un nuovo inizio

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"Amica mia, sei tu?" domandai urlando, per farmi sentire, dalla mia camera.

In tutta risposta, un uragano devastò la mia camera.

"Nada? Ma che ti è preso?" la cassettiera era riversata sul pavimento insieme a tutti i miei indumenti. Il letto era stato spostato, un po' di lato. I cuscini lanciati contro il soffitto, ora sparsi un po' ovunque. La lampada caduta dal comodino, era ora in mille pezzi ai piedi del tappeto. Era tutto, un immenso caos.

"Non puoi capire!" urlò la mia amica, saltando dalla gioia.

"Se mi spieghi magari, potrò almeno cercare di capire." dissi con tono fin troppo freddo.

Nada, prima mi guardò di sbieco. Poi prese a parlare:

"Ti ricordi quando avevamo studiato a scuola, l'evoluzione del Big-Bang?"

Annuii, senza proferire parola. Come avrei fatto a dimenticarlo?

"Bene, oggi mi è arrivata!"

Feci un balzo in avanti, finendo per saltargli addosso. Lei, non aspettandoselo, perse l'equilibrio. E con me ancora aggrappata addosso, cadde a terra.

Ma possibile?

"Ma sei seria? Non prendermi in giro dai..." urlai, credendo che mi stesse facendo uno scherzo.

"Ti ricordi? Avevamo giurato, di non mentire mai su questa cosa! Quindi, perché dovrei farlo?" mi disse, delusa dal fatto che non la credessi.

Per cercare di convincere lei, ma anche me stessa, che era tutto vero. La strinsi a me, come una mamma fa con il suo bambino appena nato.

Anche se il suo viso era sprofondato fra i miei capelli scombinati, in una coda morbida. La sentì sorridere.

Quando lei alzò la testa, per riprendere fiato.
Io cominciai a parlare:

"Allora me la fai vedere questa lettera?"

Me la porse.
E anche se si vedeva che era già stata aperta. Provai a tenere a freno la mia curiosità, ammirandola in tutto il suo splendore:

Il colore bianco della bustina m'illuminava gli occhi. Mentre il simbolo era di un nero intenso.

All'interno la lettera color oro opaco, risultava antica davanti alle mie pupille scure.

Presa dall'euforia cominciai a leggere:

" SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS

Preside: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe,
Grande Mago, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso,
Confed. Internaz. dei Maghi)

Cara signorina johansson,

Siamo lieti di informarla che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.

L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.

Distinti saluti,

Minerva McGonagall
Vicepreside."

Ero troppo allibita per continuare a leggere.
Mentre le lacrime prendevano il sopravvento. Rigando il mio viso, diventato ormai pallido.
La mia maghetta mi cinse in un abbraccio: caldo e rassicurante.

Il suo viso era sereno ma non abbastanza gioioso.

"Nada ma non sei felice?" le chiesi preoccupata.

"Sì, sono sicuramente felice. Ma t-tu, io voglio an-anche te... Non voglio di certo separarmi dalla mia sorellina." disse con le lacrime agli angoli degli occhi.

"Signorina johansson, non si permetta nemmeno di pensarla una cosa del genere. Lei frequenterà questa scuola. E poche discussioni, tanto non li voglio sentire i suoi futili problemi. Anzi mi faccia un bel sorriso, su dai?" le dissi cercai di imitare il gergo usato nella lettera. Nell'intento di smorzare un po' la tensione che si era creata.
Era logico, che mi sarebbe mancata e avrei preferito andare con lei.
Ma non potevo di certo far rinunciare lei.
Non doveva rinunciare lei. Solo perché io non ne ero all'altezza.
Lei ci sarebbe andata in quella scuola, ogni giorno anche con le lacrime agli occhi se proprio voleva. Ma lei ci sarebbe andata.

"Ti voglio bene Desy." riuscii a udire prima di entrare in cucina, a preparare della cioccolata calda.

Varcai la soglia della stanza e mi avvicinai al lavello.
Rovesciai il contenuto delle bustine nelle rispettive tazze. Ci aggiunsi il latte e le posai delicatamente, nel microonde.

Poi mentre aspettavo che si sciogliessero e amalgamassero. Aprii una confezione di marshmallow. Tirando fuori, da una dispensa, un pacco di cacao amaro.

Il timer del microonde suonò e io andai a tirare fuori la cioccolata. Facendo attenzione a non bruciarmi.
L'appoggiai sul davanzale della cucina, mentre iniziai a far tuffare i marshmallow in quel mare caldo e scuro.
Spolverando poi il tutto, con il cacao.

L'acquolina cresceva in me. Ad ogni passo che facevo, per avvicinarmi al divano. Dove la mia amica mi stava aspettando a gambe incrociate e braccia aperte. Per accogliere nei migliore dei modi la sua cioccolata.

Appena gliela porsi la vidi avventarsi sopra ad essa. Senza nemmeno soffiarci sopra, che seppur minimo, quel gesto avrebbe minimizzato la bruciatura.

Un urlo di dolore riempì l'aria.

"Sei sempre la solita!" esclamai divertita dalle facce che faceva e dai colori che via via, assumeva.

Non aspettò nemmeno due minuti, che si tuffò nuovamente sulla tazza. Stavolta però, senza bruciarsi.

Dopodiché accendemmo la televisione, iniziando la maratona del nostro telefilm preferito.

Spazio autrici:
Ehi chiunque siano i pazzi che ci seguono in questo percorso... Benvenuti.

Che ne dite, iniziate a capirci un po' di più?
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto. Per farcelo sapere commentate e lasciate una ⭐

Adesso i capitoli (dato che sono i primi) escono quando riusciamo a scriverli... Ma siccome tra un po' comincerà la scuola, fisseremo un giorno della settimana.

Buona giornata a tuttii💕

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 28, 2017 ⏰

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