3-Addio

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JACK POV
Sto andando su tutte le furie, scendo in cucina e vedo i miei genitori seduti al tavolo.

-Jack, cosa è successo?- mi chiede mia mamma.

-E me lo chiedi anche?- dico furioso.

-Cosa intendi?- chiede non capendo, adesso fa anche finta di non capire? Mi da un fastidio tremendo quando la gente mi nasconde le cose. Che cazzo le costa a dirmi quello che sta succedendo?

-Per caso ci sarà un altro cambiamento in famiglia?- sto urlando. Non posso accettarlo.

-Oh, si, Nicole tornerà in orfanotrofio, mi dispiace ma è la cosa migliore da fare.- sta scherzando spero. Mi sto trattenendo dal spaccare qualcosa, ma che razza di ragionamento e questo? Non possono adottare una persona e dieci giorni dopo rimandarla in orfanotrofio. Non è accettabile.

-No che non lo è, cazzo. Io ci tengo a lei e così anche i miei fratelli. Ormai fa parte della famiglia. Non può andarsene. Non adesso.- dico sbraitando.

Mia mamma mi guarda dispiaciuta mentre le scende una lacrima. Mi volto a guardare papà che legge tranquillamente il giornale come se niente fosse. No ma io dico, vuole una sberla per caso?

ANDREA POV
Sento Jack urlare in cucina ma non capisco cosa dice. Sento bussare e apro. La scena che mi trovo davanti non è delle migliori, Nicole che piange a dirotto.

-Cosa ti è successo?- chiedo preoccupato.

-Nicole tutto apposto?- chiede Luca.

-D-domani m-me ne vado.- dice continuando a piangere.

-CHE COSA?- urlo nello stesso momento di mio fratello.

Ci spiega tutto e insieme andiamo dai nostri genitori che si trovano in cucina.

Ora capisco cosa ha da urlare Jack, e lo appoggio pienamente. Cos'è saltato in mente a mamma e papà? Sono per caso diventati matti?

NICOLE POV
I miei ex fratellastri stanno facendo di tutto per far cambiare idea a Jessie e Stefano, ma niente da fare, sono impuntati sul fatto che devo andarmene. O meglio, Jessie mi sembra un po' dispiaciuta e non mi guarda mai in faccia, sta sempre con lo sguardo verso il basso.

-Vado a fare le valige, per domani saranno pronte.- dico senza più speranze e in silenzio salgo le scale.

-NO.- urlano Luca, Jack e Andrea, ma io non li ascolto e salgo lo stesso. Ormai è inutile continuare a provarci. Hanno preso la loro decisione e io non sono nessuno per poter cambiare questa cosa.

Sono nella mia stanza a fare le valigie mentre continuo a piangere. Non voglio andarmene.

Sento bussare e con la voce triste dico 'avanti'. Vedo entrare Jessie.

-Tesoro, mi dispiace molto per tutto questo. Davvero. Ma non possiamo farci niente, Stefano ha deciso così e così si farà, siamo sempre stati in cinque e abbiamo deciso di rimanere così.- una lacrima le riga il viso.

-Ma allora perché mi avete adottato? Io avevo una speranza per avere una vita felice, e voi mi avete solamente illusa. Scusa ma ora preferisco stare da sola.- dico girandomi dall'altra.

-Si certo, se vuoi qualcosa sono di sotto.- si alza ed esce dalla stanza

La giornata passa velocemente e appena ho finito di cenare saluto tutti e me ne vado in camera a dormire.

Ieri ho fatto le valigie e mi sono addormentata subito, ora è arrivata l'ora di partire, saluto i miei fratelli piangendo e salgo in macchina.
Piango per tutto il viaggio e poi mi addormento.

-Nicole, svegliati. Siamo arrivati.- apro lentamente gli occhi e vedo Jessie che mi parla. Scendo e saluto quelli che sono stati i miei genitori per dieci giorni.

-Anche per soli dieci giorni, volevo ringraziarvi. Vi voglio comunque bene, farete sempre parte della mia vita.- dico dando un bacio ad entrambi. Anche se vorrei odiarli non riesco, sono stati i miei genitori per davvero poco ma li voglio comunque bene.

Ritorno nella mia vecchia stanza, ma di Alice nessuna traccia. Dopo un po' scopro che è stata adottata anche lei e che non posso più rivederla. E così è anche per Davide. Sono triste perché non ho nessuno con cui parlare.

Ad un certo punto la porta della camera si apre ed entra un ragazzo che sta piangendo. Vado subito vicino a lui e gli domando se va tutto bene, lui mi abbraccia e io ricambio per farlo sentire meglio.

-S-scusa, non volevo, non sarò un peso, starò in stanza con te se non è un problema.- mi fa così pena e mi mancano terribilmente i miei fratelli.

Abbiamo parlato per un po' e ho capito che si chiama Alex, ha sedici anni e i suoi genitori sono morti da poco, è davvero un bel ragazzo. Ha i capelli mori e gli occhi azzurri.

Ad un certo punto mi addormento pensando all'abbraccio tra me e Jack.

JESSIE POV
Abbiamo accompagnato Nicole all'orfanotrofio, arriviamo a casa e non vediamo nessuno. Salgo nelle camere dei miei figli e vedo Luca sul suo letto che dorme e il cuscino tutto bagnato, ha pianto.
Jack che ha la testa sotto il cuscino e continua a piangere e Andrea che dorme con il letto bagnato.
Secondo me abbiamo sbagliato a riportarla da dove l'abbiamo presa, mi manca, era come la figlia femmina che avrei tanto voluto avere.

-Stefano, secondo me abbiamo sbagliato a portare via Nicole, i ragazzi sono in camera e hanno pianto e a me manca avere una ragazza in casa.- dico con delle lacrime che mi bagnano le guance.

JACK POV
La mamma è appena uscita dalla mia stanza, e mi manca già Nicole. Vado nella stanza dei miei fratelli e gli sveglio, andiamo nella mia e iniziamo a parlare.

-Sentite ragazzi, non ce la posso fare senza Nicole. Immagino che per voi sia lo stesso, che ne dite di andare in orfanotrofio da lei?- chiedo sperando che dicano di sì.

Tutti e due annuiscono felici, così ci prepariamo e andiamo a salutare i nostri genitori.

-Ciao mamma, ciao papà. Noi tre andiamo a fare un giro, prendiamo la macchina e torneremo prima di cena. A dopo.- Andrea è sempre stato bravo a mentire, solitamente è una persona molto onesta, per quello i nostri genitori tendono sempre a credergli. Se l'avessi detto io avrebbero iniziato a farmi domande a caso. Se fosse stato Luca invece, gli avrebbero riso in faccia, è davvero negato a mentire.

Siamo arrivati davanti a quell'edificio terribile. Entriamo e chiediamo subito di Nicole, la signora, che credo si chiami Carolina, ci dice dov'è e noi andiamo nella sua stanza.
Entriamo e la vediamo dormire, mi sta scendendo una lacrima e vado verso il suo letto seguito dai miei fratelli.
Inizio a farli delle carezze e ad un certo punto si sveglia, solo allora mi accorgo che nel letto accanto c'è un ragazzo che dorme, per ora non ci voglio fare caso ma la rabbia dentro di me non mi aiuta. Si sveglia e inizia a piangere abbracciandoci tutti, non la vedo da pochissimo tempo eppure mi è mancata un sacco.

-Ma cosa ci fate qui?- ci dice piangendo e sorridendo allo stesso tempo.

-Abbiamo capito che senza di te non siamo una famiglia completa e ci mancavi di già. Pensa per tutta la vita.- dice Luca con le lacrime agli occhi.

La guardo senza fiatare e noto una scintilla di felicità nei suoi occhi. Si gira dalla mia parte e i nostri occhi si incontrano. Sorrido e lei ricambia. Potrei guardarla per ore.

Innamorata del mio fratellastro Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora