Feste all'orizzonte

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Sapete quei libri o film in cui la protagonista torna nella casa in cui è cresciuta, sale in camera e scopre che tutto è rimasto come era?
Ecco per me è il contrario, mia madre non vedeva l'ora di modernizzarla: appena me ne sono andata ha preso il controllo della stanza.
Ha cambiato tutto, ogni cosa, ogni minimo dettaglio. Quasi non la riconosco più. È diversa. Ma ora sono troppo stanca per osservarla bene, mi butto sul letto: il materasso è duro, sarebbe più comodo stare per terra, ma mi mancano le forze per alzarmi, ho bisogno di riflettere.
Quello che mi ha detto Tom è ancora impresso nella mia mente....

FLASHBACK

Lo trovo seduto sul letto con il suo portatile sulle gambe.
《Hey》 lo saluto.
《Hey》risponde alzando la testa dallo schermo sorridendo.
《Senti riguardo a Jennifer, mi vuoi dire subito come stanno le cose o devo scoprirlo da sola?》dico diretta.
Si vede che l'ho colto alla sprovvista, perché si blocca e non parla per diversi secondi. Poi finalmente si decide a vuotare il sacco.
《Abbiamo litigato》spiega.

Resto immobile a fissarlo, non so davvero cosa dire.
《Vuoi raccontarmi del litigio?》domando.
Lui sospira.
《C'è stato un piccolo fraintendimento... ecco quattro mesi fa l'ho portata in un ristorante a cenare, le avevo detto di avere una sorpresa, solo che lei credeva che le volessi chiedere di sposarmi.》
《E invece?》lo incito a continuare.
《Volevo festeggiare l'adozione del nostro, beh ormai mio cane》dice.
《Un cane?》chiedo un po' scioccata.
《Si vede che aveva visto la scatoletta e l'aveva scambiata per quella di un anello》aggiunge.
《Quale scatoletta?》chiedo non capendoci più niente.
《Quella che conteneva la medaglietta del cane!》risponde.
Rimango in silenzio.
《E poi...》incomincia a dire.
《Avete litigato sempre più pesantemente e vi siete lasciati》concludo.
《Proprio così》dice abbassando un po' lo sguardo.
《Mi dispiace, ma effettivamente avresti potuto prevederlo》sussurro.
《Non fa niente, ormai è andata così, vedrai che piano piano la dimenticherò》cerca di rassicurarmi, ma anche se so che ci proverà non credo sarà tanto facile: erano molto innamorati.
Lo abbraccio forte, mi stringe a sé.
《Ti voglio bene sorellina》dice affettuosamente.
Sto per rispondergli ma sento la "soave" voce di mia madre richiamarmi dalla cucina.
Alzo gli occhi al cielo, sempre al momento sbagliato.
《Arrivo!》rispondo mentre mi stacco da mio fratello. Lui mi guarda sogghignando. Gli faccio la linguaccia e vado giù.
《Tesoro ehm senti ti volevo chiedere...》dice mia madre appena mi vede sbucare dalla porta.
《Si mamma》
《Hai già un vestito per la festa?》
《Festa?! Quale festa?》
《Come quale festa!? Quella dai Roberts ovvio!》
Oh cavolo mi ero quasi dimenticata della famosa festa in maschera della "meravigliosa" famiglia Roberts.
Gli ho sempre detestati: la madre, Julie, è una bionda artificiale sempre vestita con abiti preziosi, decisamente una donna che non vede l'ora di mettersi in mostra, poi ci sono il padre, Trevor che secondo me è l'uomo più divertente della terra, l'unico sano di mente della famiglia.
Infine George e Olivia, i due gemelli che tutto sono tranne che uguali: il primo è una palla, sta sempre a mangiare, la seconda è una peste, gallina, ma soprattutto un'arpia.
Ogni anno organizzano un ballo in maschera nella loro lussuosa dimora, all'interno del loro perfetto quartiere ricco. Non so per quale oscuro motivo, ma oltre a migliaia di aristocratici invitano anche noi. Forse è perché mia madre e Julie sono molto amiche.
Non c'è  da stupirsi dato che sono entrambe due oche.
Sta di fatto che comunque io sono invitata a quella festa e devo andarci.
Mi accorgo solo ora che mia madre sta aspettando ancora una risposta.
《Ehm si si ho comprato nuovi vestiti a Parigi, avrò sicuramente qualche abito》così dicendo corro in camera mia.
FINE FLASHBACK

Ed ora eccomi qui distesa sul mio letto... Sto pensando al ballo e a come sarà, alla fine forse non è una cosa così brutta... un dubbio però si insinua nella mia mente. Sbarro gli occhi, mi viene un colpo solo a pensarci. Di scatto mi alzo e sfreccio verso le scale.
Vedo mia madre in salotto intenta a leggere una rivista. Faccio un respiro profondo...
《Mamma》la richiamo.
《Si?》risponde alzando lo sguardo.
《Senti ti devo chiedere un favore》
《Dimmi》mi incita.
《Dato che come ogni anno tu aiuterai Julie con gli inviti... potresti non invitare Sirius Black?》
Lei mi guarda male.
《Sirius!? E perché?》
《Te l'ho detto abbiamo litigato》
Non è ancora del tutto convinta, solo che non posso raccontarle la verità...
《Ti pregoooo》la supplico.
Lei alza le spalle.
《Va bene》dice ritornando alla sua rivista.
《Aspetta...devi prometterlo》non mi fido moltissimo.
《Okay okay lo prometto》
《Grazie》 urlo ritornando di corsa nella mia stanza.
Non credevo sarebbe stato così facile.

Pericolo scampato.

Mi siedo sul letto e avvicino la valigia, cerco un po' fra i vestiti nuovi qualcosa di decente per il ballo, ma non trovo niente, sbuffo: adesso mi tocca pure andare alla ricerca di un abito e una maschera in più ho solo due giorni per trovarli perché la festa! Lo so possono non sembrare poche, ma provateci voi a trovare un vestito con maschera abbinata che non sia un travestimento di carnevale! Emetto un piccolo verso di disperazione mettendomi le mani fra i capelli. Inutile dire che ancora una volta nel giro di una giornata rimpiango di non essere rimasta a Parigi...e siamo solo al primo giorno!

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