Capitolo 6

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Distolgo lo sguardo per lasciarmi addosso un po' di dignità, sperando che non si sia accorto del mio piccolo intralcio alla sua privacy, anche se devo dire che è solo un peccato nascondersi, dato tutto quello che ha... in ogni caso, archivio i miei pensieri arzigogolati e prendo l'intimo dalla borsa cercando di fare il più veloce possibile; vorrei proprio evitare di farmi vedere da lui mezza nuda, anche perché non ho niente da offrire in confronto a lui.
Indosso in fretta e furia gli slip, cerco di agganciarmi il reggiseno come fanno le persone normali ma modestamente non ci riesco e rimango lì non so per quanto a cercare di riuscirci.
Mentre sono nel pieno della mia impresa, sento delle mani sulla mia schiena! Sobbalzo come se mi avesse toccata un pitone gigante o peggio ancora una tarantola selvatica e mi ritrovo stretta al suo petto muscoloso e gocciolante della doccia appena fatta. Appena realizzo il tutto, mi stacco bruscamente da lui e comincio a balbettare qualcosa di incomprensibile, ma lui mi interrompe dicendo: "Non era mia intenzione spaventarti, volevo solo aiutarti ad agganciare il reggiseno... ho visto che eri leggermente in difficoltà."
"Me la stavo cavando egregiamente da sola... e poi cosa credi? Che non sia capace di fare la cosa più banale che fanno le tuuuutte le donne?

[Ebbene sì, ma non facciamogli credere di essere una persona con grossi problemi] "Comunque, donna mia, è circa 5 minuti che hai ancora il reggiseno slacciato"
"E tu è circa 5 minuti che sei mezzo nudo, con un solo asciugamano che copre più o meno i due quarti del tuo corpo e per giunta nello spogliatoio delle donne! UOMO MIO!"
Stavo completamente sclerando. Davanti a me c'era una divinità greca mezza nuda, e poi c'ero io, una pulce goffa e insignificante mezza nuda, anche.
"Mi permetti di aiutarti o vogliamo continuare a parlare fino alle una di notte?"
Gli do le spalle e le sue dita fredde sfiorano la mia schiena come se fosse di cristallo, come se si dovesse spezzare di lì a poco. In un secondo ha già fatto ed io (sono ancora mezza nuda faccio presente) mi giro, lo guardo e accenno un sorriso di ringraziamento, lui ricambia. Rimaniamo uno davanti all'altro a guardarci, in silenzio, uno di quei silenzi pieni di parole. Dopo circa un minuto alza la mano e mi sfiora la guancia, continua a guardarmi negli occhi. Il suo viso si avvicina al mio e senza nemmeno rendermene conto le nostre labbra sono a distanza di pochi millimetri. Sento il suo respiro sulla mia pelle, i suoi capelli bagnati gocciolare sul mio viso, le sue mani attorno al mio volto. Il mio subconscio interviene nella mia mente cercando di riportarmi alla realtà ma con pochi risultati, ormai il danno è fatto.
Le sue labbra si poggiano sulle mie trasmettendo come una scossa elettrica, ricambio il bacio premendo sulla sua bocca carnosa, perfetta. Mi abbandono a lui, lascio che mi racchiuda fra le sue possenti braccia e nello stesso istante schiude le labbra. Faccio lo stesso anche io e non capisco più nulla.
Per una volta non sono i nostri piedi a danzare, ma qualcosa di più profondo, i nostri cuori. Tutti i sensi sono amplificati, non avevo mai provato niente di simile, niente di così straordinario.
Inebriata dal suo profumo salto in collo a lui e mi ritrovo come un koala, attorcigliata a quel corpo perfetto. Mi cinge la vita per sostenermi, non ha la minima voglia di lasciarmi andare, di mettere in pausa la musica. Mi poggia su un mobile di plastica bianco, lì vicino a noi, senza smettere di baciarmi. Mi stringo sempre di più a lui, mi aggrappo ai suoi capelli come se fossi sull'orlo di un precipizio. Lui mi accarezza i miei, per poi passare alla schiena, fino in fondo, finchè non mi riprende in braccio, questa volta però le sue mani sono da tutt'altra parte. Ed io glielo permetto, non avrei mai pensato che potesse accadere una cosa del genere ma non lo fermo, lo faccio continuare. Per la prima volta dopo tanto tempo mi sento veramente amata, voluta, desiderata. Continua a baciarmi senza sosta, fino a quando non prende lui l'iniziativa di staccarsi. Con delicatezza scoglie quel bacio perfetto, io sono ancora aggrappata a lui, ma non sembro un peso. Rimaniamo abbracciati per tanto tempo, poi ad un certo punto decido di palare.
"Perché lo hai fatto?"
"Aria so solo che sono felice. E' quello che stavo cercando da sempre. Non ti ho baciata perché volevo approfittare della situazione in cui ecco eravamo, ma perché quando ti ho agganciato il reggiseno, quando ti ho scostato i capelli e scoperto la schiena, quando ti ho toccata ho sentito una sensazione tremendamente strana..." "Come una scossa elettrica?"
"Esattamente, come una scossa elettrica."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 25, 2017 ⏰

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