Dopo aver insistito per oltre tre ore, Casandra mi ha convinta ad indossare un vestito a tubino in pelle bianco molto trasgressivo, accompagnato da due tacchi altissimi ai piedi del medesimo colore, sono pronta per uscire.
«E con quello come la mettiamo?» lei indicando la mia coscia scoperta.
Credo si riferisca al tatuaggio che ho fatto di nascosto al volere di Jordan che non mi avrebbe mai permesso di farlo.
«Hai detto tu di mettere questo vestito!» mi agito.
«Ci sarà quasi tutta la scuola alla festa, vuoi per caso far leggere di essere una poco di buono a tutti?» inarca un sopracciglio.
Effettivamente tatuarmi la parola "slut bitch" sulla coscia è stata una follia, era ubrica e non ricordo nemmeno come ci sono arrivata in quello studio di tatuaggi.
La nostra conversazione viene interrotta dal suono di un clacson, sarà sicuramente quello dell'auto di Kevin. Lui è il capitano della squadra di basket, un gran figo agli occhi di tutte, ma non ai miei. Per me è solo un ciarlatano antipatico.
«I miei occhi ci stanno vedendo male o davanti a me ci sono due splendide fanciulle?» il nostro accompagnatore sorridendo beffardo nel vederci uscire da casa.
«Che simpaticone!» io ovviamente ironica.
«Cosa c'è bambolina, hai per caso le tue cose?» scoppia a ridere.
Senza risponderei faccio strada fra i sedili posteriori in pelle di quell'auto che chiunque invidierebbe: un'A5 nera, molto elegante.
C'è un forte odore di erba e sul sedile anteriore del passeggero c'è qualcuno che non riesco a riconoscere.
«Chi è lui?» bisbiglia Casandra al mio orecchio per non farsi sentire.
«Bel tatuaggio» lo sconosciuto osservandomi dallo specchietto retrovisore.
Io conosco quella voce ma non riesco a collegarne un volto.
«Grazie» rispondo glaciale tirando giù il miniabito.
Speravo che non si notasse, ora sono nei guai!
«Becky ho già sentito quella voce»
«Ragazze scendete qui, lì è la festa» Kevin indicando una villa illuminata pochi metri più avanti «noi andiamo a prendere qualcosa, arriviamo subito».
Da brave ragazze obbediamo come due cagnolini di guardia e scendiamo dall'auto che non perde tempo e in un'inversione fa marcia indietro per poi scomparire lontana.
«Non ho idea di chi sia quella voce» riprendo il discorso.
«È sensuale, ammettilo» la mia amica con un sorrisetto all'angolo della bocca.
A chi si riferisce?
«Non sono riuscita a vederlo» punto sullo sconosciuto.
«Sto parlando di Kevin» ride nervosamente «è proprio figo, ammettilo».
Stronzata.Veniamo travolte dalla musica techno alta che rimbomba.
C'è gente ubriaca ovunque e un forte odore di alcool.
Ci facciamo strada nella folla facendo attenzione a non separarci nemmeno un attimo per poi andarci a sedere su dei divanetti bianchi dove incontriamo Vanessa, la sorella più piccola di Kevin. È una ragazza simpaticissima, ha solo due anni in meno di suo fratello ed è anche bella.
«Ciao ragazze prendete qualcosa?»
«No grazie, vorremmo mantenerci lucide almeno per questa volta» mi precede Casandra.
Cos'è successo alla mia amica? Da quando rifiuta di bere qualcosa? Dovrei iniziare a preoccuparmi.Continuo a coprire il tatuaggio un po' con la pochette e un po' posandoci sopra il braccio, ma ho voglia di ballare ora quindi fanculo, sono tutti ubriachi e nessuno lo noterà.
«Vieni con me» trascino la mia spalla al centro della pista dove si sta ballando una canzone famosissima spagnola della quale non ricordo il nome.
«Mi piacerebbe ballare con Kevin»
A proposito, non si è fatto vedere per tutta la sera, forse quello che doveva prendere era un elefante direttamente dall'India. Mi vien da ridere.
«Ora balli con me» sorrido «sei venuta qui per divertirti, non per aspettare Kevin».
La canzone finisce e ci dirigiamo insieme al minibar improvvisato rompendo la promessa di non toccare alcolici e ordiniamo uno shot ciascuno di long island.
Mi guardo attorno attendendo il lavoro del ragazzo dietro al bancone e riesco a vedere il ragazzo nuovo che oggi in classe ha arso la professoressa mancini circondato da un gruppetto di ragazze che non fanno altro che sghignazzare come oche.
«Finalmente avete deciso di prendere qualcosa!» Kevin comparendo alle nostre spalle.
«Beh siamo venute qui per divertirci» Casandra mandando giù lo shot.
«Ottimo, ma non vi ho ancora presentato il mio amico e mi sembrerebbe da maleducato non farlo. Seguitemi» afferra i nostri polsi per poi trascinarci dietro di lui mentre si dirige verso un'altra idola di divanetti appartata.
«Jacopo» attira l'attenzione del ragazzo che osservavo poco fa facendolo avanzare verso di noi.
Dev'essere lui Jacopo, il suo amico.
«Io sono Jacopo» mi porge la mano presentandosi.
Mi sento in imbarazzo, non mi aspettavo ci fosse anche lui.
«Ehi ci sono anch'io» Casandra mettendosi al centro dell'attenzione «mi chiamo Casandra». Sempre la solita!🔥🔥🔥🔥🔥🔥
Anche qui scusatemi per eventuali errori. Revisionerò al più presto.
🔥🔥🔥
Come vi sembra Casandra, la migliore amica della protagonista?
Scrivete tutto nei commenti.
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Romance«Ho bisogno di te nonostante sia ovvio che tu mi faccia male.» Rebecca, una ragazza qualunque, un volto fra tanti, un bicchiere di troppo, un tatuaggio e Jacopo, il ragazzo bello ma dannato di cui lei s'innamora ma che nasconde un passato tormentato...