Beati i tuoi 20anni, puoi ancora spostare le pedine come vuoi, che se perdi una partita ricominci,
Quando ti conobbi ridevi, ridevi in modo così assurdo che tutti si giravano a guardarti, non ti rendevi conto, sei sempre stata una tipa senza limiti, non ti è mai importato di cosa pensasse la gente, a patto che ti stessero tutti lontano,
A patto che nessuno si permettesse mai di venirti a riferire che magari stavi esagerando, ti sarebbe crollato il mondo addosso, tu che non sopporti l'errore, che vivi imparando e speri di sbagliare mai,
Tu che guardi 3 passi in avanti per avere tempo di spostarti leggermente a destra se davanti hai un ostacolo,
Tu che ti perdi nei dettagli, nei colori sbiaditi, nelle luci forti e le canzoni di un tempo,
Tu che fissi le cose per dargli un senso, per farne poesia, per scattargli una foto, per sentirne l'odore, il sapore, l'eleganza,
Tu che non ti stanchi mai e se qualcosa ti va storto ti siedi, ti guardi, ti si corrode lo stomaco per diversi giorni e poi, poi ti riguardi, cambi viso, cambi sguardi, guardi avanti e trovi un'ambizione nuova, non ti ferma niente.
Sei sempre stata del parere che siamo padroni di noi stessi, hai sempre pensato che l'ansia sia il tuo io che si sente intrappolato, che se potesse esploderebbe al posto tuo, allora per fartelo percepire ti fa tremare le gambe e ti fa pensare che sia meglio stare seduti,
È lì a dirti di imparare a gestirti, che in un modo o nell'altro se inizi a correre io tremore ti passa, e chissà quanto lontano arrivi, quante persone incontri, quanti sorrisi dipingi,
Se ti fa chiudere gli occhi, aprili, se ti fa sudare le mani, prendi una penna, scrivi di come vorresti che fosse domani, prendi il foglio, rileggilo, guardati dentro, alzati e fa quello che hai scritto, che non hai niente da perdere, sei giovane, la gente respira male quando passi per le strade, gli si ferma il respiro per dirti che sei bella, ma bella da dormire su di una panchina sotto la pioggia inzuppato fradicio, senza alcuna motivazione per tornare a casa, con almeno mille che spingono a restare lì, senza neanche sapere il tuo nome.