, fatelo
anche voi… Provate a scriverne una. So che almeno un pizzico di
rabbia nei miei confronti ce l'avete.
E dopo averla scritta, provate a decifrarla fingendo di averla appena
trovata su un libro e di non sapere assolutamente niente del suo
autore. Si ottengono risultati sorprendenti… e inquietanti. E costa
comunque meno che andare dallo psicologo.
Io l'ho fatto per un po'. Scrivere poesie, intendo.
Magari uno psicologo ti avrebbe aiutata di più, Hannah.
Ho comprato un quaderno ad anelli per tenere insieme tutte le mie
poesie. Un paio di volte la settimana, dopo la scuola, andavo al
Monet e ne scrivevo una o due.
I primi tentativi non sono stati un granché. C'era poco scavo, poca
finezza. Era tutto troppo gridato. Ma alcune mi sono venute abbastanza bene. O almeno, così mi sembra.
Poi, senza volerlo, ho memorizzato la prima poesia del quaderno. E
malgrado tutti i miei sforzi, non sono più riusci ta a levarmela dalla
testa. Perciò eccola qua, a vostro beneficio… o diletto.
Se il mio amore fosse mare,
non esisterebbero più terre.
Se il mio amore fosse deserto,
il mondo sarebbe di sabbia.
Se il mio amore fosse stella,
la notte fonda sarebbe luminosa.
E se il mio amore sapesse volare,
spiccherei il volo senza più tornare.
Avanti. Ridete pure. Ma tanto lo sapete anche voi che, se trovaste un
biglietto d'auguri così, lo comprereste subito. Ho una fitta in mezzo al
petto.
Sapere che sarei andata al Monet a scrivere poesie rendeva le
giornate più tollerabili. Quando succedeva qualcosa di buffo, di
sconvolgente o di doloroso, io pensavo subito: potrebbe uscirci una
bella poesia.Per me queste cassette sono forse una forma di terapia poetica.

E quando pronuncerò le mie ultime parole… forse non le ultime in
assoluto, ma le ultime di questa registrazione… vi ritroverete con
una perfetta matassa emotiva, fatta di parole intrecciate le une alle
altre.
Ovvero, una poesia.

-Hannah baker-

QUESTO CAPITOLO LO DEDICO A VOI TUTTI MIEI FOLLOWER❤
BUONANOTTE 😇😇

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