CAPITOLO 4

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Appena uscii dalla porta mi diressi subito verso la mensa, lì avrei passato la prima parte della giornata, ad osservare i carcerati fare colazione e pranzare, poi sarei stato libero di andare ad esplorare un po' la zona.
Da quando sono arrivato ho passato il tempo in camera e alle macchinette, non avevo voglia di socializzare, bastavano Liam e Niall a farmi compagnia.

Arrivai seguito da Niall in mensa, era davvero grande, piena di tavoli grigi e sedie tali, non c'erano ancora i detenuti ma sarebbero arrivati a breve, devo ammetterlo, ero agitato, avevo un nodo allo stomaco e mi vaniva da vomitare...

"Ehi Harry stai bene? Sei sbiancato di colpo" "Sisi tranquillo Niall sono solo un po' agitato"

Detto questo sentii un rumore abbastanza forte e vidi la porta principale aprirsi, mostrando un Jason sempre più orgoglioso seguito da un massa di persone in tuta arancione... "bene" mi dissi "si comincia" , raddrizzai le spalle e mi misi nella ma postazione, osservavo tutti da testa a piedi e loro facevano lo stesso, non li biasimo, ero nuovo e sconosciuto ma quello che non sapevano era che ero davvero determinato e che potevo uccidere solo con uno sguardo.
Mi guardai un po' in giro, osservavo i movimenti e i comportamenti dei vari detenuti, c'enerano circa 120 da quello che mi aveva detto Niall.
Focalizzai il mio sguardo su un ragazzo magro, pieno di tatuaggi con la carnagione un po' più scura della mia; si guardava in giro pure lui, credo stesse cercando qualcuno.
Vedo il suo volto girarsi verso di me e fissarmi, è carino ma non il mio genere, ha lo sguardo troppo da duro e da arrogante, ma d'altronde siamo in un carcere, credo che qui le persone siano tutte un po' così.
Vidi un altro ragazzo avvicinarsi a lui, era bassino, con i capelli biondi e un ciuffo che gli cadeva sul lato sinistro del volto, credo avesse gli occhi azzurri ma non ne sono totalmente sicuro; okay devo dire che lui è davvero bello, c'è qualcosa chelo distingue dal suo compare accanto, sembra più...semplice.
Appena si accostò al più altro gli strinse la mano e fecero un mezzo abbraccio, classico saluto, e gli sorrise, quel sorriso, uno dei più dolci che abbia mai visto, di sicuro non da detenuto.
Mi sentivo strano, quasi bloccato, letteralmente incantato.
Mi risvegliai quando Niall mi si affiancò:
"Ehi amico tutto bene?"
"Sisi, stavo solo cercando di studiare l'ambiente"
"Ok, ti credo anche se mi sembri un po' strano lo stesso"
"Senti ma chi sono quei due ragazzi lì? quelli al tavolo nell'angolo?"
"Oh intendi Zayn e Louis. Zayn Malik è quello a destra, è qui perché è stato beccato a spacciare, lo tenevano d'occhio da un po'. Louis Tomlinson, che dire di lui: ha cercato di salvare la sua famiglia ma credo che sia l'unico che se la passa meglio, rapina mano armata, 7 anni e 3 di domiciliari, ti dico solo di stargli lontano. Ha già  fatto mandare via due guardie, li torturata psicologicamente, quel ragazzo è davvero strano.
Anzi stai lontano da tutti e due, fai prima e fidati lo faccio per il tuo bene".

Dopo questo avviso continuai a guardare tutti chiedendo a Niall chi fossero, credo di essere diventato un accollo e forse un po' troppo un impiccione ma ehi, dovrò lavorare qui è giusto che io sappia da chi devo stare alla larga, non voglio finire male.
Il tempo della pausa pranzo finì e tutti i detenuti si avviarono verso la porta da cui, un'ora e mezza fa, erano entrati.
Non ho avuto tanti problemi, a parte un uomo che mi ha sputato sulle scarpe sibilando "novellino", mi venne pa pelle d'oca.
Quando anche gli ultimi detenuti uscirono si richiuse la grande porta, sempre conlo stesso rumore cupo e mi avviai con il mio compagno al bancone dove avremmo preso il nostro pranzo.
Finimmo di mangiare e Niall decise di farmi fare un giro per le ale del carcere, giusto per farmi ambientare, "per farmi sentire a casa" disse; dormitori, bagni, vari centralini sparsi ad ogni entrata delle stanze, macchinette, bar, sgabuzzini...ommioddio stavo impazzendo, quel posto era un labirinto, riesco a perdermi in casa mia figuriamoci in un posto così grande, io propongo dei cartelli tipo quelli stradali...no ok scherzo.
Si fecero le 18.00, alle 19.00 dovevo essere in mensa per il turno di guardia...ancora. Al posto di Niall la sera mi si affiancò Liam, cosa positiva: potevo conoscerlo meglio, so solo che prima di fare la guardia faceva volontariato in africa poi dopo la morte di sua mamma cominciò a lavorare nei carceri, si può dire che abbiamo una cosa in comune: la morte di un genitore, è brutto da dire ma è così.
La cena andò bene fino a quando vidi Louis entrare, era davvero inferocito, aveva la mascella contratta e i pugni chiusi, ero davvero curioso di sapere cosa fosse successo...ah no aspettate ora lo dice:
"Tu brutto stronzo!" puntò il dito contro un uomo, grasso e stempiato che stava parlando con un tizio al suo tavolo,
"Perché cazzo mi hai pisciato sul cuscino?! Che cazzo di problemi hai? Psicopatico, ora ti ammazzo di botte..."
Si scrocchiò le dita della mano destra e gli tirò un pugno dritto dritto sul naso, fece cadere all'indietro l'uomo e subito Louis gli si scagliò contro, cominciò a sferrargli pugni sul petto e sulla faccia.
Io e Liam subito ci fiondammo su di loro, Liam cercò di far allontanare tutti gli altri carcerati che si erano accerchiati intorno ai due individui, io mi diressi verso Louis e lo presi per le braccia tirandolo indietro, con uno scatto felino si girò verso di me e mi tirò un pugno sullo zigomo. cristo che male. piccolo ma cazzo che forza. Appena si rese contodi quello che aveva fatto, cioè picchiare una guardia, abbassò il pugno e mi fissò...si avevo ragione riguardo al colore dei suoi occhi, erano azzurri, un azzurro che mai avrei immaginato potesse esistere: era intenso quasi lo si poteva sentire con il tatto e per la seconda volta rimasi incantato.
Liam mi richiamò dicendomi di mettergli le manette e portarlo nell'ufficio del Capo e di andare a farmi controllare in infermeria, il punto in cui mi arrivò il pugno aveva cominciato a gonfiarsi e a fare maledettamente male.
Un primo giorno fantastico direi.

Love Behind The Bars  ( L.S )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora