Primo settembre.

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1 settembre, c'è aria di anno nuovo nonostante non sia il 31 dicembre, è ora di permettere a te stessa la felicità, è ora di porre agli alti l'obbligo di essere come fa sta bene te, è ora di porre a te stessa l'occasione di essere migliore, basta alternative, alternative, forse e vorrei, spegni tutto, o come vuoi o niente.
Fidati, fa come dico, non devi piacere agli altri sono gli altri a doversi sentire in dovere di farti sentire l'unicità fuoriuscire da qualsiasi punto del tuo io.
Focalizza l'idea di te un domani, immaginati chissà dove, a guardare chissà cosa, ad ascoltare chissà quale artista strano.
Metti tutto via, metti via chi ti ha lasciato sbagliare per egoismo, metti via chi ti ha guardato senza apprezzare il bello che c'è in te, metti via quelle cose che non ti hanno permesso di vivere bene, quelle cose che ti hanno fatto marcire l'anima, metti via quelle cose che ti hanno camminato addosso senza pensare a quanto potessero restare lesi i pensieri più profondi che avevi, metti via tutto quanto, non sono oggi, metti via ogni volta che serve, metti via ogni volta che ti pesa qualcosa, non trovare giustificazioni, non perdonare sempre gli errori degli altri, perdona i tuoi mentre te ne stai a credere a tutto quello che ti viene raccontato, il mondo non è così limpido come lo guardi tu, gli altri non dedicano tramonti solamente a chi davvero gli fa crepare il cuore mentre ride, c'è gente che lo fa per godersi un momento, per ottenere qualcosa, per pulirai la coscienza, ma chi un tramonto lo apprezza, proprio come lo guardi tu, che ti siedi aspetti che arrivi e ci scrivi poesie.
Ti sedesti, bella, di una bellezza che delle volte dimentico di ricordarti che non sei mai stata più bella di allora, che da quel giorno non t'ho più vista bella così, bella da rendere possibile qualsiasi cosa, bella come una bambina, bella come il profumo dolce che hai sulla pelle, bella come quella volta in cui mettesti le cuffie, accendesti lo scooter e camminasti a vuoto per tutta la città, senza pensare a niente, canticchiando come se non ci fosse nulla, neanche l'asfalto, credimi, eri bella davvero quella volta, e da quella volta in poi sei bella tutte le volte che ti guardo, anche quelle in cui non ti guardo, anche quando non stiamo insieme e ti guarda qualcun altro, io da lontano mi metto a pensare "chissà quanti di loro stanno fantasticando" perché sei bella, bella che mi manca il fiato.

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