8.

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Poison Ivy's POV
Le strade di Gotham erano ormai deserte,  nessuno osava uscire di casa dopo le dieci di sera; là maggior parte dei criminali vagava per le vie oscure della città in cerca di qualche uomo o donna benestante con l'intento di rubare i loro averi o addirittura commettere un omicidio per denaro.

Ma questi erano solo piccoli rapinatori che lavoravano per dei criminali professionisti.
Io non sono una di questi.
Sono sempre stata una ragazza solitaria, ma la mia vita è completamente cambiata dopo aver conosciuto Harleen e Selina al liceo di Gotham. Chi avrebbe mai immaginato che ognuna di noi sarebbe diventata una criminale professionista?

Mentre i ricordi di un passato felice riaffioravano nella mia mente,  una voce proveniente da un televisore attira la mia attenzione.

Spalancai i mia grandi occhi verdi.

<<Harley?.... >> sussurrai incredula. La mia migliore amica era stata in quel manicomio per mesi ed io non ne sapevo nulla. Mi sentivo una pessima amica e in fondo lo ero stata. In quel momento mi chiedevo sé stesse pensando a me...

Harley's POV
Ogni muscolo del mio corpo si irrigidí e un ultimo gemito dì piacere uscì dalle mie rosee labbra. Tirai là testa all'indietro e strinsi con poca cautela le lenzuola candide del soffice letto matrimoniale che sosteneva il mio corpo sotto quello del re di Gotham. In quel momento ogni problema si dissolse lasciando spazio alla passione e al piacere di un orgasmo tanto atteso.
Morsi il labbro inferiore e con sguardo provocante guardai gli occhi smeraldo del clown. Lui sorrise maliziosamente e baciandomi diede un'ultima forte spinta, dopo venne.
Uscì lentamente da me e con poca grazia si stese dalla parte opposta del letto.

I nostri respiri si alternavano e riempivano quel vuoto chiamato comunemente silenzio.

Ad un certo punto mi lasciai andare e pian piano, sentendo le palpebre farsi pesanti, mi feci cullare dal respiro ormai regolare dell'uomo che poco prima mi aveva regalato tanto piacere.

11: 30
Ero sveglia ormai da qualche minuto, nuda, sul letto di un pazzo criminale... Eppure mi sentivo maledettamente bene.
Con tutta la forza di volontà mi alzai e cercai qualche indumento con cui avrei potuto coprirmi,  ma nulla. Finché non trovai una camicia ai piedi del letto. Non era la mia,  ma era quella che Mr. J indossava la notte prima.

Là indossai e notai che era abbastanza grande, mi arrivava alle ginocchia e arrotolai le maniche lunghe fino al gomito.
Andai al piano inferiore dove apparentemente non c'era nessuno, ma appena scesi l'ultimo gradino notai una chioma verde che spuntava da sopra il sofà in pelle. Mi avvicinai piano e quando fui dietro di lui iniziai a lasciargli una scia di baci sulla mandibola e sul collo, ma la sua mano grande mi fermò il viso.

<<Harley cosa stai facendo? >> chiese visibilmente irritato.
<<Ti volevo dare il buongiorno... >>

<<Non mi pare che dalla tua bocca sia uscita la parola "buongiorno" ho sentito solo la tua saliva che mi sporcava il collo. >>
Quelle parole mi ferirono.

<<Oh... Io... >> ero in imbarazzo, incominciai ad arrossire come una deficiente. "Harley sei patetica, reagisci"

Oh no... Harleen no... Non adesso.

<<Oh povera Harley,  credeva che dopo ieri notte io sarei stato il tuo fidanzatino? Volevi le coccole dal tuo J?  Hahahahahah ha ha ha haaa... Sei come le altre zoccole. Sei solo una delle tante sgualdrinelle che ho scopato proprio su quel letto. >>

Un vuoto al petto e un bruciore fastidioso agli occhi.

Non dovevo piangere, non davanti a lui.

Corrugai le sopracciglia e presi tutto il coraggio che mi era rimasto. Caricai il braccio destro e gli sferrai uno schiaffo dritto in faccia, poi uscii di casa. Lui stranamente non mi seguì, non mi cercò e non mi toccò.

Quelle parole avevano fatto più male di ogni singolo colpo che mi aveva dato in precedenza.

Aveva conquistato il mio cuore e lo aveva calpestato in pochissimo tempo.

Our madness. //Harley Quinn & Joker// (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora