"Cari Harry e Grethe,
qua a Chicago il tempo è fantastico rispetto alla Gran Bretagna, non piove quasi mai, il sole splende ogni giorno e questo mi riempie il cuore di gioia, vorrei
solo poter passare queste giornate freshe e soleggiate con te, mia piccola Grethe, mentre ti porto lungo le strade della grande città a fare shopping e a comprarti
qualche bel giocattolo.
So che con nessuna probabilità, tu mi risponderai Haz, ma so anche se infondo al tuo cuore tu sei consapevole che nonostante io me ne sia andata e ti abbia lasciato
quella bambina, tu mi ami ancora e vorresti che ritornassi da te, so che a parlare è solo l'orgoglio.
Tornerò, promesso, tornerò da te, da lei, da voi.
Ogni notte prima di addormentarmi, penso a quanto sarebbe bello stare con te, baciarci e rotolarci fra le coperte, mettere una mano fra i tuoi morbidissimi ricci e morderti quelle
labbra così rosee, uscire per Londra, sotto la pioggia di fine stagione e poi correre a riscaldarci in casa con una bella tazza di cioccolata calda in mano mentre guardiamo TomeJarry con
Grè, mi vengono le lacrime al solo pensiero di quello che ho buttato via, solo per egoismo.
So che non è una scusa plausibile, sono stata una stronza ma ti prego, cerca di perdonarmi.
Sai anche tu che avete entrambi bisogno di me.
Tua e per sempre tua, Diana."
Harry dopo essersi accertato di aver ridotto in mille pezzi il foglio di carta, si alzò e infilò i residui della lettera nel cestino sotto al lavello; un sorriso ironico stampato sulla sua faccia e la testa colma di rabbia.
Quella donna era una pazza, pazza furiosa.
Sbuffando, poi, allungò un braccio verso l'isola dove il suo telefono stava squillando da qualche secondo e quando lesse il nome di sua madre, un cipiglio preoccupato
sostituì l'espressione crucciata che aveva.
"Pronto, mamma?"
"Tesoro, tranquillo, va tutto bene con Grè. Volevo solo sapere se potevo portarla a fare un giro insieme a Gemma, sai hanno aperto un nuovo centro commerciale
qua vicino e mi piacerebbe portarla."
"Assolutamente, vai pure. Tanto io fra poco esco con Liam e Zayn."
"Va bene caro, a dopo, ti voglio bene."
"A dopo."
Fece per posare nuovamente il cellulare sul mobile, ma fu bloccato dal lampare blu di una notifica, lo prese alla sprovvisa.
Sbloccò nuovamente lo schermo e si sorprese quando notò che la notifica proveniva da un'applicazione chiamata Instagram; non era un tipo per niente sociale e si sentiva anche
terribilmente anziano per quell'app, ma Liam lo aveva convinto, perchè "Così ti fai nuove amicizie!!" e invece, come previsto, aveva dieci seguaci e tre like a foto.
Sentì il cuore sprofondare nel petto e si accertò di aver letto bene, prima di lanciare un gemito di disaprovazione.
"LouisTomlinson99* ha iniziato a seguirti."
"Okay, Harry, respira." Lasciò scivolare il cellulare sul marmo dell'isola e socchiuse gli occhi, prima di prendere un grosso respiro. "E' solo il tuo vicino di casa, che dopo ieri sera, quando lo

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The Tomlinson (L.S)
FanfictionDio ti ha creato per essere la mia follia. Dove Harry odia Louis Tomlinson, il suo vicino di casa.