Non scorderò mai il giorno in cui la mia migliore amica mi "disse" che aveva il cancro. "Disse" tra virgolette perché lei era muta, me lo scrisse in penna nera su un foglio di carta "sono malata di cancro, i medici dicono che probabilmente non c'è la farò" la mia risposta fu "tranquilla c'è la farai" e lei scrisse una sola parola "impossibile".
Ora tengo quel foglio di carta di fianco al mio letto perché... il giorno in cui venne operata, io ero di fianco a lei, le stavo porgendo un bicchiere d'acqua prima dell'intervento.
Una goccia d'acqua cadde sul foglio di carta, su quel foglio di carta.
La goccia d'acqua fece diventare illeggibili la prima sillaba della parola.Io e la mia amica ci guardammo un secondo sorridendo speranzoso, piene di ottimismo, è lo stesso sguardo con cui ci guardiamo oggi.
5 anni dopo l'intervento.POSSIBILE
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Cio' a cui penso
Randomavvolte mi vengono in mente delle frasi o mini, mini storie abbastanze belle e filosofiche quindi... niente, leggete